IL VALORE DELLA PACE OGGI
Il 17 luglio 2014, qualcuno, seduto alla console di un
sistema missilistico SA-N-11 ha agganciato un bersaglio nel cielo ucraino, un
bersaglio sbagliato.Ha sbloccato il pulsante “запуск” che letto da noi ha un
suono ridicolo “Zapusk: lancio”, ma per 295 persone era la gelida firma della
morte, in quell’istante i quasi 700 kg del missile BUK di fabbricazione russa
(ex CCCP) si sono avviati a velocità
supersonica guidato dal sistema radar fino a centrare l’obbiettivo
uccidendo quasi trecento pezzi di umanità ignara e innocente. Uccisi dalla
vigliaccheria umana, dall’irresponsabilità di premere un bottoncino, dalla
fragilità di quella guerra nascosta e invisibile che chiamiamo pace. Tempo fa
vi dissi dei pericoli di una guerra vicina, lo scrissi per chi ha la pazienza
di leggermi io sono stato un militare abbastanza in gamba ed esperto di armi,
per capire che le armi di oggi fanno sentire un qualsiasi coglione onnipotente
come Dio. E le armi come i missili BUK eliminano anche gli scrupoli non
costringendo l’esecutore a guardare il massacro creato, magari, rintronato da
mezza bottiglia di Vodka. Il popolo russo è un popolo eroico e ha la passione e
il coraggio per difendersi e non amano ammazzare gli innocenti. Per questo mi
auguro che non stanno diventando indifferenti come noi europei, ormai avvezzi a
un mondo crudele e coerenti con esso. Ci limitiamo a sguardi di compassione
verso i poveri palestinesi rei di colpire con razzi il Bunker Israele e vederli
massacrare in rapporto di 230 a 1 (dati di oggi). La vera pace e la tolleranza
ha valore se sostenuta dal coraggio delle persone giuste, non da un coglione
che sedeva stamattina davanti al radar e del SA-N-11 che su un puntino radar credeva di vedere un Antonov 72 ucraino e
invece era un Boeing 777 della Malaysian Air Lines.
Almeno riflettiamo
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