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20 gennaio 2016

DA EMILIO VITTOZZI RICEVO E PUBBLICO....

Solidarietà a Mister Roberto Mancini, frocio e finocchio...
 
“Io ero nervoso per l’espulsione di Mertens, non ce l’avevo con Mancini che si lamentava per l’entità del recupero. Sono cose da campo che dovrebbero finire lì, sono classiche litigate da campo”.
La linea difensiva di Maurizio Sarri non convince: il tecnico del Napoli prova a rispondere così alle accuse di Roberto Mancini. Non nega le affermazioni dell’interista sugli insulti omofobi ma prova a portare su un altro campo la polemica: “Non mi sono accorto di avergli detto qualcosa di grave, lui era contrariato ma penso che domani accetterà le mie scuse. Penso debba scusarsi anche lui, avrebbe dovuto capire che la discussione doveva finire lì. Nemmeno ricordo cosa ho detto ma doveva finire lì. Non è normale che certe litigate vengano portate davanti ai microfoni”.
 
Come ben si evince, Sarri cerca di sminuire la portata del suo insulto: “Insulti omofobi? Mi sembra troppo, ero solo molto arrabbiato, non c’è niente di particolare. Omofobo? La mia storia dice che non è vero, ho avuto e ho amici omosessuali. Gli ho detto la prima cosa che mi è venuta in mente. Non ce l’ho con Mancini, se mi è scappato qualcosa di troppo è a causa del nervosismo. Più che chiedere scusa non so che fare. Non volevo fare nessun tipo di discriminazione, rivolgo anche le mie scuse a tutti gli omosessuali. Ero semplicemente fuori di me per quel rosso a Mertens, che mi era sembrato davvero esagerato, e per l’entità del recupero”.
Per Maurizio Sarri questa non è la "prima volta" per quanto riguarda i riferimenti omofobi: ai tempi della Serie B, da allenatore dell'Empoli, il tecnico si rese protagonista di uno sfogo incredibile in conferenza stampa a causa di un'espulsione subita da un suo giocatore...
Allora le mie riflessioni sono semplicissime: se queste parole le avesse pronunciate Matteo Salvini, il Leader (Milanista) della Lega Nord, sarebbe scoppiato il... Vesuvio: tutti, da Napoli in giù, a dargli addosso (e giustamente!)... Ma le parole omofobe sono state pronunciate da Mister Maurizio Sarri, tecnico del Calcio Napoli, nativo di Bagnoli, personaggio "anti", "on the road", ed allora tutti a cercar di giustificarlo!
"Non è normale che certe litigate vengono portate davanti ai microfoni" ha anche affermato per giustificarsi l'imbarazzato tecnico davanti alle telecamere di Mamma Rai: se queste offese le avessero rivolte ad un figlio, caso mai minorenne, come avrebbe agito l'uomo in tuta azzurra?
Sarebbe stato meglio se avesse detto "Chiedo scusa: ho sbagliato solo io!"...
Anche perchè la storia di Napoli è fatta di tanti e tanti Omosessuali: basti pensare alla figura dei "femminielli" dopo la Seconda Guerra Mondiale...
 
EMILIO VITTOZZI
 

1 commento:

  1. HTTP://WWW.CORRIEREDELLOSPORT.IT/NEWS/CALCIO/SERIE-A/2016/01/21-7744315/FIORENTINA_QUANDO_MANCINI_DIEDE_DEL_FROCIO_A_UN_GIORNALISTA/

    Fiorentina, quando Mancini diede del "frocio di m...." a un giornalista
    Era il 2001: il tecnico viola ebbe una pesante lite con un collega, i due vennero quasi alle mani

    GIOVEDÌ 21 GENNAIO 2016 11:01
    FIRENZE - Stagione 2001/2002: Roberto Mancini, allenatore della Fiorentina, non se la passa benissimo. Nonostante pochi mesi prima avesse vinto la Coppa Italia, l'inizio di campionato non è esaltante. «In una conferenza stampa di vigilia - ricorda Firenzeviola.it - Roberto Mancini ebbe un faccia a faccia piuttosto acceso con un giornalista e lo offese chiamandolo "frocio". La situazione degenerò e i due non arrivarono alle mani soltanto grazie al tempestivo intervento degli altri colleghi presenti». A gennaio, visti i risultati negativi, il tecnico di Jesi decise di dimettersi. A fine stagione per la Fiorentina arrivò la retrocessione, seguita poi dal fallimento del 2002.
    L'episodio viene poi svelato interamente dalla Gazzetta dello Sport, trattandosi di un suo giornalista: Alessio Da Ronch, chiamato a rapporto da Mancini e dall'addetto stampa viola per un articolo poco gradito dal tecnico. «Mancini vuole un colloquio per chiarire. Così Alessio lascia la sala stampa e va a parlare con Mancini che però comincia a insultare: Alessio fa per andarsene e a quel punto Mancini lo apostrofa così: "Sei un frocio di m..., vieni qui". A quel punto Alessio reagisce, soltanto verbalmente, torna indietro sui suoi passi e Mancini viene trattenuto prima che la lite degeneri. Il tutto davanti a un altro giornalista, all'addetto stampa viola e a parte della squadra che era uscita dallo spogliatoio dopo aver sentito le urla».

    PREMESSO CHE QUALSIASI OFFESA E' DEPRECABILE, EVIDENZIO CHE IL MISTER MANCINI HA LA MEMORIA CORTA.

    SEMPRE FORZA NAPOLI

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