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28 marzo 2014

CHIUDE LA FUNIVIA DEL FAITO. NESSUNO E' DISPOSTO A SUBENTRARE NELLA GESTIONE DELLA "PANARELLA"


Vico Equense. L’isolamento di Faito rischia di diventare definitivo. La storica funivia che collegava il centro di Castellammare alla montagna forse non ci sarà più. La Regione aveva stanziato 2 milioni di euro per la riqualificazione dell’area e la messa in funzione dell’impianto ma nessuno vuole occuparsi della gestione del servizio. Non ci sono privati e nemmeno enti pubblici disposti a curarne l’esercizio. Al momento anche i Comuni di Vico Equense, Castellammare e Pimonte hanno rifiutato questa responsabilità. Se la situazione dovesse restare invariata i soldi che dovevano permettere la riapertura della Funivia potrebbero essere utilizzati per lo smontaggio dell'impianto. Un duro colpo per i residenti e gli operatori turistici della zona, che in questo periodo stanno combattendo contro le difficoltà derivanti dai collegamenti interrotti. A seguito della frana del 3 marzo, infatti, è stata chiusa l’ex strada statale 269, all’altezza della grotta del fico. L’area, giudicata dai vigili del fuoco troppo pericolosa per consentire il transito, è stata transennata subito dopo il crollo e chiusa su ordinanza della polizia municipale. Da allora nulla è cambiato. La comunità, composta da un centinaio di residenti, è rimasta isolata e nessun intervento è stato fatto. Probabilmente nei prossimi giorni ci sarà l’intervento del Comune di Vico Equense a cui sono stati destinati 25mila euro dalla Regione per effettuare operazioni di somma urgenza in quel luogo. Sta di fatto che da un mese per gli abitanti della montagna non esistono più vie di comunicazione per raggiungere i vicini centri cittadini. Da anni, ormai, è infatti interrotta la strada del versante Castellammare mentre il servizio funivia non è attivo e oggi rischia di non essere più riavviato. La notizia del pericolo di una chiusura definitiva dell’impianto funivia è stata una doccia fredda per gli operatori turistici. «Nel corso di un incontro con l’assessore regionale Sergio Vetrella – spiega Danilo Somma, albergatore – abbiamo scoperto che la storica funivia del Faito che ha accompagnato la vita di tutti noi è a un passo dalla chiusura definitiva: i Comuni di Vico Equense e Castellammare hanno risposto picche all'invito rivolto dall'assessore per un loro coinvolgimento nella gestione di tale attività. Sapere che la funivia sta per morire è brutto, ma scoprire che ciò sta accadendo nel silenzio più assoluto, e senza alcun interesse da parte dei nostri amministratori, è terribile». Intanto il Comune di Vico Equense sta valutando il da farsi. «Per la gestione della funivia sono necessari 700mila euro all’anno – ha spiegato il vicesindaco Benedetto Migliaccio – e in questo momento è difficile che l’ente comunale riesca da solo a trovare le risorse necessarie per coprire l’intera cifra. Verificheremo di quale entità potrà essere il nostro contributo, auspicando che intervengano anche altri enti, quali Regione e Provincia, proprietari del Faito». Ieri un gruppo di esercenti del territorio è stato ricevuto in Provincia dall’assessore Massimo De Angelis. «Ci hanno garantito che si impegneranno almeno per la riapertura delle due strade», ha spiegato Danilo Somma.Ilenia 

De Rosa, Il Mattino


FAITO, LA MONTAGNA SCELLERATA. LETTERA A POSITANONEWS

Chi mi conosce sa che trascorro le vacanze a Faito e che sono consigliere di un'Associazione, la Pro Faito Onlus, che tutela e promuove questa scellerata montagna. Dico scellerata perchè nessuno se ne occupa e tutti attendono solo il momento di farle il funerale! Per chi non lo sapesse, Faito si poteva- SI POTEVA- raggiungere: - da C/mmare di Stabia percorrendo la strada cosiddetta di Quisisana (da molti conosciuta come la Strada Privata), interrotta da anni a causa di indiscriminati tagli di castagni e bosco ceduo e grave dissesto idrogeologico e che molti percorrono a proprio rischio e pericolo. Da molti anni, segnaliamo, invano, a tutti gli enti competenti, ad associazioni ambientaliste e media, i pericoli derivanti dall'incuria e dalla assenza totale di sorveglianza. Per gli interventi di "Difesa Suolo" e danno idrogeologico sono stati stanziati milioni di euro, ma per ora...il nulla e, temo, che i finanziamenti andranno perduti!!! - da Vico Equense, percorrendo, la via R. Bosco e la S.P. 269. La S.P. 269, interrotta al traffico per caduta massi, pochi spiccioli stanziati ma il problema pare ben più grave che un semplice consolidamento di un piccolo tratto di roccia, quindi, per ora il nulla!!!! - Con gli autobus dell'EAV che, tuttavia non possono percorrere la S.P. 269 perchè interrotta al transito e che, comunque, operavano solo pochissime corse giornaliere In ogni caso, a proprio rischio e pericolo i residenti percorrono la detta strada per condurre i figli a scuola o per approvvigionarsi di beni di consumo, carburante per riscaldamento ed auto,, fare la spesa alimentare, ecc. - da C/mmare di Stabia con la Funivia, gestita da EAV/Circumvesuviana, ferma da un anno per lavori di messa in sicurezza e per scarsa redditività: solo due/tre anni orsono furono spesi milioni di euro per lavori alle funi obsolete. Oggi sono stati soldi stanziati per la messa in sicurezza. ma mancano per la sua gestione. Se nessuno vorrà farsi carico della gestione, entro 40 giorni da oggi, i soldi stanziati per i lavori saranno impiegati per la sua demolizione. Annunci roboanti ma la demolizione annunciata è molto vicina dal momento che EAV, Regione Campania e Comuni di Vico Equense e Castellammare di Stabia hanno declinato nettamente l'invito a farsene carico. Qualche inutile società partecipata in meno potrebbe far stornare danaro a vantaggio di una comunità dimenticata, di una infrastruttura che garantisce comunque un servizio pubblico (oggi interrotto), un flusso turistico! Come ho anticipato a qualcuno che certamente mi legge, per arrivare a Faito bisogna imparare a volare!! Purtroppo questa battuta è solo la stigmatizzazione di una incapacità politica, della assoluta mancanza di volontà di fare! E questo è solo l'ultimo, cronologicamente, segnale negativo del disinteresse della politica, dello Stato!!! L'Acqua distribuita a singhiozzo o assente per giorni; nessun controllo del territorio; nessuna pulizia dei boschi o del sottobosco; nessuna cura della sentieristica; randagismo di cani ed equini dilagante; nessun accesso alla telefonia mobile. Di contra, tasse e tributi equiparati all'Isola di Capri e nessun reinvestimento su questa montagna, il più grande polmone verde della Provincia di Napoli. La nostra Montagna sul mare!!!! Un territorio bellissimo, potenzialmente volano di economia sana, eco-compatibile, stuprato dall'incapacità, dall'assenza di progettualità, dall'ignavia di chi dovrebbe fare solo ed esclusivamente il proprio dovere. Se si possiede qualcosa, la si custodisce, anche con un minimo impegno, ma non la si lascia perire miseramente .....a meno che non ci sia uno scopo ! 
Clementina Esposito



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