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1 aprile 2014

FLORO FLORES: "ADOTTERÒ IL BIMBO TROVATO NELLA CIRCUMVESUVIANA

L'attaccante del Sassuolo lo annuncia su Twitter: "Sono padre prima che un calciatore, non certo un eroe".
L'attaccante del Sassuolo Antonio Floro Flores e la moglie Michela hanno deciso di adottare Carmine Francesco, il bambino abbandonato il 16 marzo nella stazione della Circumvesuviana di Baiano, in provincia di Avellino. Il giocatore ha annunciato la decisione con un post su twitter: "Dopo aver visto il piccolo Francesco, abbiamo seguito quello che dettava il cuore. Sono padre prima che un calciatore, non certo un eroe".

FLORES E SIGNORA
La coppia, che ha già tre figli (Aurora, Ginevra e Armando), ha quindi deciso di allargare ulteriormente la famiglia chiedendo l'affidamento del bimbo, chiamato Carmine dall'infermiera che per primo lo aveva soccorso in ospedale e successivamente Francesco in onore di papa Bergoglio. Il piccolo era stato ritrovato sotto un seggiolino di un vagone della Circumvesuviana da un macchinista e dalla moglie: la storia era finita in televisione e aveva commosso la famiglia Floro Flores, che prima ha offerto un aiuto economico al bimbo, poi ne ha chiesto l'affidamento ai fini dell'adozione.

Antonio Floro Flores è un calciatore del Sassuolo, ma anche un padre di tre figli e un uomo legato alla sua terra. Napoletano del quartiere Fuorigrotta, 31 anni, forse è anche per questo che la storia del piccolo Carmine Francesco lo ha colpito al punto da fargli prendere una decisione: con la moglie Michela, l'attaccante cresciuto nel Napoli lunedì ha chiesto all'ospedale Moscati di Avellino l'affidamento del neonato abbandonato il 16 marzo a quattro giorni di vita, in un vagone della linea ferroviaria Circumvesuviana nella stazione di Baiano.

"Abbiamo seguito quello che dettava il cuore - ha scritto Flores su Twitter - Sono un padre, non certo un eroe". La vicenda del piccolo lui e la moglie l'avevano appresa dalla tv.
Il bambino era stato ritrovato sotto il seggiolino di un vagone del treno proveniente da Napoli, in una grande busta di quelle che si usano per la spesa. Se n'era accorti un macchinista che stava facendo un giro di ricognizione, erano scattati immediati i soccorsi, il bimbo portato in ospedale, dove un'infermiera gli aveva messo il nome Carmine, volendo ricordare un giovane tragicamente scomparso nella zona, nei giorni precedenti. Poi, in onore di papa Bergoglio, il macchinista e la moglie che lo hanno registrato all'anagrafe hanno voluto aggiungere Francesco.

E mentre i genitori di Carmine Francesco non si presentavano per il riconoscimento, il neonato veniva accudito dal personale sanitario, continua a crescere in peso e salute e all'ospedale sono arrivate tantissime richieste per adottarlo o domande di informazioni su come far pervenire aiuti, indumenti e giocattoli. La 'palla' ora è al tribunale dei minori che tra le tante richieste potrà valutare anche quella di un calciatore di serie A:

Fonte: LA REPUBBLICA NAPOLI.IT

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