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24 novembre 2012

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:"CHIARIMENTO SUL PASSATO E SUL FUTURO DELLA TARIFFFAZIONE IN CIRCUM E NON SOLO


Gli amici del biglietto CIRCUMVESUVIANA
Ricollegandosi al post di Giovanni Navarone sul blog vesuvianando - http://vesuvianando.blogspot.it/2012/11/sarebbe-un-piacere-smentirla.html 
- inviamo alcune considerazioni al riguardo.

In particolare, il nostro è un tentativo di chiarimento sul passato e sul futuro della tariffazione nel  Tpl Campano, in particolare nella Circumvesuviana.

Negli ultimi giorni, in seguito alla Delibera della Giunta Regionale relativa all'introduzione della nuova tariffa aziendale, l' Ing.  Sannino, sembra un fiume in piena, pronta a travolgere chiunque si trovi sulla sua strada.
«Il collasso delle aziende e della tariffazione integrata», come afferma la Sannino sul Corriere del Mezzogiorno del 19/11/2012, sembra una affermazione forzata e priva di fondamento.
In Circumvesuviana, che di esperienza nel campo della tariffazione ne aveva già tanta prima che la Sannino creasse il Consorzio, esisteva già un esempio di bigliettazione integrata su ferro, col servizio metropolitano F. S., e su gomma, con gli autobus Circumvesuviana e Air Avellino - ex Cti (ma forse questo la Sannino non lo ricorda); le due tariffe, “integrata” e “monocorsa”, convivevano tranquillamente e non riusciamo a comprendere come la convivenza di tariffe possa adesso produrre il “collasso”.
«la tariffa integrata - ha aggiunto la Sannino - ... è un atto di civiltà nel trasporto pubblico …» Quale cosa più civile del dare la possibilità di scegliere e quindi di pagare il giusto in base a quanto si utilizza un servizio e non pagare anche per ciò che non si utilizza?
Le due tariffe infatti convivranno, Coloro che Usavano Unico, potranno continuare ad usarlo tranquillamente, mentre coloro che lo “subivano, potranno acquistare i nuovi titoli “AZIENDALI”.
Forse siamo in ritardo di circa 10 anni perché probabilmente insieme alla tariffa integrata, che è stata imposta al cittadino comportando un aumento immediato del biglietto di circa il 20%, andava lasciata anche la monocorsa.
A tal proposito, ci permettiamo di citare, nonché condividere, le affermazioni del Dott. Rao, noto esperto di trasporti, nel suo articolo pubblicato su Ferpress il 12/11/2012.
In tema di Integrazione tariffaria regionale, il Dottor Rao scrive: “per i viaggi di media-lunga distanza, soprattutto per chi utilizza il ferro per andare verso poli attrattori e per viaggi periferici al polo attrattore (la cosiddetta tariffa E di Unico - l'esempio é nostro), non crea valore aggiunto avere unica tariffa per tutto il viaggio ed i viaggi intermedi. È molto più utile pensare di avere tariffe integrate solo nei poli attrattori ed accordi commerciali di feederaggio nelle tratte periferiche. Accordi, che possono essere utili ad una razionalizzazione dei servizi ed un servizio più efficace".
Ritornando al tema del giorno, i dati riportati nelle dichiarazioni fatte dalla Sannino a più giornali locali, riguardanti le vendite e quantità dei viaggiatori nel periodo 1994 - 2000, si riferiscono ad un periodo in cui la tariffa integrata era applicata solo sull’area urbana di Napoli, ed infatti si chiamava GIRANAPOLI. Quindi, quando dice I viaggiatori del TPL passano dai 250.000 del 1994 ai 747.000 del 2000…” (Ferpress del 13/11/2012) sembra che voglia strumentalizzare il dato.
Bisogna infatti tenere conto che fino al 1 Luglio 1997 al consorzio aderivano solo ATAN, CTP, FS e Funicolare Mergellina.
Da quella data sono entrate a far parte del Consorzio anche Sepsa e Circumvesuviana che in quel periodo, guarda caso, era guidata proprio dall’ Ing. Antonietta Sannino.
E’ presumibile quindi che l’incremento sia dovuto, in buona parte, all’acquisizione di nuove fette di mercato e non alla crescita delle preesistenti.
Farebbe piacere inoltre ricevere una risposta riguardo ad un ulteriore dubbio: nel 1994 il sistema di calcolo dei viaggiatori era basato su un dato secco, la quantità dei titoli venduti e, quindi, dei viaggiatori paganti. Nel 2000 si continuava ad utilizzare questo sistema o si era già passati ad utilizzare i dati provenienti dalle indagini di frequentazione, che tengono conto anche dell’evasione e dell’ elusione e quindi di viaggiatori paganti e non?
In questo caso i due dati non sarebbero sicuramente confrontabili.
Per quanto riguarda l’affermazione Il ritorno al biglietto aziendale, inoltre, vanifica il percorso di legalità che il Consorzio UNICO ha sostenuto fin dalla sua nascita, lottando per difenderela normalitàdel nostro territorio, per tenere fuori da unattività assai ambitalemissione e la distribuzione dei titoli di viaggioquanti di questa attività avrebbero voluto appropriarsi per farne un business tutt'altro chepulito”, c’è da dire che, anche se probabilmente vera, non tutte le aziende(Circumvesuviana di sicuro no) hanno avuto problemi del genere, forse perché i titoli non venivano solo emessi ma anche controllati; purtroppo, anche su questo argomento, la politica del Consorzio risulta essere abbastanza deficitaria.
Infatti, a fronte dell’istituzione di un tipo di biglietto che per le sue caratteristiche presupponeva un sistema di verifica più capillare, si è assistito ad un affievolirsi di tale attività e, in alcuni casi, a causa della superficialità operativa del Consorzio stesso, si è vanificato il lavoro e gli investimenti fatti a tale scopo dalle aziende consorziate fino a quel momento.
Ci riferiamo al caso Circumvesuviana, "costretta" a dover utilizzare in modo approssimativo il sistema di controllo accessi, solo perché ancora oggi, a 10 anni dall’estensione della tariffa integrata all’intera Regione, i responsabili del Consorzio non forniscono le codifiche corrette dei titoli di viaggio.
Senza parlare poi dellaumento dei costi a carico delle aziende continua la Sannino…
Ma di quali aumenti parla visto che le tecnologie e le strutture destinate alla nuova emissione tariffaria, compresi i “famosi” lettori/scrittori di smart card contactless necessari all’emissione degli abbonamenti mensili e annuali, in aziende come la Circumvesuviana esistono già e aspettano da tempo di essere utilizzate al 100%.
Anzi, in Circumvesuviana esistono oggi altre tecnologie, della cui esistenza forse il Consorzio non è neanche a conoscenza, quali la rete informatica che consente di gestire in tempo reale informazioni, dati, comunicazioni ed eventuali problematiche del sistema di bigliettazione e controllo accessi dell’intera rete di biglietterie aziendali.
Al vanto dell’ Ing. Sannino della “lunga esperienza maturata nel settore (18 anni)” del Consorzio Unico Campania, non possiamo che rispondere che quando 18 anni fa il Consorzio Unico Campania è nato, le aziende di trasporto che ha "trascinato" nel Consorzio esistevano già, la Circumvesuviana da 104 anni.
Bisogna inoltre sfatare questo mito creato dalla Sannino di un Consorzio che viene citato come esempio da seguire nel Libro Bianco sui trasporti della Commissione europea del 2001” (http://www.unicocampania.it/?lang=it&center=inside&colonna=consorzio&action=storia – Ferpress del 13/11/2012).
Nel Libro Bianco “La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte”, composto di 80 pagine e 55.000 parole, lo spazio dedicato al Consorzio è:
“L'integrazione dei servizi di vari operatori nell'ambito di una stessa griglia tariffaria, fruibili con uno stesso titolo di trasporto (come avviene dal 1976 nell' Ile de France o dall'autunno scorso a Napoli) garantirebbe agli utenti una maggiore flessibilità e aumenterebbe l'attrattiva dei trasporti in pubblici. (nota 87).
Dal novembre 2000 Napoli e 43 comuni dispongono di un titolo di trasporto unico chiamato appunto "UNICO": l'esperienza, prevista inizialmente per un solo anno, sarà con ogni probabilità prolungata”.
2 righe e 29 parole (comprese preposizioni e numeri), lo 0,05% del Libro, in cui si dichiara la nascita del Consorzio, utilizzando i tempi verbali “garantirebbe” e “aumenterebbe”.
Nessun giudizio sulla efficacia e sulla complessità, né sul funzionamento del Consorzio, anche perché lo stesso era ai suoi albori e non se ne potevano conoscere gli sviluppi storici.
Quindi nessun esempio da seguire; ogni aggiunta è frutto di elaborazione dell’Ingegnere per magnificare la sua creatura.
Ancora, riguardo alle affermazioni fatte dalla Sannino Le aziende introiteranno di meno (rpt. meno) e al cittadino verrà dato un beneficio ingannevole perchè tra un mese o tra due il trasporto si ridurrà ancora di più» e ancoradistruggendo la tariffazione integrata si rinuncia agli «enormi benefici» che Unico aveva portato al trasporto pubblico locale come laumento di viaggiatori e di introiti”, crediamo che provengano da una persona abituata a gestire la tariffazione del Tpl Campano solo in base all’esame dei documenti prodotti ad arte e valutazioni fatte dalle stanze del palazzo di Via Matteotti e quindi lontane dalla realtà; valutazioni che non tengono conto della reale richiesta del mercato e della sua evoluzione.
A questo ha risposto in modo abbastanza esaustivo l’Assessore Sergio Vetrella, e una volta tanto concordiamo e riportiamo quanto dallo stesso affermato su http://www.napolitoday.it/cronaca/unicocampania-tariffa-integrata-no-cancellata.html:
Unico Campania non sarà cancellato. Vetrella: "Solo falsità"
"Il direttore - continua l'assessore regionale - dovrebbe spiegare piuttosto come mai in dieci anni di centrosinistra la gestione del Consorzio ha prodotto una voragine di 13 milioni e mezzo l'anno, interamente a carico della Regione, e quindi dei cittadini campani, tanto che più volte numerose aziende hanno minacciato di ritirarsi dal Consorzio stesso… Tutto quanto stiamo affrontando in questi mesi, le corse soppresse, i ritardi nei pagamenti ai lavoratori, la mancanza di liquidità delle aziende, sono purtroppo conseguenza - mi spiace doverlo ripetere ancora una volta - della politica dissennata di un sistema di cui ha fatto parte anche il Consorzio Unico Campania così come concepito, e che dunque, assieme al necessario risanamento e rilancio delle aziende, deve essere assolutamente riformato, garantendo comunque in ogni caso la continuazione della tariffa integrata".
Spiacenti per la lunghezza dello scritto ma occorrevano alcune precisazioni.

Gli amici del biglietto CIRCUMVESUVIANA.

18 commenti:

  1. Alcune aziende introiteranno di meno, è probabile. Molti faranno il bigleitto singolo per Circum o Trenitalia, visto che sui treni i controlli sono maggiori, ed evaderanno sugli autobus. Si tornerà ai tempi belli di una volta: Circum controllata, e, forse, efficiente: mezzi ATAN (ora ANM) grondanti di evasori.

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  2. La Sannino con la possibilità che viene data alla Circumvesuviana di affiancare alla bigliettazione Unico quella relativa alla propria rete,vede allontanarsi una quantità di denaro che quindi non potrà più gestire a suo piacimento. Da qui la sua rabbia e il cercare in tutti i modi di bloccare questa decisione, se fosse in buona fede dovrebbe invece appoggiarla, ma ormai è chiaro a tutti di che pasta è fatta.
    La bigliettazione, integrata a quella dell' Unico, restituirà alle Aziende la giusta indipendenza dal Consorzio, e mi auguro che ci si possa anche affrancare dai quei Dirigenti della Circumvesuviana che, complici della Sannino hanno contribuito a portare il trasporto pubblico all' attuale disastro.
    Sarebbe opportuno che rappresentanti dei lavoratori unitamente a quelli dei viaggiatori, si incontrassero per studiare le soluzioni più adeguate per migliorare il servizio e intraprendere le giuste lotte nell' interesse comune.
    Le stazioni andrebbero rese più difficilmente valicabili e controllate in forma anonima dal personale di stazione tramite monitors con l' ausilio di un pronto intervento in caso di richiesta. Sempre in forma anonima potrebbero essere date le informazioni tramite display luminosi o messaggi preregistrati.
    Controllo sui treni in maniera capillare e protetta. Uscita dalle stazioni con la lettura dello stesso titolo utilizzato per il viaggio.
    Volendo e con le persone giuste al posto giusto si potrà uscire da questa situazione, le potenzialità ci sono tutte, basta solo che non si permetta più a queste figure di gestire un potere di cui certamente non sono degni.
    Angelo

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  3. Potete firmarvi come "Amici di Vetrella". parlate di poli attrattori, si vede che avete studiato ma mai preso un treno.

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  4. Esempio di spostamento E, integrato: da un Comune all'altro con la Circum e bus dalla periferia. Ma, essendo amici del biglietto Unico, a voi non serve. Chi abita in periferia, va discriminato.
    Il biglietto Unico è citato o no? Sì? E' citato. Non ve ne uscite con il numero di righe.

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  5. http://ec.europa.eu/transport/themes/strategies/doc/2001_white_paper/lb_com_2001_0370_en.pdf

    Integrating the services offered by different
    operators within a single tariff band and with a single ticket, as has existed in Ile de
    France since 1976 and in Naples since last autumn, offers users greater flexibility
    and so makes public transport more attractive

    L'integrazione di servizi offerti da differenti operatori in una singola fascia tariffaria e con un singolo bigleitti, come esiste dal 1976 nell'ILe de France e a Napoli dallo scorso autunno offre (è presente indicativo!) agli utenti una più grande flessibilità e rende più attrattivi i trasporti pubblici.
    O dovete imparare l'inglese o pensate che tutti bevano le vostre balle.

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  6. Il problema non è l'evasione sul treno: bastano un paio di controllori agli accessi alle banchine delle stazioni minori e tornelli alle maggiori, senza sogni fantascientifici. Il problema sono i mezzi di superficie.

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  7. il biglietto aziendale, è l'unico modo che ha la Circumvesuviana di avere soldi spendibili per iniziare a pagare i debiti contratti in questi anni verso i fornitori, che come ben noto, non danno più i pezzi di ricambio per il ripristino del materiale rotabile (treni), abbandonati un po qua e un po la, lungo la rete ferroviaria. Il consorzio è un ente che non ha motivo di esistere, è una struttura esterna che costa molto. La miopia di questi anni ha portato a fare delle scelte sbagliate. La tariffa "UNICO" è adottata in tutte le grandi città europee e non solo, La Circumvesuviana è in grado da sempre, di emettere tutte e due le tipologie dei biglietti, quindi domani mattina volendo, si può gia fare la doppia bigliettazione, il viaggiatore a secondo dei suoi spostamenti, potrà decidere liberamente che tipo di titolo acquistare. In parole povere la regione tramite il consorzio preleva fino all'ultimo centesimo i guadagni Circumvesuviana, che non ricevendo cifre idonee dalla regione non può pagare i fornitori, che si rifiutano di fornire il necessario per la rimessa in funzione dei treni. Il gioco è questo, si crede, ormai che ci sia volontà regionale di far fallire le aziene facente parte dell'Eav Holding, per poterle vendere ai privati per quattro soldi, e alla faccia del servizio pubblico.

    ilterzino

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  8. Caro Vincenzo201,

    ti consiglio di leggere la Versione italiana dal sito:

    http://eur-lex.europa.eu/smartapi/cgi/sga_doc?smartapi!celexplus!prod!DocNumber&lg=it&type_doc=COMfinal&an_doc=2001&nu_doc=370


    "Alcune società ferroviarie, come ad esempio nei Paesi Bassi, già propongono un servizio integrato "treno + taxi" con lo stesso biglietto. Questo sistema potrebbe essere applicato anche ai trasporti pubblici o ai servizi treno/aereo, nonché alle autovetture a noleggio. L'integrazione dei servizi di vari operatori nell'ambito di una stessa griglia tariffaria, fruibili con uno stesso titolo di trasporto (come avviene dal 1976 nell'Ile de France o dall'autunno scorso a Napoli) garantirebbe agli utenti una maggiore flessibilità e aumenterebbe l'attrattiva dei trasporti in pubblici [87].

    [87] 1976: creazione della "Carte Orange" che raccoglie SNCF-RATP-APTR e FNTR. Dal novembre 2000 Napoli e 43 comuni dispongono di un titolo di trasporto unico chiamato appunto "UNICO": l'esperienza, prevista inizialmente per un solo anno, sarà con ogni probabilità prolungata."

    GARANTIREBBE - AUMENTEREBBE

    Come vedi, non c'è bisogno di imparare l'inglese.

    Sei pregato di scusanti per le accuse infondate agli autori dello scritto.

    Di Giovanni Saverio.

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  9. IO ho letto la versione in inglese. E non c'è il condizionale! La versione italiana è tradotta male. Non devo scusarmi. Siete voi che vi fidate della prima cosa che trovate in rete.
    Cordiali saluti.

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  10. Algunas compañías ferroviarias ya proponen, como en los Países Bajos, un servicio integrado "tren+taxi" con el mismo billete. Este sistema también podría aplicarse al transporte público o a los servicios tren/avión y a los coches de alquiler. La integración de los servicios de operadores distintos en un mismo régimen tarifario y con un mismo billete, como sucede desde 1976 en la región francesa de Île-de-France o desde el otoño pasado en Nápoles, permite ofrecer una mayor flexibilidad a los usuarios, con lo que aumenta el atractivo del transporte público [87].

    Anche in spagnolo, non c'è il condizionale, o come si chiama in spagnolo.
    http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52001DC0370:ES:HTML
    Se traducono alla come viene, non è colpa mia. Vi consiglio di andare all'originale non tradotto e tradurlo da soli, la prossima volta.

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  11. E, comunque, in italiano, benché tradotto molto "liberamente"
    L'integrazione dei servizi di vari operatori nell'ambito di una stessa griglia tariffaria, fruibili con uno stesso titolo di trasporto (come avviene dal 1976 nell'Ile de France o dall'autunno scorso a Napoli) garantirebbe agli utenti una maggiore flessibilità e aumenterebbe l'attrattiva dei trasporti in pubblici [87].
    IL condizionale non è dubitativo, cioè non sta ad indicare "forse garantisce" ma fa parte di un periodo ipotetico, in cui l'ipotesi è formulata con L'integrazione dei servizi di vari operatori nell'ambito di una stessa griglia tariffaria, fruibili con uno stesso titolo di trasporto (come (cioè per esempio) avviene dal 1976 nell'Ile de France o dall'autunno scorso a Napoli)
    Detto in soldoni: se si applicasse la tariffa integrata, come stanno facendo nell'Ile de France e a Napoli, si garantirebbe una maggiore offerta...

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  12. Una curiosità: all'una di notte, non prima, appare sul sito Circum un elenco di partenze soppresse, dal mattino alla sera. Sono le soppressioni previste per il giorno successivo, immagino. Capisco l'agitazione, ma l'azienda, oltre a pubblicare le soppressioni, non potrebbe organizzare un orario provvisiorio, che tenga conto dei treni realmente disponibili? Ci sarà un treno ogni due ore, ma almeno ci si regola.

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  13. Dai post di Vincenzo201:
    "Detto in soldoni: se si applicasse la tariffa integrata, come stanno facendo nell'Ile de France e a Napoli, si garantirebbe una maggiore offerta..."

    Se per maggiore offerta si intende maggior numero di corse offerte, ciò non corrisponde al vero, e la realtà di questi anni lo dimostra.
    Se per maggiore offerta si intende maggiori possibilità per gli utenti, allora non comprendo quale sia il problema della doppia tariffazione; con più possibilità di scelta fra titoli di viaggio, Unico o Aziendale, si realizza una facoltà di scelta per l'utente.

    Senza spirito di polemica, ritornando alla questione Libro Bianco sui trasporti, mi chiedo: ma se esiste una versione ORIGINALE in Italiano, perché devo tradurne una dall'inglese o dallo spagnolo?

    Un saluto.

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  14. La versione originale non è quella in italiano, a dire il vero nemmeno lo spagnlo. Le lingue di redazione, almeno da qualche anno a questa parte, sono l'inglese, il francese e il tedesco.
    La frase tra virgolette esprime l'interpretazione di quanto letto nel "Libro bianco" e non la mia opinione, anche se le due collimano.
    Non ho niente contro la doppia tariffazione. Penso anche che si possa arrivare a un'integrazione senza sovrastrutture, tipo Unicocampania, ma, per arrivare a questo, bisogna ridurre le aziende, accorpandole in modo sensato. 14 aziende, per un territorio come la Campania, e non conto le varie ditte minori,sono troppe, anche senza tariffa integrata.

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  15. Allora condividiamo lo stesso pensiero.
    A volte i chiarimenti servono a dirimere questioni nate da semplici incomprensioni.
    Gli autori dello scritto non raccontano balle, elaborano considerazioni citando fonti che alcuni ritengono attendibili, altri no.
    Un saluto.

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  16. Riprendendo l'argomento "biglietto singolo", ho riletto la delibera. In essa si è stabilito che entro il 30 novembre, ci sarà una riunione tra Regione, ACAM ed Enti Locali. Mancano aziende e rappresentanze di utenti, cioè le categorie maggiormente interessate e dalle quali era giunta la richiesta di titoli monoaziendali. Non è un bell'inizio.

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  17. 2) VENDITA ABBONAMENTO UNICO BIGLIETTERIE CIRCUMVESUVIANA……il diniego a far continuare la vendita degli abbonamenti UNICOCAMPANIA nelle biglietterie della Circumvesuviana è dovuto a una richiesta dell’assemblea del consorzio, (i rappresentanti delle 14 aziende) in quanto la Circumvesuviana rispetto alle altre aziende continua a tenere al terminale e in alcune stazioni una propria biglietteria………………. La direttrice di UNICOCAMPANIA ing. Sannino difende il Sistema di Tariffa Integrata , lo definisce ….” Un atto di civiltà”, e in merito al futuro del consorzio si augura che le professionalità e il know- how acquisito in anni di esperienza non venga disperso ……

    http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=463876216983817&id=294695037235270
    Meno male che ci sono ancora le biglietterie: non sarebbe atto di civiltà costringere gli utenti a fare i salti mortali per trovare i biglietti.

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  18. Con la Legge Regionale del 28 marzo 2002 n. 3 - "Riforma del Trasporto Pubblico Locale e Sistemi di Mobilità della Regione Campania", la Regione Campania ha istituito l'ACaM, l'Azienda Campana per la Mobilità sostenibile.
    L'ACaM ha, fra le sue funzioni (art. 22 - comma 1 - lettera f) la definizione e gestione della politica tariffaria.
    In particolare, l'art. 4 del regolamento ACaM, definisce la funzione di "individuazione dei criteri che regolano il sistema tariffario del trasporto pubblico regionale e locale, determinazione della politica tariffaria e delle modalità di applicazione, definizione delle differenti tipologie di titoli di viaggio e dei corrispondenti livelli tariffari massimi".
    Si tratta, quindi, di una riunione tecnica, prevista quando si deve istituire / modificare il sistema tariffario del trasporto pubblico; riunione alla quale non partecipano le parti sociali.
    Speriamo bene.
    Un saluto.

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