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18 aprile 2014

POTREBBE FUNZIONARE MEGLIO ? DI BRUNO VINCI



Perché le ferrovie locali e metropolitane europee sembrano funzionare meglio? Questa domanda la sento fare spesso per cui ritengo doveroso dare qualche spiegazione ai profani, anche se apparirà molto coincisa.
Il sistema CBTC applicato nelle linee ferroviarie metropolitane europee è un sistema di comunicazione basato sul controllo treni, praticamente basato su un circuito di binario virtuale, calcolato istantaneamente dal computer centrale di controllo traffico  mentre la nostra linea ferroviaria fa uso di circuiti di binario, reali prefissati e definiti. Entrambi interagiscono con l’AFO, e bisogna dire che, il sistema da noi in uso è perfettamente collaudato dall’esercizio e dall’esperienza di anni e anni.
La differenza sostanziale e che il nostro sistema avendo una schema rigido di funzionamento ad alta sicurezza è basato su CdB prefissati non permette una sequenza di corse di treni aventi brevi intervalli l’uno dall’altro. Frequenza che si ottiene nelle linee metropolitane di metropoli come Parigi governate dal CTBC che permette un lasso minimo di tempo di 90 sec. (limite del sistema CTBC)
Per cui unendo questo alle altre nostre problematiche come: Limite di composizione treni, basato dovuto alla lunghezza dei marciapiedi, e il concetto produttivo: Limite di corse dovuto al rapporto costixcorsa/profittoxcorsa inficiato a sua volta dal numero dei P.L.  e da altri fattori che non esplico per brevità.
Si può concludere che la situazione attuale di sovraffollamento treni che ci si ritrova ogni mattina sulle nostre linee, non è facilmente risolvibile, se non in tempi davvero lunghi.
Allo stesso tempo la fusione EAV della Circumvesuviana, Metrocampania e SEPSA, non ha portato nuove linee o estensioni di percorrenza ma nuove problematiche non essendo le tipiche corse provinciali della Circumvesuviana integrabili,  come scartamento alle linee dell’Hinterland metropolitano di Napoli o di provincie servite dalla SEPSA etc.
Per cui, i tempi suddetti, di previsione di un vero sistema integrato e ad alta frequenza si allungano in maniera biblica, ed in verità non sono nemmeno nei progetti futuri, (una volta si parlava di un leggendario allungamento della linea Circum  a fino ad Avellino).
Ho scritto questa considerazione in risposta a chi dei viaggiatori mi conosce e mi domanda che si può fare per migliorare la situazione dell’affollamento.
Chiedo scusa della dissertazione tecnica ma sono un tecnico non un politico, se lo fossi stato avrei fatto una migliore carriera e mi sarei espresso con la sola definizione di “sistema ferroviario diversamente funzionante”. Spiegare questo è una questione di trasparenza tra i rapporti lavoratori del TPL e pubblico servito avente regolare titolo di viaggio e alla luce di questa pia intenzione, spero perdoniate la noia procurata.

Saluti e Buona Pasqua



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