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19 novembre 2013

ALLA RICERCA DEL SANTO "C.R.A.L" DI ROSARIO MELE


         Alla ricerca del santo “C.R.A.L.”

Innanzitutto voglio rassicurare tutti i colleghi: non intendo vestire i panni dell’archeologo sciupafemmine, brillantemente interpretato sul grande schermo da Harrison Ford, ne’ cimentarmi nell’ardua ricerca del Santo Graal. Vorrei, più semplicemente, cercare di far luce sulle incresciose vicende che ruotano attorno al CRAL aziendale.
Per circa cinque mesi nella nostra azienda ha tenuto banco la querelle sull’ipotesi di fusione tra il CRAL SEPSA e quello Circumvesuviana.
Le opposte fazioni si sono sfidate senza esclusione di colpi tra convocazioni di assemblee straordinarie ed esibizione di missive intimidatorie da parte della dirigenza aziendale.
Il presidente del CRAL Circumvesuviana, fautore della fusione tra i sopracitati CRAL, nel chiaro intento di orientare la volontà dell’assemblea verso la propria posizione, ha reso nota una lettera,in cui un dirigente aziendale minacciava,in caso di mancata fusione, di sospendere la quota associativa posta a carico dell’azienda.
La pubblicazione di tale epistola ha però sortito l’effetto contrario. I soci percependola come un’indebita ingerenza dell’azienda nelle faccende del CRAL, hanno bocciato la mozione proposta dal presidente.
I dietrologi si sono sbizzarriti sulla genesi delle opposte fazioni, riconducendola alla lotta scatenatasi a suo tempo per l’elezione del presidente del CRAL Circumvesuviana, oggetto come tutti sanno della spartizione con annessa rotazione tra i sindacati CGIL,CISL e UIL.
Nel frattempo essendo il consiglio in carica giunto a scadenza di mandato, sono state indette nuove elezioni. Le stesse sono state differite, anche per la mancanza nell’unica lista partecipante di un candidato per il collegio dei revisori.
Qualche osservatore più attento si sarà sicuramente chiesto perché alle elezioni del CRAL Circumvesuviana sia presente una sola lista.

La soluzione di tale quesito sta nel comportamento oltremodo scorretto e lesivo della dignità dei soci messo in campo per l’ennesima volta dai disonesti rappresentanti sindacali della quadruplice. Questi loschi figuri infischiandosene altamente della volontà dei soci, espressa chiaramente nelle varie assemblee, hanno raggiunto con i vertici aziendali un accordo, sancito da apposito verbale, per la creazione di un nuovo CRAL.

Il nuovo CRAL, potendo beneficiare dei contributi associativi aziendali, che costituiscono i 2/3 dell’intera quota, sancirebbe la fine del CRAL Circumvesuviana. Inoltre, trattandosi di un nuovo CRAL, verrebbe aggirato anche l’ostacolo dei due mandati espletati, che rende ineleggibili molti personaggi legati alle sigle sindacali citate.
Come far fallire l’indegno piano ordito dalla quadruplice ai danni dei soci? Come rompere un monopolio avente come unico scopo il mantenimento di posizioni di privilegio per taluni personaggi?
La soluzione esiste ed è facilmente percorribile. Bisogna partecipare compatti all’assemblea convocata per il 28 Novembre. In quella sede votare per la fusione dei due CRAL, inserendo la clausola, che tale fusione sia gestita dal consiglio subentrante. Richiedere che siano effettuate le elezioni e che sia data piena legittimità all’unica lista presentatasi.
In questo modo l’azienda non avrebbe motivo di sospendere l’erogazione dei contributi associativi e allo stesso tempo terremmo fuori dalla gestione del CRAL gli indegni rappresentanti sindacali della quadruplice, che resterebbero vittime dei loro sporchi giochi.              
                                                                                                            Rosario Mele


“L’ipocrisia non è lo strumento dell’ipocrita, ma la sua prigione”
                                                                                            Nicolas Gomez Davila

B R E V I....................

Nel corso della riunione del 19 u.s. l'EAV ha illustrato per sommi capi i criteri che sono enunciati nel piano, in particolare si evidenzia la necessità di dover recuperare circa 7 ml|euro di costo del personale, di cui 3.5ml/euro dall'abbattimento dei 9 milioni DI EURO DELLO STRAORDINARIO ed altrettanti dai paventati contratti di solidarietà.Abbiamo subito escluso la possibilità di accedere ai contratti di solidarietà,ed abbiamo proposto soluzioni alternative. 
La discussione è rinviata alla prossima riunione.

2 commenti:

  1. Bisogna riqualificare gli indiretti in esubero senza fare nessun contratto di solidarietà.La categoria dei capitreno è in emergenza continua.Nel prossimo anno molti andranno in pensione.
    Si abbatteranno gli straordinari e si eviterà il contratto di solidarietà.
    Il problema è che questo principio trova molti sostenitori (come lo scorso anno,ricordate il comitato poi scomparso degli amministrativi?? xd) solo che poi devono essere altri a scendere dal palazzo.Ognuno a chiacchiere è pronto ma poi utilizza i loschi figuranti della quadriplice per mantenere sulla poltroncina il proprio GRAZIOSO CULETTO.Ne è prova l'ultima riqualificazione.Insomma nelle dovute proporzioni un piccolo parlamento italiano.Il piano è palesemente ordito dalla quadruplice che li ha collocati con i compromessi firmati negli anni scorsi.Credo si finirà per percorrere la sola ed unica strada:limare le competenze di gestori,addetti alle fermate e personale viaggiante (tanto non danno fastidio).

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  2. Ma se non Vi ribellate al consociativismo aziendale-sindacale non avete alcuna speranza di modificare la proposta di risanamento che vi hanno presentato. Ma si può leggere questo tanto sbandierato piano?
    Preparatevi a subire i contratti di solidarietà x gli amministrativi (in parte) operchè EAV salverà quei culi amministrativi raccomandati, sostenendo che magari svolgono mansioni di supporto tecnico. Scommettiamo?

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