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Legge di stabilità, proteste Inps
"Uffici bui e pc spenti contro Monti"
La manifestazione il 23 ottobre nell'ambito di una serie di iniziative contro i tagli previsti dal governo "Impoveriscono professionalità oltre che a danneggiare i cittadini".
"Uffici bui e pc spenti" in tutti gli uffici dell'Inps di Napoli martedì ottobre contro "la finanza creativa di Monti". Si tratta di una delle numerose iniziative di protesta - che culmineranno con la manifestazione nazionale del 27 - messe in campo dai dipendenti dell'ente di previdenza, contro i pesanti tagli previsti dalla legge di stabilità.
"I tagli del governo - spiegano i lavoratori - oltre che mettere a rischio le nostre prestazioni professionali rivolte a tutti i cittadini ma in particolar modo alle fasce più deboli, impoveriscono la nostra professionalità e i nostri redditi". Il provvedimento prevede infatti il recupero di 300 milioni di euro attraverso le casse degli enti previdenziali e assistenziali per sanare il debito pubblico. Denaro che sarà reperito dal fondo incentivazione dell'ente e che si traduce in una "perdita di circa 3000 mila euro all'anno per ciascun dipendente".
Un taglio che andrebbe ad aggiungersi alle misure economiche che dal 2005 colpiscono i dipendenti dell'istituto di previdenza come il blocco del turn over e dei contratti nazionali, la diminuzione del valore dei buoni pasto, il dimezzamento della retribuzione in caso di fruizione della legge 104 e l'azzeramento della vacanza contrattuale.
Per questo motivo da circa una settimana sono in corso manifestazioni spontenee, flash mob, volantinaggi e una lettera inviata da tutti i dipendenti al presidente della Repubblica in cui si chiede la salvaguardia delle retribuzioni e dei posti di
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