La riunione aveva lo scopo di sgombrare le mille e più illazioni circa la volontà da parte della Regione Campania, di ostacolare in qualche modo il PIANO DI RIENTRO preparato dal Commissario ad acta nominato ai sensi dell’art.16 della Legge Finanziaria.
Quindi per capirci, la Regione Campania non doveva approvare il Piano, in quanto detto Piano è al vaglio di una commissione tecnica formata da Ministero dei Trasporti, Ministero Economia e Finanza, Regione Campania e Commissario ad acta. Ma formalizzare in modo esplicito che nessuna azione ostativa era in corso da parte sua, rendendosi da subito pronta alla sua ratifica.
In tale riunione, il Presidente Caldoro e la sua Giunta queste cose le hanno dette, rendendosi disponibili a redigere un verbale congiunto con le OO.SS. da inviare a Roma.
Il verbale rappresentava la risoluzione dei problemi? Certamente NO, ma sarebbe stato un bel passo in avanti di chiarezza fatto dalla Regione Campania.
Adesso cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro dell’EAV? Che finalmente la politica dia un accelerata ai tempi di attuazione tra le buone intenzioni espresse e le azioni concrete da realizzarsi. In mancanza, le dinamiche che si svilupperanno a breve, treni e infrastrutture che non garantiranno servizio e sicurezza ai cittadini, creditori che bussano alla porta, stipendi non garantiti ai lavoratori, porterebbero ad una sola conclusione, fallimento dell’azienda e di tutta la classe politica.
Bernardo Gui
A me sembra la scoperta dell'acqua calda!!! Il vero interrogativo è perchè nn si è firmato il documento e chi si è opposto!!! Qui si gioca a dadi con la vita ed il futuro di 3000 famiglie!!!
RispondiEliminaRoberto M.