BREVI, FLASH, ANNUNCI.....

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26 maggio 2014

DA IL MATTINO DI DOMENICA 25 MAGGIO 2014. IL CIMITERO DEI TRENI


CIRCUM, NEL TUNNEL IL CIMITERO DEI TRENI: 
AD ACERRA TRANSITI A RISCHIO


Rammento che diversi anni fa, uno degli incidenti che purtroppo hanno nel tempo visto protagonista  la nostra ex Circum, riguardò il deragliamento di un treno sul ponte in ferro che passa su via Sepolcri a Torre Annunziata.

IL PONTE DI VIA SEPOLCRI A TORRE ANNUNZIATA
 Vi assicuro che l'immagine mi è rimasta impressa nella memoria. Il treno "scese" dal binario a seguito di un'errata manovra dall'apparato (a.c.e.i.) della stazione di Torre Annunziata. Per la precisione, a seguito della manovra del tasto normalmente piombato TBI* (tasto binario ingombro), che il collega azionò per poter girare il deviatoio ma mentre ancora il treno lo stava percorrendo, in uscita da Torre Ann.ta per Sorrento (treno dispari).

*Il tasto di soccorso t.b.i (normalmente piombato) viene utilizzato affinchè uno scambio, bloccato dall'occupazione fittizia del circuito che ne protegge la manovra, possa essere comunque girato. Ovviamente, e questo è quello che ci hanno sempre sottolineato i nostri insegnanti in ferrovia, per poter azionare in sicurezza questo tasto, bisogna sempre assicurarsi de visu che in quel momento, lo scambio non sia percorso da treni o altro materiale rotabile. 

Il capostazione del quale non rammento il nome (non farebbe alcuna differenza) impazzì, vi chiederete ? 
Affatto. Soltanto che il disservizio (fittizia occupazione del circuito di immobilizzazione dello scambio) durava da così tanto tempo che l'uso del tasto più pericoloso di tutto l'a.c.e.i., diventò una routine, al punto che quel pomeriggio non ci si assicurò (uscendo sul piazzale) che il treno avesse superato completamente lo scambio ma con un gestò automatico, si azionò il comando per predisporre il deviatoio nella posizione, atta a ricevere il treno pari, proveniente da Sorrento. 

Lo scambio girato sotto al treno, ne provocò l'istantaneo deragliamento. Le ruote dell'etr, saltando dal binario, tagliarono il ponte di ferro per diversi metri manco fosse stata una scatoletta di tonno. Una parte del convoglio s'inclinò paurosamente quasi a toccare la ringhiera del ponte. Per fortuna la velocità bassa in uscita dalla stazione, scongiurò che il treno finisse nella strada sottostante. Non oso nemmeno immaginare con quali conseguenze. Invece, per fortuna o per miracolo, decidete voi, ci furono pochissimi feriti lievi ma lo spavento fu incredibile. Al quel tempo non c'era ancora il blog e chi vi racconta questo tragico evento, era entrato da poco a far parte della grande famiglia circum, fresco di nozioni e norme ferroviarie che allora erano la bibbia.    


Quello che vi posso assicurare è che quel treno "in bilico" su quel ponte mi si è stampato nella mente. Oggi alla luce di quanto è stato,  predisposto per il "parcheggio" dei treni cannibalizzati e per scongiurare quello che potrebbe ripetersi a seguito della gestione di un'emergenza che si corre il rischio di far diventare routine, ho ripescato questo ricordo che non dovrebbe essere solo il mio ma anche di qualche dirigente più di me "datato", al quale mi sento di rivolgere queste poche parole. 

La ferrovia con la F maiuscola ormai non c'è più e lo sappiamo. Ma è dovere di noi tutti e in primis dei dirigenti "ferrovieri" o almeno di quelli che di essi restano, di evitare di affossarla completamente attuando situazioni che venti anni fa probilmente non sarebbero state nemmeno lontanamente prese in considerazione.     

giona


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