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1 luglio 2014

FRANCESCO GRAVETTI DE IL MATTINO DI NAPOLI: IL RAID IN CIRCUM, NELL'ULTIMA DOMENICA DI GIUGNO

IL GIORNALISTA
FRANCESCO GRAVETTI
Mancavano 20 minuti alle 8 quando, domenica mattina, è stato compiuto il primo atto vandalico ai danni di un treno della Circumvesuviana da parte di pseudo-vacanzieri, in realtà giovani teppisti, diretti al mare della Costiera. Alle prime ore del mattino, le baby gang si erano già messe all’opera distruggendo i “bordi sensibili”, cioè le guaine di gomma che accompagnano la chiusura delle porte. È stato il primissimo segnale di una domenica bestiale, che avrebbe avuto l’apice tra pomeriggio e sera, quando i controlli delle forze dell’ordine si sono allentati. Drammatico il bilancio finale: 250 ante danneggiate, decine di vetri rotti e danni generali a 48 treni. Un assalto in piena regola, che ha avuto uno strascico ieri, con un’altra decina di bordi sensibili distrutti: ormai le scuole sono chiuse e al mare si va anche durante la settimana. Sempre domenica sera, peraltro, il treno partito da Sorrento e diretto a Napoli è stato costretto a interrompere la sua corsa alla stazione di Torre Annunziata proprio a causa degli atti vandalici: 350 passeggeri sono rimasti bloccati in attesa che l’Eav mettesse a disposizione altri due convogli. Sulle stazioni, poi, il caos: le piazzole e le pensiline sono state completamente in preda alle gang che giocavano a pallone, spintonavano gli altri passeggeri, insultavano i capitreno che chiedevano il biglietto. E alla violenza va aggiunto il disagio per i treni guasti: a Pioppaino un convoglio si è fermato per un problema. Si tratta, tuttavia, di un episodio marginale: il vero problema, per tutto il periodo estivo in Circumvesuviana, resta la sicurezza considerato che - seppure a fatica - il servizio sta migliorando. Domenica, per esempio, c’erano anche corse speciali per le rotte del mare. Per una volta azienda e sindacati sono d’accordo: c’è bisogno di una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Domenica, infatti, la situazione è rimasta sotto controllo fino a quando c’erano i presidi di polizia e carabinieri. Dal tardo pomeriggio in poi è iniziato il caos. I vertici dell’Eav lanciano un appello proprio alle forze dell’ordine: “Li ringraziamo per quanto stanno facendo, tuttavia auspichiamo che l’attuale collaborazione possa strutturarsi in maniera più ampia ed articolata per poter dare la giusta risposta a quanti – con il loro deprecabile comportamento – impediscono la normale fruizione del trasporto pubblico a coloro che ne hanno diritto”. I sindacati sono mobilitati: ieri pomeriggio durante l’assemblea dell’Orsa è emersa l’ipotesi di azioni legali a tutela della sicurezza dei lavoratori, mentre questa mattina quelli della Cisal si vedranno per fare il punto della situazione. Ma anche Cgil, Cisl, Uil e Ugl chiedono tutele per i dipendenti e per chi si mette in viaggio. Peraltro, qualche giorno fa l’aggressione subita da un balordo che non aveva il biglietto è costata ad un capotreno due giorni di ricovero in ospedale e dieci
PASQUALE S.
IL CAPOTRENO AGGREDITO
giorni di prognosi (nella foto a destra)  Una proposta per arginare la violenza viene dall’Esercito: “Chiediamo uno sconto sul titolo di viaggio e in cambio offriamo una mano per intervenire in casi di atti vandalici. Accade già in altre regioni italiane”. Lo dice Gennaro Galantuomo, sergente maggiore dell’Esercito italiano, delegato nazionale e rappresentante campano del Cocer, il Consiglio centrale di rappresentanza dei militari, una sorta di sindacato delle divise. Galantuomo a fine aprile ha incontrato i vertici della Regione, in particolare l’assessore ai trasporti Sergio Vetrella e il titolare del bilancio Gaetano Giancane, presente anche il generale Paolo Gerometta, presidente del Cocer comparto Difesa. Argomento: una convenzione per far usufruire i militari italiani di sconti quando viaggiano sui treni del territorio campano. I militari si offrono di garantire l’ordine pubblico. “Ci impegniamo a salire sui treni in divisa. Questa circostanza potrebbe già rappresentare un deterrente”, dice Galantuomo.



Francesco Gravetti
Il Mattino di Napoli 



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