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13 agosto 2012

E' ORA DI FINIRLA, ADESSO BASTA !!!


MAZZOLENI DAY



Mi ero riproposto di non commentare i deplorevoli episodi della Supercoppa Italiana disputatasi a Pechino, tra il Napoli e la Juventus. Ma mio malgrado, visto i toni assunti da ambo le parti sento il bisogno di esprimere quanto segue, ed unicamente per far calare il sipario su una tiritera pietosa che tiene banco persino nei luoghi di lavoro, nella quale l'aspetto sportivo ha considerazione che si avvicina allo zero. Parto dall'ultimo atto, quello dell'abbandono della premiazione. Deplorevole l'atteggiamento della dirigenza azzurra, un gesto così forte (sebbene i bianconeri l'avevano già posto in essere, credo con la Lazio tanti anni fa), non è giustificabile in nessun senso. Il perché è presto detto: Il passo successivo e conseguenziale di De Laurentis è ritirare la squadra dal Campionato Italiano? Non credo proprio, quindi secondo il mio modesto avviso sceneggiata del tutto inutile. Il presidente e chi lo circonda deve avere nervi saldi e sangue freddo. Un simile gesto fa ricadere l'intera tifoseria e la città nel “piagnucolio” che non meritano. In primo luogo per ciò che emerso dal campo. Il Napoli, nonostante la cessione di Lavezzi, è apparso molto più concreto e cinico. A dire il vero, ho avuto l'impressione che la squadra è divenuta molto più cinica (vedi i due goal) dello scorso anno. A tratti mi è sembrato di vedere che il dispendio di energie, che in fase di contenimento pesava moltissimo la passata stagione, con l'inserimento di Behami a centro del campo sembra essere svanito. Bisogna, però evitare gli eccessi. Un pochino meno assatanato dal goal a tutti i costi, Cavani avrebbe consentito la chiusura del macth sul 2-1 e per ben due volte. La Juventus, dal canto suo, nonostante abbi investito ingenti somme, ha sempre il problema dell'attacco e quella vista a Pechino è di molto inferiore a quella dello scudetto dell'anno passato, ciò per volumetria e qualità di gioco. Giovinco non mi ha proprio convinto, così come Matri, ma anche Pirlo e Vidal non sembrano nelle condizioni migliori. La difesa a tre poi, non sembra quella roccaforte dello scorso anno. Mi sembra che i tifosi del Napoli, possano vivere sogni tranquilli sotto l'aspetto sportivo. Cavani e Pandev in condizioni da urlo, Inler che sta crescendo nel nuovo contesto, Behami che è omni presente e Hamisik che diligentemente raccorda l'attacco ed il centro campo. Britos cresce e il duo Cannavaro/Campagnaro è ancora sulla breccia dell'onda. Ma tornando all'evento cinese, che io battezzo MAZZOLENI DAY bisogna effettuare alcune considerazioni sul piano dirigenziale. Non ho notizie di reazioni della Società calcio Napoli alla nomina di Mazzoleni come direttore di gara. Ed è proprio questo che mi rammarica. Un simile soggetto il bergamasco, dal cartellino facile non era il massimo per una gara del genere. Come mai De Laurentis non si è fatto sentire nelle sedi opportune? Sia chiaro, considerati uno alla volta gli episodi possono anche essere discutibili, ma il problema è che quando si continua ad ammonire (stavolta per giunta da una parte sola) si perde il controllo della gara. Diciamo la verità questa perdita di controllo l'aveva già intuita Matri nel primo tempo, ma è giovane ed anche goffo quando stramazza a terra al solo sentire il fiato di Cannavaro e Campagnaro. E Giovinco, che su ogni ripartenza mette il piedino piccolo piccolo non visibile da Mazzoleni. Marchisio e Behami fanno gioco a parte e se le suonano e cantano rispettivamente. Ma ecco che quando entra Vucinic per Matri, la musica cambia. Il montenegrino entra subito in partita, ma quanto mestiere per ottenere falli e lo stesso rigore. Frutti di pressione psicologica nei confronti di Mazzoleni. Per una ventina di minuti si ha l'impressione che i calciatori della Juve siano dei birilli colpiti inesorabilmente da una palla vagante. Arriva il goal e come d'incanto la Juve tira ai supplementari. Ma non voleva vincerla sta partita! Il Napoli che non ci sta ed attacca a testa basta. Ma inesorabilmente il Mazzoleni day doveva essere festeggiato, ed ecco il colpo a sorpresa. Quello che non ti aspetti, un giudice di linea poliglotta che riesce a comprendere le imprecazioni di Pandev in Macedone, segnala a Mazzoleni fischio per fiaschio e Mazzoleni non può fare altro che consacrare alla storia la sua giornata cinese. Riflessioni, completamente fallito l'esperimento del giudice di porta. Rigore a parte, come mai non vedono Vucinic in piena aera nel momento in cui Vidal batte il rigore. Dal lato opposto, Behami senza palla viene letteralmente atterrato in piena area, ma il giudice di porta era alla festa del Dragone. Queste considerazioni, amici di entrambe le tifoserie le avrei fatte comunque, perché per me Napoletano doc non è importante “vincere”, ma come recitava il decubertiano motto è “partecipare”. Ricordatevi che una mossa di Maradona scioglie il sangue nelle vene, più delle magliette trenta sul campo.

Vincenzo Scolese



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