21 Dicembre 2012:Il nostro mondo finisce???Da qualche parte andremo ….
21° Mese dell’Anno dei MAYA
Egregio Direttore,approfitto dell’ultimo frammento di
sacralità custodito dalle festività natalizie per concludere,il mio allucinante
viaggio nell’inferno del trasporto regionale…..Si dice:che nel ciclo,ogni epoca
non ha una finalità,ma semplicemente una fine……Il 21 Dicembre è trascorso,e ci
ha lasciato solo rovine…. Probabilmente
verrà ricordato come un anno che fa da spartiacque tra il vecchio mondo e
quello da ricostruire….Gli storici si divertiranno ad esaminare i personaggi da
caravanserraglio che hanno governato questo paese abitato da maghi,babbani,e
matti ….…Un grande circo mediatico che istruiva “ i fantasmi” con poderose armi
di distrazione di massa….
Il 21/12/2012,era stato presentato come un evento al quale
molti attribuivano connotazioni catastrofistiche e apocalittiche….Per i nostri
affabulatori,prestigiatori,e affini,la presunta profezia dei MAYA è stata una
vera manna dal cielo…Approfittando dell’indebitamento e del rischio default
hanno lanciato un superprogetto disegnato appositamente per sopravvivere a
cataclismi geologici epocali,quali:la recessione, la depressione,i
licenziamenti,i contratti di solidarietà,il cambio dei poli magnetici,e la
disoccupazione….. Ma le sorpresine finali,sono all’ordine del giorno,visti
anche i soggetti in campo:un’asta fallimentare e chi se vist,se vist…….
L’attenzione della pubblica opinione,ha evitato questo
spiacevole e probabile incidente,(pardon!)“ deragliamento”……(Per i
deragliamenti noi,ci siamo attrezzati)……
Invece,con la fusione nucleare,la scissione atomica e la
liberalizzazione postuma nasceranno due “ società “ (SIC!) … Ed in questi due
rifugi potranno vivere al massimo un migliaio di persone….Pochi fortunati con
paghe che in futuro saranno retribuzioni da precari….E per chi vuole salvarsi
dai profeti di sventura,e cazzari sopravvissuti ai MAYA,potrà sempre comprare
dei biglietti per tentare la fortuna alla lotteria del destino…. Con pochi
spiccioli si può partecipare all’estrazione e vincere sopravvivendo alla recessione
che colpirà per molti anni il nostro paese….E per i sopravvissuti di superficie
in cerca di cibo e di lavoro?
A scelta:Colonizzati,oppure,EMIGRARE e chiedere asilo
politico ai vincitori….Non dimentichiamo che il nostro paese ha sposato la
linea del rigore con il FISCAL COMPACT,e con la montagna di debiti che “ il
grande circo”ci ha regalato,sarà dura risalire la china…Foschi scenari?Sarà:ma
la cessione di sovranità,è già data per certa….!!!!!!!
In Italia 3 milioni di ragazzi mai cresciuti sono senza
lavoro,e neanche lo cercano più:che senso ha?E forse sono ancora di più,a
vedere quel che gira sui marciapiedi durante il giorno e tra i bar…La
disoccupazione giovanile è un cancro negli occhi aperti sul futuro
dell’Italia,altro che spread,altro che rigore,altro che Merkel….I ragazzi che
la mattina si svegliano per una colazione e poi si aggirano alla ricerca di un
posto che non arriva mai sono il 35%,con punte maggiori nel mezzogiorno
d’Italia,l’unico senza sole e senza speranze. L’unica luce,soffusa di questo
Natale,viene da quel poco di stato sociale che ancora tiene:la famiglia….
Panorama malinconico di questo triste anno che si chiude nel segno dei MAYA…..
Intanto soffia un venticello di normalizzazione,di
restaurazione e di oscurità ……Un tentativo di imbrigliare e mettere il bavaglio
all’informazione e la comicità che mal viene tollerata,e pertanto disinnescata
in quanto,arma impropria….
Qui in casa nostra,le battute al vetriolo del fratacchione e
la perfida bonomia del direttore spaventavano più del debito e del tracollo
della corazzata Potemkin declassata a bagnarola…Il Blog a Gennarino,non gli
sembrava più un luogo di preghiera e di indulgenze plenarie,ma la comune di
Parigi,oppure nella migliore delle ipotesi,il punto di raccolta per adunate sediziose….
Un palcoscenico ideale per richiamare e sottolineare
puntualmente i loro vergognosi disastri…
Con una circolare(?),con un foglio d’ordine(?),con una bolla
papale(?),la scomunica come un colpo di cesoia si è abbattuto sui ribelli,e di
fronte ad una scomunica la fuoriuscita dei sedicenti sobillatori,era un atto
dovuto…Il blog richiamato dal Sant’ufficio,è stato trasformato in una caserma…
Ed è davvero straordinario,la coazione a ripetere,che
puntualmente si ripresenta sottoforma di intimidazione,e censura…Vale a dire
che gli strali colpiscono “ la sovversione”,(?)l’invettiva(?), la
blasfemia(?)Cosa???….
Non ce la fanno a sopportare il contorno ironico,o se volete
spiritoso,in un territorio a loro vicino,ma ahimè alieno,dove si annidano i
nemici più subdoli….Una messa cantata da demoni,giacobini, untori,e spiriti
infernali….Gennarino nutriva il timore di essere seppellito da una risata…Nel
movimento del 1977 gli indiani metropolitani utilizzavano come slogan nei
cortei:”Una risata vi seppellirà”…..
Grandiosa e stupenda genialità……
Ma come si sa,lobby e caste sono allergiche all’ironia,e
l’infallibile Cirillo,si risente perfino per la scenetta del grande MASSIMO
TROISI,sul gennarino Parsifal che terrorizzava il quartiere e minacciava Ciro ò
napulitano,intimidendolo ed utilizzando tutte ”le armi” in suo possesso….Sua
Santità,non sopporta le allusioni sulla sua presunta autorità:posticcia e
malridotta…..Nei teatrini mediatici,organizzati per scatenare un incredibile
“caccia “ agli untori,si sono individuati i lavoratori quali colpevoli della
pestilenza che tutto corrode e consuma…..Oltre alla disinformazione,hanno
trionfato patacche,aggressioni,e silenzio stampa….
Si è presentata al fratacchione,un’occasione troppo
ghiotta,per sprecarla in inutili e fuorvianti giustificazioni. Lo strumento per
eccellenza per ottenere un ottimo risultato è la satira,e la satira per sua
natura è irriverente…La satira non può essere militarizzata,perché è libertà!Di
quale libertà parliamo, quando ci confrontiamo con la satira???
Probabilmente il solo umorismo che si accetta,è quello greve
del barzellettiere d’italia?…Si,il loro “unto del Signore “ ritornato
rumorosamente e paurosamente in questi giorni sulla ribalta nazionale…E il Re
lanterna amato e venerato da costoro,conosce tutte le barzellette sconce dello
spogliatoio maschile….
Sua Maestosità, sua santità,sua eminenza,Gennarino Cirillo
Primo,è lì prossimo all’uscita a raccogliere non sorrisi ma rimproveri e
giudizi impietosi di viaggiatori e lavoratori che sono più crudeli di quelli
che ironizzavano sulla sua presunta capacità di amministrare e gestire un
azienda scassata …
Ed a nulla serve aggredire e menare fendenti verso i
dipendenti per normalizzare un ambiente saturo di tracotanza e
impunibilità….Quello che sta accadendo è fuori da ogni fantasia,peggio
dell’oscuramento subito in passato;molto peggio delle contestazioni oppure dei
provvedimenti disciplinari,che avevano una loro odiosa logica repressiva,mentre
è un tic da nevrosi totalitaria,un dispotismo da regime in agonia, vedere in
ogni risata un oltraggio,e in ogni protesta un problema di ordine pubblico….Non
si governa con il manganello....(EAV-BUS docet)
E’ vero:ultimo di una lunga serie,sono stato in
quanto“anonimo“, ridotto al silenzio,ma ormai il danno è stato fatto…La
congiura del silenzio non gli servirà…Dovrà sopportare di essere
“trascinato”,con LA SMORFIA (Massimo,Lello e De Caro)nel vicolo Scassacocchio
di Napoli a recitare il ruolo che già fu di Lello Arena,quando il grandissimo
Troisi commentando l’ennesima uscita infelice di Don Gennarino,lo canzonava
dicendo:”Ha parlato GENNARINO PARSIFAL po’,po’,po’….”
Sua maestosità,non sarà il solo ad uscire dalla
scena…..Viene accompagnato dall’A.U.di Metrocampania Nordest(quello che tanto
per intenderci in un solo colpo utilizzò gli avanzamenti di carriera per
gratificare e regalare 30 nuove promozioni…Il provvedimento sollevò un vespaio
di polemiche;polemiche rigorosamente tacitate…..Per quanto poi riguarda
l’indignazione dichiarata dalle massime autorità del Sinedrio:fu impacchettata
e dimenticata);ed il Cecere che pur lamentandosi dello strapotere di
Unico-Campania sprofondò in un rassegnato silenzio…..
Si
sfogano,dicono,tacciono,ridicono,smentiscono,spariscono,ritornano a parlare,ma
tanto ormai è lo stesso….
Adesso dobbiamo salvare la storia di tutti “ noi “,pare
abbiano fatto presente,ma rispetto alla storia,che pure scorre senza chiedere
il permesso ad alcuno,occorre riconoscere che c’è qualcosa di grandioso nel
modo in cui distruggono. Sempre!Tutto!Ma certamente,non da soli!
Stracciarsi quindi le vesti fa benissimo,ma evitare l’onta
della disfatta personale non consente di arrestare il disfacimento della loro
politica…Il ciclo si chiude nell’assenza di prospettive,sull’irrilevanza delle
loro proposte(qualora ce ne siano state) e nella vergogna del fallimento…..
Caro Direttore le auguro un BUON NATALE ed un felice ANNO
NUOVO,a lei,alla sua famiglia e alla redazione di Vesuvianando……..Credendo di fare cosa
gradita,riporto uno splendido affresco sulla NATIVITA’ DEL CARAVAGGIO,elaborato
da un ignoto scribacchino di un giornale di quart’ordine,”un guastatore che
appartiene alla nobile stirpe dei rompiscatole di professione”…..A Napoli,nel
giorno di Santo Stefano,la tradizione ci porta come i viandanti a visitare i
presepi…….E la Natività del Caravaggio è tra le più belle….
NATIVITA’
(Caravaggio,Natività
con i santi Lorenzo e Francesco,già a Palermo,Oratorio di San Lorenzo,rubato
nel 1969)
Non so voi,ma io
stanotte il Natale lo vorrei vedere….Sogniamo il Natale,lo cantiamo,lo
festeggiamo:lo mangiamo….Ma non lo vediamo….Non possiamo vedere Gesù appena
nato:tremante di freddo,piccolo piccolo,senza panni e fuoco per scaldarsi….
Quanti quadri,quanti
libri,hanno provato a mettercelo di fronte agli occhi,ma vorremmo vederlo
davvero…
Eppure un quadro c’è,che sembrava farcelo vedere davvero…Ed è un quadro
di un pittore grandissimo,un gigante…Non riusciva a raccontare storie,no:ma
aveva un dono più grande,perché le storie riusciva a farle vedere.A vederle
come si vede un lampo di luce che si diffonde nella notte,fra le
ombre…CARAVAGGIO,si chiamava così,alla fine dipinse proprio IL NATALE!
Nel mezzo c’è GESU’,tutto nudo,su un po’ di paglia:”abbandonato in
terra come un guscio di tellina buttata”.Perchè GESU’ ha voluto nascere povero.
E infatti Caravaggio gli ha messo intorno tre suoi amici poveri poveri….
Il primo si chiama Lorenzo,ed è quello col vestito giallo con le nappe.
Lorenzo non voleva che le chiese fossero piene di ricchezze e decise di
regalarle tutte ai poveri. E per questo che GESU’,che è così lontano dalle
chiese e dalle case ricche,lo vuole così vicino.
Il secondo sta dall’altra parte del quadro. Non sappiamo come si
chiama:è un povero pastore,stanco stanco perché ha visto l’angelo con la sua
luce,ed è corso a trovare GESU’.E ora si riposa,appoggiato al bastone.
Vicino c’è Francesco:lui la povertà l’amava così tanto che se l’è
sposata…Infatti ha un mantellaccio tutto rattoppato,e guarda GESU’ con un amore
grande quasi quanto quello di Maria.Che è la mamma di GESU’:e che è nel mezzo
del quadro,seduta per terra….Si tocca la pancia,che le fa ancora un po’
male,perché il suo bambino è appena nato….E’ stanca MARIA,e tiene gli occhi
quasi chiusi. Quasi,però, perché il suo Natale non vuole proprio perderselo…
E per ultimo c’è il BABBO di GESU’:Giuseppe…Lo si vede poco,perché si
volta indietro a parlare con il pastore,e ci mostra solo la sua bella testa
grigia…E’ indaffarato e distratto,come spesso sono i papà. Ma ci tiene tanto al
suo bambino,e lo indica,pieno di orgoglio….Nessuno oggi può vedere il NATALE di
CARAVAGGIO…Tanti anni fa,infatti,è stato rubato dagli uomini meno umani che ci
siano:i mafiosi….. Peccato che Caravaggio,in mano all’angelo non avesse dipinto
una spada fiammeggiante. L’avesse avuta,quell’angelo oggi saprebbe bene come
usarla……(Di Tommaso Montanari)
CONCLUSIONI
1)DICI Roberto Pepe e viene subito
in mente lo scandalo delle "funi d' oro" del Teatro San Carlo, l'
inchiesta giudiziaria sugli appalti miliardari dell' allora capogruppo Dc in
consiglio comunale. Dici Angelo D'
Amelio e torna l' ex dc, ex sindaco di Lioni, finito dietro le sbarre nel 1992,
con sentenza passata in giudicato. Il suo segretario particolare fu fermato
alla frontiera con 800 milioni di lire nascosti nella ruota di scorta. Le
nomine di vertice del "pacchetto trasporti" della Regione Campania
rinverdiscono in certi casi un passato non proprio glorioso. E vecchi e nuovi
sponsor politici si agitano sullo sfondo. Un inedito asse Ciriaco De
Mita-Nicola Cosentino che preoccupa il governatore Stefano Caldoro. I due si
parlano, fanno ognuno il proprio gioco e, da che erano partiti nemici, ora
trovano intese sui nomi e sulle strategie. Mentre
l' assessore ai Trasporti Sergio Vetrella, dimissionario, legato a Cosentino,
rimane in stand by. Pepe, impiegato della Regione, militante di Forza Italia e
ora nel Pdl, è il nuovo amministratore delegato di Eav bus, l' azienda
(controllata dalla holding guidata dall' ex sindaco socialista Nello Polese) di
cui è presidente il repubblicano Giuseppe Ossorio, unico riconfermato del
gruppo. Nel consiglio di
amministrazione siede anche Rosario Giudice, indicato da De Mita. Al vertice
della Sepsa è stato nominato Alfonso Cecere, ex presidente socialdemocratico
dell' Arin, ex consigliere Alenia, avvocato amministrativista con studio in via
Caracciolo, vicino al parlamentare Pdl Paolo Russo.
E’ targato Fulvio
Martusciello,invece,il nuovo A.D. della CIRCUMVESUVIANA,Gennaro Carbone,
commercialista,Consigliere Provinciale a Napoli,ex Consigliere Comunale.
In "quota"
Nicola Cosentino, di cui è conterraneo, viene poi indicato Antonio Napoletano,
neo amministratore di Metro Campania Nordest, avvocato dell' area casertana.
Nel feudo demitiano, il pidiessino Guglielmo Allodi è stato dichiarato decaduto
da amministratore unico dell' Air spa di Avellino. Al suo posto subentra Angelo
D' Amelio, ora uno dei tre coordinatori provinciali dell' Udc. L' ha spuntata
su Domenico Piano, nel Pdl con Alleanza nazionale, ex presidente dei
costruttori di Avellino. Una nomina arrivata poche ore prima del diktat di
Berlusconi di escludere il partito di Casini dalle giunte. Chiuso il
"pacchetto trasporti regionali", nei prossimi giorni arriveranno al
pettine i nodi spinosissimi della sanità.
- PATRIZIA CAPUA
2)Come vedi l’epilogo finale di
questa incredibile storia era già iscritta nell’ignobile spartizione di posti e
di carriere…….Nel paese dei mille incarichi,nel paese dei balocchi,le facce e i
nomi si perpetuano sempre eterni …
Converrai
con me,che le purghe mal si tollerano…..La scena,il gioco del ribaltamento dei
ruoli e della verità,la composizione delle maschere e della recitazione è
sempre uguale a tutte le latitudini…E per rivelare l’inganno, ”DIABOLICA”
diventa solo l’ironia…..L’ironia è una denuncia strepitosa sul narcisismo del
potere………
3)Le
massime autorità del conclave cardinalizio concordano:il fratacchione nel blog
è come il cane in Chiesa. Fuori posto!
Per
rispondere al collegio cardinalizio,ho rispolverato la massima di Arthur
Bloch:”Non discutere mai con un idiota,la gente potrebbe non notare la
differenza…”
Vietare
sempre e comunque ad anonimi e/o pseudonimi di pubblicare articoli sul blog è
un errore da matita blù:il libero pensiero e la critica quando è libera e
rappresenta “ i cittadini”,ha il diritto di fare domande ed obiezioni ad
Amministratori,ai politici,e agli uomini di potere…E gli uomini di potere hanno
il dovere di rispondere…Mò mi chiedo,che importanza può avere se sei un cazzuto
anonimo o NO????
Per
concludere lascio la parola al profeta ZENONE in cammino verso la
TERRASANTA…(Armata Brancaleone)
Un
pellegrinaggio è un viaggio compiuto per devozione,ricerca spirituale o
PENITENZA verso un luogo considerato sacro….Penitenziagite,fratelli!Lungo sarà
il nostro cammino….
“Il piano di risanamento vero e proprio dell’holding prevede che si
proceda subito alla ricognizione dei debiti e crediti delle società per quanto
riguarda il trasporto su ferro.
Nei successivi 60 giorni,sulla base delle risultanze dello stato dei
debiti e dei crediti,il Commissario ad Acta elabora un piano di rientro dal
disavanzo accertato e un piano dei pagamenti della durata massima di 60 mesi,da
sottoporre all’approvazione dei Ministeri dell’economia e finanze;e delle
infrastrutture e dei trasporti….Qui viene istituito un tavolo tecnico per la
finanza pubblica,dove saranno verificati gli adempimenti regionali…..Voi vi
chiederete quali sono questi adempimenti regionali?
Semplice:Do ut des…..In cambio della
salvezza,la Regione dovrà sfoltire le aziende della Holding e ridurle a due,una
per le Infrastrutture e l’altra per i servizi…….!Non solo!L’articolo 16 del
Decreto sulla Spending Review intitolato,”Patto Governo-Regioni per il
Trasporto Pubblico Locale”…prevede che i criteri e le modalità con cui
ripartire e trasferire alle regioni le risorse del fondo destinato al T.P.L
siano improntate:
a) Un'offerta di servizio più idonea più efficiente ed economica per
il soddisfacimento della domanda di trasporto pubblico;
b) Il progressivo incremento del rapporto tra ricavi da traffico e costi
operativi;
c) La progressiva riduzione dei servizi offerti in eccesso in relazione
alla domanda e il corrispondente incremento qualitativo e quantitativo dei
servizi a domanda elevata;
d) La definizione di livelli occupazionali appropriati;
e) La previsione di idonei strumenti di monitoraggio e di verifica».
“SE LONGO E’ LO CAMMINO,COME DEV’ESSERE LA META??? ”
GRANDE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
P.S.:”Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni,e la nostra breve
vita è circondata da un lungo sonno” ci ammonisce il
nostro caro William……Vale a dire:Il problema era sotto gli occhi di
tutti,ma chissà perché dormivamo!Ci voleva qualcuno che lo additasse:ma non ci
fu nessuno……AMEN
Ego Vobis,” VOS MIHI “
Guglielmo
da Baskerville
Abbazia
del Goleto(Sant’Angelo dei Lombardi)26 DICEMBRE 2012
CHE Schifo
RispondiElimina
RispondiEliminaA che punto è la notte
1)16/12/2013
Torino e Milano bloccate.E se Napoli partecipa,a Roma, va solo la metropolitana.
Lo sciopero di quattro ore proclamato da Cgil, Cisl e Uil per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro ha avuto adesioni abbastanza alte su tutto il territorio nazionale, anche se a macchia di leopardo.
"Invece di gettare via i soldi con la TAV il governo deve stanziare tutti i soldi necessari per potenziare il trasporto pubblico locale"
(Grida l'opposizione sociale...).
2)"Questa mattina, grande partecipazione di cittadini alla manifestazione dei lavoratori e delle lavoratrici Gtt contro la privatizzazione e lo smembramento dell'azienda di trasporto pubblico che il Comune di Torino vorrebbe portare a compimento.
Una scelta destinata a peggiorare la qualità del servizio e le condizioni lavorative di migliaia di lavoratori. Una scelta in totale rotta di collisione con il sentire della città come dimostrato da una indagine a campione condotta nel mese di giugno in cui emergeva che l''85% degli utenti e il 96 % delle lavoratrici e dei lavoratori GTT era del tutto contrario a ogni forma di privatizzazione.
E' scandaloso e intollerabile che il Comune di Torino e la GTT, pensino di fare cassa penalizzando lavoratori e cittadini invece che intervenire sugli sprechi legati agli stipendi d'oro dei dirigenti, alle acquisizioni di aziende decotte, agli appalti esterni tanto discutibili da indurre la Corte dei Conti ad aprire una indagine.
Si blocchi la privatizzazione di GTT: i trasporti, come la scuola, la sanità, l'acqua, l'energia non sono merci qualunque, sono beni e servizi fondamentali che devono essere sotto controllo pubblico"
P.S.:Il GTT (acronimo di Gruppo Torinese Trasporti) è un'azienda di trasporti pubblici nata il 1º gennaio 2003 dalla fusione di ATM (Azienda Torinese Mobilità) e SATTI (Società per Azioni Torinese Trasporti Intercomunali). Entrambe le società erano di proprietà pubblica: l'ATM, del comune di Torino, gestiva il trasporto pubblico sulla rete urbana e suburbana di Torino e i parcheggi pubblici, mentre la SATTI gestiva i trasporti su strada e ferrovia in ambito regionale e la Linea 1 della metropolitana, prima metropolitana automatica d'Italia (allora in costruzione). In origine l'azienda dei trasporti a Torino aveva l'acronimo ATM, come quella milanese, che tuttavia significava "Azienda Tramvie Municipali", fino al 1990 circa; successivamente l'acronimo ATM prese il significato di "Azienda Torinese Mobilità". Oggi l'azionista unico è il Comune di Torino....
RispondiElimina(Dal Manifesto giornale online edizione del 17 Dicembre)
Alcuni dati possono dare una misura di quello che sta avvenendo nel campo del trasporto pubblico locale e spiegare le ragioni dello sciopero nazionale indetto dai principali sindacati.
L’età media degli autobus è di 11 anni, contro la media di 6 anni nel resto dell’Europa occidentale; l’immatricolazione di autobus è passata da 5.000 unità nel 2005 a poco più di 2.000 nel 2012; nel 2005 l’industria metalmeccanica italiana sfornava circa 3.500 bus, nel 2012 appena 490 (l’Irisbus che era un gioiello di industria nazionale è stata mortificata); le risorse pubbliche per gli autobus sono passate nello stesso periodo da 2,3 a 0,11 miliardi di euro; il 60% dei comuni italiani soffre una sotto-dotazione di infrastrutture, impianti e veicoli di trasporto pubblico. E tutto questo si riverbera in una drastica caduta occupazionale, in accresciuti livelli di insicurezza del lavoro, in una conflittualità crescente fra dipendenti delle aziende e utenti, fra sindacati interni alle aziende, con sigle che si moltiplicano.
Troppo spesso le ragioni delle rivendicazioni restano nell’ombra e l’attenzione si limita ai luoghi e tempi delle manifestazioni al fine di limitare i disagi dei cittadini. Il motivo annunciato è il mancato rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti delle aziende di trasporto, scaduto addirittura nel 2007. Lo sciopero sembra tuttavia un’arma spuntata, specie se si confrontano i metodi di lotta adottati da movimenti diversi negli ultimi mesi. Si annunciano gli orari, si individuano le città, si attuano le mobilitazioni nel rispetto delle fasce orarie di garanzia, si ricerca un timido confronto con le istituzioni, si offre una immagine di compostezza e civiltà estrema, mentre la realtà sociale dentro le aziende di trasporto pubblico e nel paese è drammatica. E’ in atto un vero e proprio smantellamento dei servizi pubblici di trasporto, una strategia perseguita con determinazione da una politica liberista di stampo thatcheriano che ha già provocato molti danni in Europa e che rischia di generare ulteriori disastri. In Italia i segnali di questo disastro annunciato sono ormai numerosi: ferrovie regionali impoverite, centinaia di km di linee ferrate smantellate, migliaia di stazioni chiuse e lasciate al degrado, tagli continui dei fondi, norme disattese, contratti di servizio contestabili, parco veicolare vetusto e carente, problemi di sicurezza seri per dipendenti e utenti dei servizi, forme di privatizzazione senza garanzie, ridimensionamento dei salari reali e dei diritti dei lavoratori, pendolari incattiviti, conflittualità crescente. E dietro i servizi di trasporto pubblico una realtà di indotto e di impatto sociale che forse viene sottovalutata.
Le soluzioni che si prospettano sono irresponsabili; la panacea di tutti i mali è indicata dai partiti di governo nella privatizzazione dei servizi, esattamente l’opposto di quella che dovrebbe essere una sana politica, come se privatizzazione fosse automaticamente equivalente ad efficienza e soluzione dei problemi. Le mille storie emerse in questi anni in Europa dimostrano il contrario (un esempio emblematico è il caso dell’Alitalia). Ed un altro mito da sfatare è quello delle Ferrovie virtuose grazie all’alta velocità. Se le risorse impegnate in questi ultimi decenni per grandi opere, costosissime e di dubbia utilità, fossero state distribuite sui servizi pubblici di trasporto in modo lungimirante, diffuso e razionale, forse oggi non saremmo nelle condizioni critiche attuali. Il guaio è che si persevera, con ingenti contributi pubblici diretti o indiretti alle Ferrovie, ad Alitalia, alle grandi lobbies di settore (facile fare gli imprenditori con i soldi pubblici), scaricando il peso e le contraddizioni sulla popolazione e sui lavoratori.