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14 maggio 2014

ESCURSIONE VALLE DELLE FERRIERE. IL RESOCONTO DI UNO DEI PARTECIPANTI GIA' CORRISPONDENTE DEL BLOG DA C.MARE, IL COLLEGA MICHELE NASTRI.

Il nostro inviato da C.Mare
Michele Nastri







Il giorno 10 Maggio su invito di alcuni colleghi che avevano ammirato, qualche settimana precedente, le bellezze del Vesuvio, ci siamo dati appuntamento alla stazione di Terzigno e guidati ancora una volta da Salvatore Annunziata e Pasquale Ciniglio ci siamo cimentati in una nuova escursione, questa volta con l’intento di ammirare i paesaggi della 

Costiera Amalfitana. 



Dopo il ritrovo a Terzigno l’appuntamento era per le 8:15 in località Minuta, piccola frazione di Ravello, da dove sarebbe iniziata la nostra “passeggiata salutare”. Alle 8.30 circa, zaino in spalla, siamo partiti da Minuta alla volta di Pontone,
piccolo borgo di Scala (Ravello). Seppur con un po’ di nebbia gli scorci e i paesaggi che abbiamo avuto la fortuna di ammirare in questo tratto di costiera erano stupendi, non a caso lungo il percorso di circa un paio d’ore, abbiamo incrociato tanti turisti stranieri, che come noi avevano deciso di ammirare le bellezze della nostra terra, che per fortuna non è famosa solo per essere la “terra dei fuochi”.


Una volta giunti a Pontone, dopo una sosta per un

caffè e un sorso d’acqua, seppur qualcuno di noi era un po’ stanco (non tutti i partecipanti, erano allenati o abituati a certe “fatiche”), abbiamo deciso di continuare il nostro cammino per la “Valle delle ferriere”. Questa è un'area naturale protetta disegnata dal percorso del torrente Canneto, e deve il suo nome alla presenza delle antiche ferriere della Repubblica Amalfitana, le quali producevano soprattutto chiodi per le imbarcazioni, e rinforzi in ferro per le scarpe. La riserva è di grande interesse anche da un punto di vista botanico e fitogeografico, dato che conserva al suo interno alcuni esemplari di Woodwardia radicans, una felce arborea gigante che non si trova in nessun altra parte del mondo, risalente al Cenozoico.

Qui abbiamo ammirato come la natura fosse

veramente rigogliosa e incontaminata e di una bellezza unica, c’erano una miriade di piccole cascate, che creavano dei corsi d’acqua spettacolari, da togliere il fiato, tanto da far dire a qualcuno dei presenti, che per la prima volta ammirava quel posto: “Qui siamo in Paradiso!! ”. Ecco forse l’esperienza fatta, si può racchiudere in queste ultime poche righe, una volta tanto la “bellezza” ha preso il sopravvento sulle vicende della nostra martoriata azienda, una volta tanto non si è parlato di Regione Campania, non si è parlato di crisi del trasporto pubblico, nè tantomeno di Vesuviana, non si è parlato di materiale rotabile scadente, nè di treni soppressi, non abbiamo parlato di turni, di ferie o di mancati riposi compensativi.

Una volta tanto condividere altri tipi di “fatiche”, fare un pezzo di strada insieme, anche con persone che si incontravano per la prima volta e gustare la bellezza di certi paesaggi, ha preso il sopravvento su tutto il resto.




E se queste esperienze, che un po’ poeticamente potremmo definire di “ricerca della bellezza”, possono servire a conoscersi meglio e creare maggiore coesione tra colleghi per poter “remare” tutti nella stessa direzione, che ben vengano, tanto, scusatemi per la facile battuta, siamo tutti sulla stessa barca.







Le foto sono state scattate 
da Michele Nastri (il primo a sinistra nella foto)
 e Antonio Vitale.




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