I
FIGLI DI GIANNA
“E’ SEMPRELA STESSA STORIA ”
“E’ SEMPRE
(prefazione
di Gaetano Amato)
Il
quaderno edizioni
€
10,00
Proprio
un po’ di giorni prima che sul web si scatenasse una virtuale battaglia contro
la trasmissione “Il boss delle cerimonie” in onda sull’Emittente Real Time, è
uscito alla chetichella un libro scritto dai figli di Gianna, Tonino e Carmine.
E’
un libro che si fa leggere con estremo interesse, dalla prima all’ultima riga.
I protagonisti sono i diciassettenni Marco e Giovanni, Maria, Peppe “Portobello”,
Carmine e Pamela.
La
location principale dell’intera opera è Via Bakù, confine del mondo,
deportazione, cemento e sogni, a nù passo d’a città. Una zona in cui vivere
equivale a… sopravvivere. Con una vecchia Vespa ad inseguire Rimini e… scippi
di finti rolex a grassi tedeschi al Porto di Napoli.
Marco
17 anni, Amico del cuore del coetaneo Giovanni; Maria, sogno erotico di Marco;
Peppe “Portobello”, ricettatore di ogni cosa rubata ma non spacciatore di
droga; Carmine Francese, miglior commerciante di tessuti a San Giuseppe, detto
‘o tedesco, fascista da sempre, amante di Benito Mussolini; Pamela, stupendo
trans.
Ed
ancora, Pineta Mare, Licola Litorale Domizio e Napoli, con le sue buche,
paragonabile ad una pista di golf.
Così
si snoda la vita del giovane dalla faccia bucherellata con in testa solo il
Calcio Napoli, Giovanni, di pari passo con quella di Marco, sempre in attesa di
un “Si!” da Maria; l’accumular di denaro da parte di Peppe, condensato di
colesterolo, trigliceridi, transaminasi e problemi cardiaci; il pensionamento
psico-fisico-economico di Carmine insieme a sua moglie Concetta; il fascino
senza discussione di Pamela, un metro e settanta, capelli biondi lunghissimi,
corpo flessuoso, morbido, delicato, soffice, focoso.
E’
un’altra Napoli, un’altra Provincia quella di cui parlano Tonino e Carmine,
molto differente da quella “ufficiale”, ma che pure esiste, ai margini di ogni
quartiere della terza città italiana.
E’
la vita di altre persone, che puoi incontrare nel traffico della Capitale del
Sud, su un tram che raggiunge il Porto di Napoli, su un pullmann che conduce a
Scampia.
E’
la vita di qualcuno che potrebbe essere tuo vicino di quartiere, anche se non
lo sai.
E’
la vita di qualcuno che potrebbe essere amico di un tuo congiunto, di un tuo parente,
di un tuo amico.
E’
la vita di una Napoli bordeline, underground, kicht, pacchiana, volgare, senza
futuro anche se con il presente.
E’
la Napoli di
Rosario Miraggio, Teresa Langella, Alessio.
E’
la Napoli di
Napoletani e Maghrebini, Marocchini e Cinesi, Tedeschi in canotta e cafoni di
provincia, pizze fritte e kebab.
E’
la Napoli di
Tonino e Carmine…
EMILIO
VITTOZZI
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