Perché le ferrovie locali e metropolitane europee sembrano
funzionare meglio? Questa domanda la sento fare spesso per cui ritengo doveroso
dare qualche spiegazione ai profani, anche se apparirà molto coincisa.
Il sistema CBTC applicato nelle linee ferroviarie
metropolitane europee è un sistema di comunicazione basato sul controllo treni,
praticamente basato su un circuito di binario virtuale, calcolato
istantaneamente dal computer centrale di controllo traffico mentre la nostra linea ferroviaria fa uso di
circuiti di binario, reali prefissati e definiti. Entrambi interagiscono con l’AFO,
e bisogna dire che, il sistema da noi in uso è perfettamente collaudato
dall’esercizio e dall’esperienza di anni e anni.
La differenza sostanziale e che il nostro sistema avendo una
schema rigido di funzionamento ad alta sicurezza è basato su CdB prefissati non
permette una sequenza di corse di treni aventi brevi intervalli l’uno dall’altro.
Frequenza che si ottiene nelle linee metropolitane di metropoli come Parigi
governate dal CTBC che permette un lasso minimo di tempo di 90 sec. (limite del
sistema CTBC)
Per cui unendo questo alle altre nostre problematiche come:
Limite di composizione treni, basato dovuto alla lunghezza dei marciapiedi, e il
concetto produttivo: Limite di corse dovuto al rapporto
costixcorsa/profittoxcorsa inficiato a sua volta dal numero dei P.L. e da altri fattori che non esplico per
brevità.
Si può concludere che la situazione attuale di
sovraffollamento treni che ci si ritrova ogni mattina sulle nostre linee, non è
facilmente risolvibile, se non in tempi davvero lunghi.
Allo stesso tempo la fusione EAV della Circumvesuviana,
Metrocampania e SEPSA, non ha portato nuove linee o estensioni di percorrenza
ma nuove problematiche non essendo le tipiche corse provinciali della
Circumvesuviana integrabili, come
scartamento alle linee dell’Hinterland metropolitano di Napoli o di provincie
servite dalla SEPSA etc.
Per cui, i tempi suddetti, di previsione di un vero sistema
integrato e ad alta frequenza si allungano in maniera biblica, ed in verità non
sono nemmeno nei progetti futuri, (una volta si parlava di un leggendario
allungamento della linea Circum a fino
ad Avellino).
Ho scritto questa considerazione in risposta a chi dei
viaggiatori mi conosce e mi domanda che si può fare per migliorare la
situazione dell’affollamento.
Chiedo scusa della dissertazione tecnica ma sono un tecnico non
un politico, se lo fossi stato avrei fatto una migliore carriera e mi sarei
espresso con la sola definizione di “sistema ferroviario diversamente
funzionante”. Spiegare questo è una questione di trasparenza tra i rapporti
lavoratori del TPL e pubblico servito avente regolare titolo di viaggio e alla
luce di questa pia intenzione, spero perdoniate la noia procurata.
Saluti e Buona Pasqua
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