Rubo un pò del vostro tempo, per rendicontarvi su quanto successo ieri in Prefettura a Napoli.
Innanzitutto è d'obbligo ringraziare la stampa che ci ha supportato e seguito per tutto il tempo,la invitiamo anche per le azioni che compiremo nei prossimi giorni.
Ci ha commosso la partecipazione degli amici,finalmente anche qualche giovane lavoratore è stato con noi,grazie.
Purtroppo,nell'incontro tenuto con il Vice Prefetto Del Prete,ancora una volta sia emersa netta la non volontà a risolvere il problema se non a parole.E'stata consegnata al Prefetto,suo rappresentante sul territorio, una lettera per il Presidente Della Repubblica,dove si evidenziano le nostre problematiche,e dove chiediamo l'aiuto della Stato,la risposta è stata che la Prefettura non può imporre ad un altro organo dello Stato,suo pari(la magistratura)di decidere nella questione,nello specifico il TFR dei lavoratori,l'impegno assunto,per quanto può servire, è stato che si sarebbe continuato con forza a chiedere la formazione di un tavolo fra le parti, per perdere ulteriore tempo,per addivenire ad un accordo.
Abbiamo posto con forza il fatto che siamo stanchi di aspettare, che il tempo ormai è finito,che si potrebbe arrivare ad azioni inconsulte,che non si può più chiedere a degli onesti cittadini di continuare a subire le vessazioni di questi malviventi,senza aspettarsi violente reazioni,di ciò è verbale,che vi trasmetteremo appena in nostro possesso.Ci hanno assicurato il massimo impegno e l'aiuto che meritiamo. Vedremo.
Successivamente una improvvisata assemblea tenuta in piazza Plebiscito,ha stabilito di proseguire la lotta,una battaglia civile e pacata,come abbiamo fatto fino ad ora,coinvolgendo i media,facendo ben capire i motivi che sono alla base del movimento.
Lunedì prossimo18 Aprile alle ore 9,tutti alla Regione Campania In Santa Lucia,dove chiederemo di incontrare l'assessore ai trasporti della Regione, socio unico e padrone dell'EAV e depositario quindi del nostro Tfr.In caso di apporto negativo stabiliremo in loco le iniziative da prendere e non saranno più soft. Ormai abbiamo esaurito tutta la carica civile. La Regione è l'Ultima spiaggia o ci aiutano o noi non aiuteremo più nessuno.La vita è nostra e delle nostre famiglie abbiamo non più tanto tempo,vogliamo vivere in pace,siamo uomini di pace,vogliamo vivere serenamente il tempo che ci rimane,ma abbiamo tanta rabbia dentro e non abbiamo dimenticato come si lotta,abbiamo una storia alle spalle,e non ci faremo togliere il futuro.
Chiedo agli amici più bravi di me di far circolare con ogni mezzo questo messaggio,continuiamo a chiedere l'aiuto delle televisioni e della stampa,uniamoci ancora di più,uniti ce la faremo.
Grazie a tutti di tutto.
Michele Cannavaggiuolo
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