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1 maggio 2016

SEGUE A PAG....

È notorio, almeno per chi è avvezzo alla lettura dei quotidiani, che essi per come sono strutturati, rinviano la lettura degli articoli riportati in prima pagina alle pagine interne. Per cui in prima pagina spesso troviamo solo la parte iniziale di un articolo, alla base del quale fa poi capolino l'immancabile ..."segue a pag"... oppure il solo "a pag." La differenza non è importante perché il "fastidio" certamente fisiologico di andarsi a cercare la parte seguente di ciò che si è iniziato a leggere, resta. E mentre ieri, con il cartaceo, unito alle dimensioni lontane dal formato tabloid dei quotidiani, ciò dava luogo ad uno sbracciarsi che in determinate circostanze (vedi in treno), costringeva ad invadere lo "spazio aereo" di chi ti sedeva accanto, oggi con il formato elettronico, comunque ti costringe ad una ricerca fatta di tocchi e ritocchi a base di dito indice, dati al vetro del tablet o dello smartphone. Così che dalla prima pagina per arrivare alla 24 o alla 32 è tutto un susseguirsi di colpetti di dita che se non stai attento spesso ti trovi di slancio a superare l'obiettivo, salvo poi recuperarlo, con altre "ditate' questa volta inferte a ritroso. Eppure una soluzione ci sarebbe o meglio c'è. E mi meraviglio che a tutt'oggi ancora nessuna testata che offre il proprio quotidiano anche in forma elettronica, l'abbia ancora adottata. Chiamasi collegamento ipertestuale ed è spessissimo usato proprio nei testi elettronici. Laddove una determinata  parola o più parole (nel nostro caso "segue" o "segue a" ) vengono condizionate in modo tale che basta cliccarci sopra per essere "trasportati" immediatamente, sempre nel nostro caso, alla parte finale di ciò che ci resta da leggere, senza il bisogno di infliggere sul vetro del tablet o dello smartphone  ditate su ditate, per poter raggiungere l'agognato obiettivo. 


Giovanni Navarone, lettore di quotidiani elettronici






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