BREVI, FLASH, ANNUNCI.....

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26 aprile 2013

GRUPPO EAV – NEL TENTATIVO DI CAPIRNE DI PIÙ – 4° PUNTATA.

PAOLO  CARRABBA
In questa ultima settimana, essendo vicina la data del pagamento dello stipendio, a chi mi rivolgeva la domanda “QUANDO CI PAGANO” ho sempre risposto che il problema non era essere pagati il 26, 29 o 30 aprile, ma piuttosto quale futuro attende la nostra azienda.

Quando sono stato assunto tanti anni fa, l’obiettivo primario dell’azienda era assicurare un servizio ferroviario e automobilistico, quanto più efficiente, regolare e corrispondente ai bisogni degli allora Utenti che usufruivano di tale servizio.
Per ottenere gli obiettivi prefissati, particolare attenzione veniva data non solo ai mezzi di trazione occorrenti, ma primario era anche la formazione e le motivazioni che bisognava dare a tutto il personale, affinché tutto funzionasse alla perfezione, come il famoso “Orologio Svizzero”.

Oggi, anno Domini 2013 tale obiettivi sembrano non interessare a nessuno.
Abbiamo una domanda di trasporto pubblico, che non riusciamo a soddisfare per mancanza di risorse economiche destinate alle manutenzioni e all’ammodernamento del sistema, al contrario vedo continuamente approvare progetti per lavori che non portano nessun beneficio al sistema ferroviario ne ai viaggiatori, ultimo in ordine di tempo interramento della stazione di Nola, con mantenimento di un solo binario di corsa tra Saviano e Nola, previsione di spesa euro 150 milioni, a cosa serva tale spreco di risorse lo sa solo Dio e gli uomini che l’hanno progettato.

Per non parlare del personale, che chiamarlo DEMOTIVATO è un eufemismo. Con quello amministrativo che è stato sballottato da un edificio all’altro della galassia EAV, fermo restando che a breve l’azienda ritornerà alla carica per dichiararne un centinaio in esubero con mobilità forzata e per gli altri contratto di solidarietà.

Sembriamo diventati una grande Azienda Finanziaria, dove i servizi di maggior spessore sembrano essere “Affari Legali, Controllo Gestione, Patrimonio e Ragioneria”, mentre le Direzioni D’Esercizio Infrastruttura e Trasporto hanno nella loro mission “Fate quello che potete con quel nulla che c’è”.

Ed allora mi domando, ma questo Commissario ad Acta sarà pur vero che nel suo mandato, oltre al piano di rientro dal debito deve assicurarsi che il gruppo EAV non né produca altro nei prossimi anni, ma è possibile per un’Azienda diventare virtuosa se non viene messa in condizione di riprendere la sua normale attività, cioè ASSICURARE TRASPORTO.
E come può avvenire, se non attraverso il pagamento dei cosiddetti “FORNITORI STRATEGICI”, i quali non hanno visto nemmeno 1 euro?

In considerazione di quanto sinora scritto, ho un brutto presentimento e spero vivamente di essere smentito nei mesi a seguire. In questi giorni è stata depositata la sentenza emessa dalla Prima Sezione Civile della Corte d’Appello di Napoli, circa il fallimento della società EAV BUS.
Il dispositivo della sentenza, conferma la dichiarazione del suo fallimento, ma gli riconosce i requisiti previsti dall’art. 2 co.1 del D.Lgs. 8 Luglio 1999 n.270, per l’ammissione alla procedura di AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA.
Direte voi cosa c’entra, ebbene non vorrei che avvicinandosi la data del 31/12/2013, quando scadrà la moratoria prevista dal Decreto Legge salva EAV, che vieta di intraprendere o proseguire azioni esecutive, nei confronti delle società a partecipazione regionale esercenti il trasporto ferroviario regionale, e non essendoci nessuna azione concreta per iniziare il ciclo virtuoso che dovrebbe portarci al risanamento, qualcuno avesse intenzione di intraprendere la stessa strada percorsa da EAV BUS, pre fallimento del Gruppo EAV con liquidazione volontaria e successiva richiesta al Tribunale per il riconoscimento dei requisiti di legge per la procedura di AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA.

Napoli, 24/04/2013 Paolo Carrabba

2 commenti:

  1. 20.26 notizia Televideo RAI

    Trasporto pubblico, intesa sul rinnovo
    E' stato raggiunto l'accordo tra le
    parti sociali sul trasporto pubblico
    locale. Lo comunica il viceministro del
    Lavoro Martone,precisando che l'accordo
    sperimentale recepisce i punti di con-
    vergenza nella trattativa sul rinnovo
    del contratto e che sarà erogata una
    'una tantum' di 700 euro per lavorato-
    re, in due rate.

    "Il confronto, durato diversi mesi, ha
    portato a scongiurare scioperi naziona-
    li già convocati", spiega Martone. Il
    rinnovo del contratto era atteso "ormai
    da 5 anni da 116.000 lavoratori".

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  2. Da un mio punto di vista sarebbe stato più logico, numeri alla mano, che fallissero prima le società ferroviarie dell'EAV, che la stessa EavBus. Il Commissario è un burocrate ministeriale non è un'aziendalista per cui sui programmi industriali di risanamento non conoscerà una mazza e svolge la sua azione compulsato dalla vecchia guardia esistente nelle aziende. Del risanamento annunciato finio ad oggi non c'è traccia perchè le decisioni impopolari e i sacrifici, non piacciono nè a Caldoro, nè a polese, nè al gruppo dirigente EAV riciclatosi, nè ai sindacati, nè ai lavoratori. Alla fine nessuno si accorge che il posto di lavoro può rappresentare un serio pericoloper il prossimo futuro, soprattutto se si svolgono le gare per l'affidamento dei servizi.

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