Ennesimo episodio di violenza ai danni del personale di
Circumvesuviana. Questa volta a farne le spese il collega O.Q.M. (operatore
qualificato della mobilità) G.I., in servizio di ausilio ai varchi di porta
Nolana stamattina. Nel tentativo di fermare un giovane che cercava di attraversare i
varchi con il sistema del “trenino” e cioè nella scia del viaggiatore pagante,
per tutta risposta pare che si sia beccato un manrovescio che lo ha costretto a
ricorrere alla cure del vicino pronto soccorso dell’ospedale Loreto Mare.
Nihil sub sole novum dicevano i latini per dire che qui non
cambia una beneamata mazza ! Ai varchi della Circumvesuviana di Napoli infatti
continuano a passare in tanti, troppi, senza biglietto e accompagnati pure dal
canto delle “omeriche sirene”.
L’azienda pareva in procinto di presentare un piano
“strategico” che prevedeva almeno il rafforzamento degli “argini” rappresentati
da tre operatori che si avvicendano dalle 6.10 alle 21.35 ma che si trovano a
lavorare in due soltanto per 4 ore mentre nel restante del tempo è uno solo
impegnato in quello che è un quotidiano combattimento contro chi, vuoi per
necessità, per furbizia, per guapparia, ma soprattutto perché è troppo facile
evadere l’acquisto del biglietto, di acquistarne uno non si da preoccupazione
ormai da tempo.
Certo che qui ci vorrebbero i carabinieri a cavallo….altro
che un turno di “rinforzo” e l’ausilio di una guardia giurata.
Dice ma a Milano, a Roma questo non succede….certo, ma qui
non siamo ne a Roma tantomeno a Milano e quindi non esiste un’unica soluzione
per tutte le stagioni. La realtà qui da noi è difficile, molto difficile da
tutti i punti di vista. Ma questo non deve essere certo una giustificazione.
Intanto al momento le buone intenzioni dei vertici aziendali
si sono fermate (?), e tutto è rimasto come prima, incluso il canto della
“sirena” che continua ad allietare l’attraversamento dei nostri improbabili
cavalli di frisia.
Gli auguri di pronta guarigione al collega G.I. sono
d’obbligo ma sinceri e assieme ad essi siamo certi che dovra’ sentirsi tanti…Ma
chi te lo ha
fatto fare ?
fatto fare ?
Anna Veor
Succede ovunque, perché dovunque le condanne non esistono. Se si potessero arrestare gli evasori e farli andare in galera un paio di settimane almeno o fargli avere una multa da 500 Euro pagabile in due scomode rate, il vizio di evadere se lo toglierebbero.
RispondiEliminaA Milano, stanno montando anche i tornelli all'uscita.
Al di là dei risvolti tecnici, esistono tornelli di fogge diverse ed esistono aziende che hanno immaginato che se uno ha il biglietto per entrare ce l'ha anche per uscire, al di là dei risvolti sociali, ha ben elencato le tipologie di aspiranti "portoghesi" l'autrice dell'articolo, esistono i risvolti culturali: sono quelli di chi va a lavorare con l'intenzione e la determinazione di svolgere il proprio compito, quale che sia, con serietà. E' questo che glielo ha fatto fare a G.I., signora Anna.
RispondiEliminaIn bocca al lupo G.I.
Marzio Iacomino