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2 maggio 2016

DA CONCETTINA AI TRE SANTI


 Nel popolarissimo Quartiere Sanità, nella centrale Via Arena alla Sanità 7 bis, dal 1951 è operante la notissima Pizzeria "da Concettina ai Tre Santi".
Fu fondata da Concettina Flessigno, moglie del falegname Giuseppe Oliva, per aiutare il bilancio familiare: dopo l'inizio, il grande successo che la induce di allargarsi, proprio accanto all'edicola votiva di Sant'Anna, Sant'Alfonso e San Vincenzo (i tre Santi, appunto).
Concettina non c'è più, i tre Santi sono ancora lì, l'attività commerciale ora è a cura di Antonio e suo figlio Ciro, quarta generazione di questa storica pizzeria della Sanità.
In poche e scarne parole, questa è la storia di "da Concettina ai Tre Santi", meta di decine e decine di persone ogni giorno (la pizzeria è chiusa solo la domenica sera).
Il dinamico e garbato Francesco accoglie il cliente, unitamente ad altri attivi camerieri, cercando di soddisfare ogni sua richiesta.
Il locale è addobbato anche con opere presepiali (incantevole lo sfondo terminale della pizzeria con un presepe a muro veramente delizioso!).
Il menù è veramente pieno di ogni ben di Dio: fritture, pizze tradizionali, storiche, tipiche, speciali, dolci, birre, vini, liquori...
Il cliente può scegliere fra crocchè di patate, migliaccio, frittatina, montanarina, baccalà per le fritture; margherita, marinara, cosacca, vesuviana, cetarese, salsiccia e friarielli, San Marzano, fritta, ripieno classico, capricciosa, Concettina, Fondazione San Gennaro, margheritissima, borgo Vergini, inverno, ragù... napoletano, "dell'altro Ciro", "13", per le pizze; dolce di Concettina, crostata della nonna per i dolci; Paulaner Hell, Paulaner Weissbier, Paulaner analcolica, Chiara Serro Croce, Ambrata Serro Croce per le birre; Falanghina Sannio, Vigna del Vulcano, Kalimera Ischia , Manent Aglianico Beneventano, Terre del Gragnano, Cupersiti Aglianico Cilento per i vini; limoncello, meloncello, nocillo, gelsonero, grappa, passito di Falangina per i liquori.
Come ben si vede, la varietà è ampia, la qualità è alta: nella pizzeria si adopera il Parmigiano Reggiano, Provolone del Monaco dop, pomodoro San Marzano, cipolla ramata di Montoro, ricotta di fuscella, Pecorino Bagnolese, alici di Cetara, olive nere Caiazzane, salame Napoli, provola affumicata dei Monti Lattari, frutto del lavoro di ben 24 aziende agrolimentari che collaborano con la nota Pizzeria!
Non c'è nessun tipo di pizza che non abbia il suo affezionato consumatore ma la Cetarese, la Concettina e la Fondazione San Gennaro sono fra quelle più richieste: quest'ultima, poi, sostiene la citata organizzazione (un motivo in più per chiederla...). 
Il rapporto qualità-prezzo è più che accettabile, il tempo vola piacevolmente nonostante il locale sia pieno (e l'attesa, a volte, è anche lunga!), i camerieri sono dinamici: tutti buoni motivi per andare a mangiare una pizza "da Concettina ai Tre Santi" alla Sanità.
 
EMILIO VITTOZZI












 

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