BREVI, FLASH, ANNUNCI.....

NON AVERE FRETTA, IL REBUS TI ASPETTA

29 dicembre 2013

A RISCHIO IL PIANO DI RIENTRO ? L' OTTIMISMO DEL GOVERNATORE CALDORO.


Il rischio c’è e preoccupa Palazzo Santa Lucia: dopo il richiamo del presidente Napolitano ad un maggiore rigore, dal decreto Milleproproge potrebbe scomparire il piano di rientro del disavanzo accertato in materia di trasporto pubblico locale in Campania. È il cosiddetto piano Voci, quello di fatto già in corso di attuazione perchè era già stato inserito nel decreto «Salva Roma», approvato dal governo a novembre ma non convertito (anzi, ritirato) in seguito alle polemiche sorte per la trasformazione del testo in un omnibus. «Sono ottimista, alla fine il piano resterà», dice a Il Mattino il presidente Caldoro, che in queste ore è in costante contatto con Roma. Il prezzo che la Campania potrebbe pagare se il piano, finanziato con un miliardo di euro, dovesse essere stralciato è enorme. La prima conseguenza, catastrofica, potrebbe essere il fallimento dell’Eav. «Non c’è ragione per toglierlo», è il giudizio di Caldoro. Del resto, è il ragionamento di Palazzo Santa Lucia, il decreto ha già prodotto effetti: i fondi sono stati assegnati, i primi pagamenti sono stati effettuati. Che si fa se il piano salta? A chi è già stato pagato si chiede la restituzione dei soldi? In Regione si manifesta ottimismo e i segnali che giungono dalla capitale lasciano ben pensare. Ma l’allarme resta alto. Così come Caldoro non nasconde l’amarezza. «Tutte le misure erano state studiate e concordate, il piano metteva e mette in campo un’azione virtuosa e legittima. Non è piacevole dover rilevare - osserva il presidente - che la questione si complica perchè qualcuno ha fatto l’assalto alla diligenza».
Il caso Milleproroghe irrompe mentre in Regione si va verso l’approvazione del bilancio. Ieri in commissione Bilancio è arrivato un nutrito pacchetto di emendamenti, dei più svariati. Il solito tentativo di trasformare il collegato alla finanziaria in un carrozzone. Un tentativo fallito quando l’ufficio legislativo ha obiettato che nel disegno di legge erano contenute norme non aventi natura finanziaria. A quel punto sono naturalmente decaduti tutti gli emendamenti agli articoli incriminati, il 10 e l’11, entrambi stralciati. Nel frattempo l’assessore Fulvio Martusciello, che ha la delega ai rapporti col Consiglio, ha chiesto a nome della giunta che venissero ritirati tutti gli altri emendamenti per assecondare la volontà dell’esecutivo di presentare un testo snello. La maggioranza ha aderito alla richiesta. La parola passa ora all’aula. Il consiglio regionale è convocato per lunedì mattina e il tutto potrebbe esaurirsi in quella giornata, con il voto finale nel pomeriggio e senza la richiesta della fiducia. «Approviamo il bilancio entro il 31 dicembre e si rispettano le prescrizioni della Corte dei Conti», dice Martusciello. L’assessore fa anche sapere che la giunta, forse già nella serata di lunedì, approverà un disegno di legge, una sorta di collegato bis (che sarà discusso in consiglio a gennaio) aperto alle proposte delle parti sociali e dei partiti.
L’opposizione, come aveva anticipato, ha abbandonato i lavori della commissione. «Tutti i dubbi nel merito da noi sollevati sono confermati dalla relazione dei Revisori dei conti che, tra l’altro, a proposito della verifica della coerenza esterna, rileva che ”per l’anno 2013, a questo collegio, non è stato trasmesso alcun dato riguardante il Patto di stabilità”», dicono i capigruppo del Pd, del Pse e del Centro democratico, Raffaele Topo, Gennaro Oliviero, Anita Sala e i democratici Antonio Marciano e Nicola Caputo. Ma la maggioranza difende il bilancio. «Per la prima volta - dice il presidente della commissione Massimo Grimaldi - si approva una finanziaria di soli undici articoli, pulita e lineare, di grande trasparenza». Per Gennaro Nocera, capogruppo di Forza Italia, «la maggioranza riesce ad evitare l’esercizio provvisorio mentre il centrosinistra, abituato al solito ”Salva Roma”, si meraviglia ritenendo l’approvazione del bilancio entro l’anno un fatto irrituale». Di bilancio «trasparente, rigoroso, lineare» parla il capogruppo di «Caldoro presidente» Giuseppe Maisto. 


p.mai.

Nessun commento:

Posta un commento

I COMMENTI IN QUESTO BLOG NON SONO MODERATI, TUTTI POSSONO SCRIVERE. UNICO PROBLEMA, SE NON VOLETE PASSARE PER ANONIMI, LASCIATE NOME E COGNOME.