I viaggiatori però non meritano di essere presi per il naso...la beffa assieme al danno sarebbe troppo. Pertanto sgombriamo il campo è diciamo che così come siete per noi il pane quotidiano, rappresentate la nostra ma anche la vostra, unica possibilità di salvezza e cioè tentare di non veder fallita questa azienda...forse l'ultima speranza.
Da qui a scartare treni che hanno viaggiato fino a "ieri" il passo è breve. Non siamo in sciopero perchè manco quello ci fanno fare più. Si perdono soldi e nessuno ti si fila. Allora abbiamo deciso per la "non collaborazione". Non possiamo più collaborare con chi invece di dare più treni, taglia le corse riducendo la frequenza da un treno ogni mezz'ora, ad un treno ogni ora quando la richiesta da parte dell'utenza è quella di averne uno ogni 10 minuti. Non possiamo più collaborare con chi, oltre ad averci già tagliato gli stipendi (personale viaggiante,stazioni e fermate) adesso vuole maggiore produttività da chi non fa le cassette di pomodori un tanto all'ora ma guida un cazzo di treno (scusami), pieno zeppo di viaggiatori. Non possiamo più collaborare con chi ci paga a rate o quando recupera qualcosa di soldi chissàò da dove. Non possiamo collaborare più ma potremo riprendere domattina tornando a guidare ancora così come abbiamo fatto fino a 10 giorni fa, questi treni che ormai cadono a pezzi, se solo ci fosse un segnale positivo da parte della dirigenza EAV e di conseguenza di quella Circumvesuviana ad essa sottoposta.
Invece c'è solo l'arroganza di chi se ne fotte di me, di Assunta e di tutti quanti quelli che la mattina si alzano per andare a lavorare. Sono stati fatti i conti della serva e quindi come la massaia deve risparmiare sulla spesa al mercato, così questi nostri dirigenti dagli stipendi da favola, non sanno fare altro. Il problema è che noi non siamo pomodori tanto meno i viaggiatori sono ravanelli. Siamo persone, con le nostre responsabilità, con la nostra vita ,con nostri affetti. Allora si avesse il coraggio di andare a fare il mazzo a chi ha creato il buco di 500 milioni di debiti che sta determinando tutto ciò nel TPL. Invece li paghiamo a peso d'oro e per cosa ? Per fare i conti della serva e tagliare...tagliare...
E nel frattempo, mi dirà certamente qualcuno,i viaggiatori ne devono pagare le spese ? Sarei un disonesto a dire di no. E' purtroppo così. Siamo costretti, non lo facciamo a cuor leggero tanto meno senza la mortificazione che spesso non ci fa dormire la notte. Ma queste sono chiacchiere e se fossi nei vostri panni avrei i miei limiti ad accettare quello che vi stiamo propinando, ogni santo giorno. Ma almeno adesso vi è stato detto chiaro una volta per tutte. Senza il vostro malcontento, la vostra rabbia, senza le vostre bestemmie, forse ci avrebbero già fatto chiudere i battenti...anche e soprattutto per questo, ce ne dobbiamo fare una ragione...tutti.

E noi cittadini tutti...contro la "casta"? Che dovremmo fare? Passare alle vie di fatto, come quegli slogan della Lega? Non tirare troppo la corda senti a me. In economia c'è un concetto fondamentale che si chiama "saggio marginale di sostituzione". Maccheronicamente, morto un papa, quanto ci vuole a farne un altro. Guardati intorno. Nel frattempo grazie alla tua "agitazione" già il chioschetto interno di Porta Nolana ha moltiplicato la sua vendita di calzoni e pizzette. Ma quale casino, per lui questa è una pacchia! Qualcuno si è già improvvisato tassista. Ieri ho allungato il naso dietro l'angolo dell'ufficio. Un' azienda di trasporti locale da anni fa molte corse da e per Napoli e io manco lo sapevo perchè appunto da anni ti pago un bel mensile "Unico Campania". Sai cosa ho fatto? Ho fatto un bel viaggio di ritorno da viaggiatore che paga, ringrazia e riceve rispetto. Non tirare troppo la corda dicevo, perchè purtroppo esiste un futuro anche senza la Vesuviana. E te lo dice uno che comuque ti comprende, eccome che ti comprendo, uno che a volte pure lui manco dorme la notte e che spera davvero che questo casino trovi presto soluzione. Nel proprio interesse ma anche nel tuo e della tua famiglia. Ho molti amici che lavorano con te. So dei turni, dei sacrifici, degli stipendi che sembrano pagati per elemosina. Tutto comprendo, purchè a tutto però ci sia un limite: la dignità sociale e il rispetto degli uno verso gli altri.Auguri!