BREVI, FLASH, ANNUNCI.....

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7 settembre 2013

"VECCHI TRENI ......E BINARI MORTI". IL POSTINO DI BASKERVILLE...






17 commenti:

  1. Ferrovie, l’agenzia U.E: “Troppa sicurezza non conviene”. I morti? In un algoritmo

    di Ilaria Lonigro |
    14 dicembre 2013



    I morti e i feriti gravi delle ferrovie d’Europa: amputati, ustionati, travolti, schiacciati. per l’Agenzia ferroviaria europea,devono essere pesati.
    Una sigla di un algoritmo, una formula matematica da mettere in conto quando si fa il bilancio societario. Una voce di spesa che solo nel 2011 è costata tanto, “troppo”, alle compagnie ferroviarie: più di 2,5 miliardi di euro. E che va tagliata. A qualsiasi costo? No: le spese per aumentare la sicurezza devono portare un uguale risparmio tra i risarcimenti per morti e feriti. Altrimenti più sicurezza non è conveniente, o, per dirla con le parole dell’Agenzia europea, non è una “performance di sicurezza sostenibile”.

    A dirlo, in particolare, è uno studio della European Railway Agency, l’Agenzia ferroviaria dell’Ue che dal 2005 sviluppa modelli e fa raccomandazioni, in tema di sicurezza ferroviaria, alla Commissione europea, che le elabora in direttive per gli Stati membri. E’ un organismo dell’Unione Europea e – spiega il sito ufficiale – ha l’obiettivo di realizzare un’area ferroviaria europea competitiva e “assicuri i livelli di sicurezza richiesti”.

    Lo studio è firmato da Angelo Pira e Roberto Piazza, coordinatori del progetto di Era, e Torben Hollvad, consulente, e intitolato “Una prestazione di sicurezza sostenibile per le ferrovie”. Si legge: “Sia un ‘eccesso di sicurezza’ (biglietti e costi di accesso più alti) che una ‘carenza di sicurezza’ potrebbero spingere i clienti a cambiare modo di trasporto”. Il ragionamento è chiaro: troppe spese per la sicurezza ferroviaria fanno aumentare il prezzo del biglietto, cioè troppa sicurezza non è sostenibile perché le ferrovie perderebbero clienti. Dall'altro lato, spendere troppo poco in sicurezza può provocare un numero di incidenti tale da scoraggiare i clienti a scegliere il treno. Il livello di sicurezza sostenibile, in un modo o nell'altro, non deve far scappare i clienti.

    Nel paragrafo “Prestazione di sicurezza sostenibile,l’Agenzia ferroviaria europea arriva dritta al punto e svela la soluzione: la prestazione di sicurezza sostenibile è “la prestazione raggiunta quando la riduzione dell’impatto economico degli incidenti’ è uguale al costo delle misure da implementare per ottenere tale riduzione”. In altre parole, ogni investimento fatto per migliorare la sicurezza, deve far risparmiare la stessa cifra negli incidenti ferroviari.

    Facendo un esempio, secondo l’Agenzia ferroviaria europea non è sostenibile spendere 100 euro per delle misure di sicurezza che fanno risparmiare solo 50 euro in morti, feriti e danni. Il modello della “prestazione di sicurezza sostenibile” è stato presentato in convegni in Italia e oltreoceano. Il 6 ottobre 2008 Pira, uno degli autori, l’ha portato alla conferenza internazionale sulla sicurezza ferroviaria di Denver, in Colorado, mentre il 20 marzo 2009 lo ha illustrato anche all'università di Roma, al convegno nazionale sulla sicurezza e l’esercizio ferroviario. Tre mesi dopo – il 29 giugno – un treno merci deragliò nella stazione di Viareggio e da un carro cisterna fuoriuscì g.p.l: morirono 32 persone, altre decine rimasero gravemente ferite.

    (Continua)

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  2. “Tutta l’impostazione della normativa europea sulla liberalizzazione fa a pugni con il concetto di natura costituzionale previsto dal nostro ordinamento, che tutela la salute delle persone e la vita umana quale bene primario con particolare riguardo ai principi contenuti nell'articolo 2087 del Codice civile, che impone l’adozione di tutte le misure ‘tecnicamente possibili’” dichiara al fatto quotidiano.it Dante De Angelis, uno dei 12 ferrovieri rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ammessi come parte civile nel processo per il disastro della Versilia.
    “Mentre i nuovi principi europei che si stanno affacciando – continua il macchinista – prevedono ‘soglie di accettabilità del rischio’ anche riguardo ad eventi catastrofici e ad infortuni mortali. Si effettua un cinico calcolo costi-benefici dove le spese per la prevenzione degli incidenti vengono messe a confronto con quelle del risarcimento dei morti.
    Ad esempio proprio sulla base di questi calcoli l’Agenzia europea ha scelto di non rendere obbligatorio il rilevatore di svio sui treni merci, un dispositivo che non elimina i deragliamenti ma ne limita gli effetti fino ad annullarli. A Viareggio quell'oggetto, dal costo di 500 euro, avrebbe fatto la differenza”.

    La sicurezza nelle ferrovie europee è un problema serio, anche per quanto riguarda i soldi: oltre ai “costi sociali” (risarcimenti per morti e feriti seri), che in Europa costituiscono più del 73 per cento dei costi medi degli incidenti ferroviari, bisogna considerare anche i danni all'ambiente (28 gli incidenti che nel 2011 hanno coinvolto materiale pericoloso nei Paesi membri), quelli alle infrastrutture e i costi dei ritardi. In Europa peraltro una volta ogni due giorni deraglia un treno o c’è una collisione. Tutte cifre tratte dal “Rapporto intermedio sullo sviluppo della sicurezza ferroviaria nell'Unione europea” pubblicato nel maggio 2013 dalla stessa Era. Nel rapporto si legge: “Comunque, è diventato difficile sostenere la tendenza a ridurre i decessi sulle ferrovie”. I morti e i feriti costano tanto. Ma, a volte, sono più sostenibili.

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  3. “Tutta l’impostazione della normativa europea sulla liberalizzazione fa a pugni con il concetto di natura costituzionale previsto dal nostro ordinamento, che tutela la salute delle persone e la vita umana quale bene primario con particolare riguardo ai principi contenuti nell'articolo 2087 del Codice civile, che impone l’adozione di tutte le misure ‘tecnicamente possibili’” dichiara al fatto quotidiano. it Dante De Angelis, uno dei 12 ferrovieri rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ammessi come parte civile nel processo per il disastro della Versilia.
    “Mentre i nuovi principi europei che si stanno affacciando – continua il macchinista – prevedono soglie di accettabilità del rischio anche riguardo ad eventi catastrofici e ad infortuni mortali. Si effettua un cinico calcolo costi-benefici dove le spese per la prevenzione degli incidenti vengono messe a confronto con quelle del risarcimento dei morti. Ad esempio proprio sulla base di questi calcoli l’Agenzia europea ha scelto di non rendere obbligatorio il rilevatore di svio sui treni merci, un dispositivo che non elimina i deragliamenti ma ne limita gli effetti fino ad annullarli. A Viareggio quell'oggetto, dal costo di 500 euro, avrebbe fatto la differenza”.
    La sicurezza nelle ferrovie europee è un problema serio, anche per quanto riguarda i soldi: oltre ai “costi sociali” (risarcimenti per morti e feriti seri), che in Europa costituiscono più del 73 per cento dei costi medi degli incidenti ferroviari, bisogna considerare anche i danni all'ambiente(28 gli incidenti che nel 2011 hanno coinvolto materiale pericoloso nei Paesi membri), quelli alle infrastrutture e i costi dei ritardi. In Europa peraltro una volta ogni due giorni deraglia un treno o c’è una collisione. Tutte cifre tratte dal “Rapporto intermedio sullo sviluppo della sicurezza ferroviaria nell'Unione europea” pubblicato nel maggio 2013 dalla stessa Era. Nel rapporto si legge: “Comunque, è diventato difficile sostenere la tendenza a ridurre i decessi sulle ferrovie”. I morti e i feriti costano tanto. Ma, a volte, sono più sostenibili.

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  4. VIAREGGIO……LA STRAGE

    (Di Franca Selvatici...)
    (Da Repubblica)


    “Uno schiaffo”!Così Daniela Rombi,madre di una delle 32 vittime della strage,definisce la decisione della Presidenza del Consiglio di non costituirsi parte civile nel processo,in cambio del sostanzioso risarcimento offerto dalle Assicurazioni delle Ferrovie dello Stato e della MULTINAZIONALE GATX,proprietaria della cisterna che trasportava g.p.l. e che si spezzò poco oltre la stazione di Viareggio causando una tragica sequenza di incendi e di esplosioni…
    Lo STATO se ne frega dei 32 morti e se ne frega di avere la verità,ha accusato Daniela Rombi.
    La Presidenza del Consiglio ha voluto precisare che lo Stato continua ad essere presente,dal momento che le esigenze di accertamento processuale sono garantiti dal lavoro dell’ufficio del Pubblico Ministero della Repubblica.
    Vero,tanto più che la procura di Lucca ha svolto un lavoro di indagine immenso.Tuttavia il ritiro della Presidenza del Consiglio ha reso amaro il primo giorno di udienza e ha suscitato sconcerto anche fra gli amministratori locali…
    Il Comune di Viareggio,la Provincia di Lucca,e la Regione Toscana sono rimasti accanto ai familiari,nonostante le proposte di risarcimento che sono loro pervenute.Il Sindaco di Viareggio ha scritto al P.d.Consiglio E.Letta per esprimere il suo dissenso:”Lo Stato non deve essere vissuto dai parenti delle vittime come un nemico che si accontenta di sostanziosi risarcimenti…Lo Stato deve essere accanto a loro.Si parla di 32 vittime,di bambini morti in quel terribile incendio,di una città devastata.Si parla di GIUSTIZIA!”

    Il processo,nel quale sono imputate di disastro ferroviario,lesioni e omicidi colposi 32 persone,fra cui l’Amministratore delegato delle ferrovie Mauro Moretti,e nel quale 9 società,fra cui Ferrovie,sono accusate di aver anteposto le ragioni del profitto a quelle della Sicurezza,sarà lungo e laborioso.Non è sembrata un buon segno l’ordinanza del tribunale che ha vietato le riprese audiovisive,contro il parere della Procura e degli stessi difensori degli imputati.Sarà difficile assicurare una copertura completa del PROCESSO,che potrebbe durare ben più di un anno.I testimoni indicati nelle liste sono oltre 500.Un legale di parte civile ha chiesto di ascoltare il Presidente della Repubblica.Vuole chiedergli perché nominò cavaliere del lavoro Mauro Moretti dopo LA STRAGE….La Procura vuole sentire,fra gli altri,Luca di Montezemolo e Diego Della Valle in tema di CONCORRENZA IN FERROVIA……

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  5. Firenze, travolto dal treno a S.M.Novella
    (da Repubblica-Firenze,di GERARDO ADINOLFI, LUCA SERRANO' e FRANCA SELVATICI)
    Un operaio investito dalla motrice.
    L'incidente durante il tragitto dal deposito al binario 2 della stazione. L'uomo era alla guida del locomotore. E' sceso per azionare il sistema di via libera ma è stato colpito dalla carrozza che è poi deragliata per venti metri. Trenitalia: "Sistema di sicurezza inspiegabilmente non in funzione". La procura indaga per omicidio colposo. Sciopero dei sindacati: "Manca il personale"


    E' stato travolto dalla carrozza motrice durante le operazioni di spostamento di un treno dal deposito al binario 2 della stazione di Santa Maria Novella, a Firenze. Fabrizio Fabbri, 34 anni, originario di Vicchio, è morto poco prima della mezzanotte in un incidente sul lavoro avvenuto nella stazione fiorentina. L'uomo lascia la moglie e un figlio piccolo.

    Secondo la ricostruzione della polizia ferroviaria –gli accertamenti sono andati avanti per tutta la notte-l'uomo era alla guida del treno da solo.
    Durante il tragitto si è fermato per azionare il sistema che regola il via libera dei treni quando per motivi ancora da chiarire il mezzo si è mosso e lo ha travolto per poi deragliare. Vista la presenza del segnale rosso, il treno sarebbe stato automaticamente deviato su un binario morto,percorrendo ancora una ventina di metri prima di uscire dallo stesso binario...Gli accertamenti,condotti dal P.M. Filippo Focardi, si concentrano in queste ore per chiarire se la tragedia sia stata provocata da un malfunzionamento dei sistemi di sicurezza o dal mancato innesco del freno.
    "Inspiegabilmente spiega Trenitalia in una nota-risulta che il Sistema di sicurezza,che avrebbe arrestato il movimento del treno -Scmt-( Sistema Controllo Marcia Treno),non risultava inserito durante l'operazione di trasferimento del convoglio".
    Il locomotore è stato sequestrato. Il P.M. ha disposto l'acquisizione dei report e delle centraline sugli scambi, dei report di bordo e sulla manutenzione. Al momento non ci sono indagati e non è stata ancora disposta l'autopsia.Iniziate le verifiche anche per capire se questo tipo di manovra potesse essere effettuata senza l'ausilio di un altro operaio…

    (Un Agente che,quindi,operava da solo?E di notte?Con quale Sicurezza?Cosa dice L'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie????)

    CONTINUA

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  6. (Dalla Grande Bellezza.....di Paolo Sorrentino)
    IL FUNERALE

    --Molti pensano che un funerale sia un evento casuale privo di regole.Non è così!Il funerale è un appuntamento mondano per excellence.....A un funerale non bisogna mai dimenticarlo:si va in scena....Con pazienza si attende che i parenti si liberino dalla calca,e una volta accertatesi che tutta la platea si sia seduta,solo a quel punto si possono fare le condoglianze.In questa maniera tutti ti possono vedere.Si prendono le mani del sofferente,si appoggiano le proprie sulle sue braccia,si sussurra qualcosa all'orecchio...Una frase sicura, detta con autorevolezza:Quando ci sarà il vuoto,sappi che puoi sempre contare su di me...--

    Il pubblico si chiederà:"ma che sta dicende Jep Gambardella"?

    --E' permesso raccogliersi in un angolo da soli,come a meditare sul proprio dolore.A questo punto, però è richiesta un ulteriore abilità...Il luogo stesso deve essere allo stesso tempo:isolato ma ben visibile al pubblico... Inoltre,una buona recita è tale:quando è scevra da qualsiasi ridondanza...Dunque è regola fondamentale,ad un funerale non bisogna mai piangere, perchè non bisogna rubare la scena al dolore dei parenti.Questo non è consentito,perché IMMORALE!!--

    ----------------------------------

    LA RECITA

    1)L'azienda di trasporti ha espresso cordoglio per i familiari dell'uomo e ha avviato un'indagine per capire l'esatta dinamica dell'incidente.

    2)"Questa notte a Firenze è morto un ferroviere di 34 anni. Un incidente sul lavoro - ha scritto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi su Facebook - E' deragliata una carrozza ad un treno che stavano assemblando in stazione. Davanti ad una tragedia come questa il mio impegno per un servizio ferroviario sicuro ed efficiente, per chi con i treni ci lavora e per chi ci viaggia, non può che crescere. Le mie più sincere condoglianze e un abbraccio alla moglie e al piccolo figlio di Fabrizio".

    3)"La sicurezza dei lavoratori, come dei viaggiatori - ha detto il sottosegretario ai trasporti Erasmo D'Angelis - per noi non è solo una priorità ma è una variabile indipendente e così deve essere per tutti i soggetti impegnati nell'esercizio ferroviario. E' stata già avviata un'indagine da parte del ministero, che si aggiunge a quella aperta da Trenitalia, per chiarire la dinamica" dell'incidente avvenuto ieri sera alla stazione fiorentina di Santa Maria Novella e costato la vita a un ferroviere.
    "Ho chiesto a R.F.I. e Trenitalia - ha aggiunto D'Angelis - di continuare a lavorare con la massima attenzione, vigilanza e rigore nel rispetto delle norme e delle procedure di sicurezza. Anche se i dati degli ultimi tre anni, grazie anche al lavoro svolto dai sindacati, indicano una diminuzione degli incidenti ferroviari occorre mantenere sempre alti i livelli di attenzione".

    4)Due ore di sciopero,per i ferrovieri toscani dopo l'incidente in cui ha perso la vita un giovane manovratore di Trenitalia la notte scorsa a Firenze: lo hanno proclamato Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti-Uil, Ugl, Fast e Orsa. I sindacati chiedono "l'apertura immediata di tavoli di confronto volti ad analizzare le cause e cercare di trovare soluzioni o azioni positive per riportare la sicurezza sul lavoro a livelli di garanzia ottimali per gli agenti di tutti i settori ferroviari".
    "Ancora una volta e in questa triste circostanza - si legge in una nota congiunta - vogliamo mettere in evidenza e segnalare a tutti, società, istituzioni, organi preposti e cittadinanza lo stato di difficoltà, dovuto principalmente alla mancanza di personale in cui versano gli impianti ferroviari toscani, e per la quale sono già in corso da tempo delle vertenze sindacali".

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  7. (Dalla Grande Bellezza.....di Paolo Sorrentino)
    IL FUNERALE
    --Molti pensano che un funerale sia un evento casuale privo di regole. Non è così!Il funerale è un appuntamento mondano per excellence.....A un funerale non bisogna mai dimenticarlo:si va in scena....Con pazienza si attende che i parenti si liberino dalla calca,e una volta accertatesi che tutta la platea si sia seduta,solo a quel punto si possono fare le condoglianze. In questa maniera tutti ti possono vedere. Si prendono le mani del sofferente,si appoggiano le proprie sulle sue braccia,si sussurra qualcosa all'orecchio...Una frase sicura,detta con autorevolezza:Quando ci sarà il vuoto,sappi che puoi sempre contare su di me...--

    Il pubblico si chiederà:"ma che sta dicende Jep Gambardella"?

    --E' permesso raccogliersi in un angolo da soli,come a meditare sul proprio dolore.A questo punto, però è richiesta un ulteriore abilità...Il luogo stesso deve essere allo stesso tempo:isolato ma ben visibile al pubblico... Inoltre,una buona recita è tale:quando è scevra da qualsiasi ridondanza... Dunque è regola fondamentale,ad un funerale non bisogna mai piangere, perchè non bisogna rubare la scena al dolore dei parenti. Questo non è consentito,perché IMMORALE!!--

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    LA RECITA
    1)L'azienda di trasporti ha espresso cordoglio per i familiari dell'uomo e ha avviato un'indagine per capire l'esatta dinamica dell'incidente.
    2)"Questa notte a Firenze è morto un ferroviere di 34 anni. Un incidente sul lavoro - ha scritto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi su Facebook - E' deragliata una carrozza ad un treno che stavano assemblando in stazione. Davanti ad una tragedia come questa il mio impegno per un servizio ferroviario sicuro ed efficiente, per chi con i treni ci lavora e per chi ci viaggia, non può che crescere. Le mie più sincere condoglianze e un abbraccio alla moglie e al piccolo figlio di Fabrizio".
    3)"La sicurezza dei lavoratori, come dei viaggiatori - ha detto il sottosegretario ai trasporti Erasmo D'Angelis - per noi non è solo una priorità ma è una variabile indipendente e così deve essere per tutti i soggetti impegnati nell'esercizio ferroviario. E' stata già avviata un'indagine da parte del ministero, che si aggiunge a quella aperta da Trenitalia, per chiarire la dinamica" dell'incidente avvenuto ieri sera alla stazione fiorentina di Santa Maria Novella e costato la vita a un ferroviere.
    "Ho chiesto a R.F.I. e Trenitalia - ha aggiunto D'Angelis - di continuare a lavorare con la massima attenzione, vigilanza e rigore nel rispetto delle norme e delle procedure di sicurezza. Anche se i dati degli ultimi tre anni, grazie anche al lavoro svolto dai sindacati, indicano una diminuzione degli incidenti ferroviari occorre mantenere sempre alti i livelli di attenzione".
    4)Due ore di sciopero, oggi, per i ferrovieri toscani dopo l'incidente in cui ha perso la vita un giovane manovratore di Trenitalia la notte scorsa a Firenze: lo hanno proclamato Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti-Uil, Ugl, Fast e Orsa. I sindacati chiedono "l'apertura immediata di tavoli di confronto volti ad analizzare le cause e cercare di trovare soluzioni o azioni positive per riportare la sicurezza sul lavoro a livelli di garanzia ottimali per gli agenti di tutti i settori ferroviari".
    "Ancora una volta e in questa triste circostanza - si legge in una nota congiunta - vogliamo mettere in evidenza e segnalare a tutti, società, istituzioni, organi preposti e cittadinanza lo stato di difficoltà, dovuto principalmente alla mancanza di personale in cui versano gli impianti ferroviari toscani, e per la quale sono già in corso da tempo delle vertenze sindacali".


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  8. Il Fatto Quotidiano:Giustizia e impunità...
    Strage di Viareggio...

    Strage di Viareggio, peggiora la posizione di Moretti.
    P.M.: “A.D di fatto di ogni società F.S.”
    La Procura di Lucca durante l'ultima udienza del processo ha modificato i capi di imputazione per l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. "Aveva poteri apicali di indirizzo che, di fatto, esercitava con atti di concreta ingerenza nella gestione”. I familiari delle vittime: "E' una bella notizia"


    Si aggrava la posizione processuale di Mauro Moretti,A.D. di Ferrovie dello Stato imputato per la strage ferroviaria di Viareggio. Secondo i Pubblici Ministeri della Procura di Lucca, Moretti, in qualità di amministratore delegato di F.S, aveva “poteri apicali di indirizzo” che, di fatto, esercitava con “atti di concreta ingerenza nella gestione” delle altre società del gruppo, come R.F.I. e Trenitalia.
    Insomma, Moretti avrebbe avuto più potere decisionale nelle scelte della holding di quello che finora gli è stato attribuito. E’ questa la modifica della procura, apportata nell'udienza per la strage del 29 giugno 2009 nella quale persero la vita 32 persone. E proprio alcune di quelle scelte potrebbero – accerterà il processo – aver contribuito a far scoppiare il finimondo tra le strade di Viareggio.

    “E’ una contestazione importante – spiega un avvocato di parte civile, Gabriele Dalle Luche -. Noi avevamo sempre sostenuto che, al di là dei ruoli ufficiali, lui fosse l’A.D di fatto anche delle altre società del gruppo coinvolte nel processo. I reati contestai rimangono gli stessi, ma questa nuova imputazione sottolinea come il ruolo di Moretti sia considerato centrale”.
    “E’ una bella notizia – commenta Daniela Rombi, dell’associazione dei familiari delle vittime il “Mondo che vorrei” -. Abbiamo sempre sostenuto che il potere di Moretti si estende anche alle altre società del gruppo”.

    Per uno dei difensori di Moretti, l’avvocato Armando D’Apote, invece, la mossa di oggi “è un segno di debolezza della procura, che si arrabatta a cercare un’imputazione che possa reggere”.

    Gli imputati sono 33. Oltre a Moretti, ci sono i vertici e i funzionari delle società del gruppo F.S. e della Gatx, che era la proprietaria del convoglio deragliato. A processo anche responsabili e dipendenti dell’officina tedesca Jungenthal e della ditta italiana Cima: la prima revisionò e la seconda montò l’asse che, spezzandosi, al passaggio dalla stazione di Viareggio fece deragliare il convoglio carico di G.P.L.: il gas uscì ed esplose, radendo al suolo via Ponchielli. La prossima udienza si terrà il 26 febbraio, e potrebbe rappresentare una svolta nell'iter processuale: inizieranno, infatti, ad essere presentate le prove a carico degli imputati.

    22 Gennaio 2014

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  9. IL CASO

    Difenderne uno per la sicurezza di tutti.....

    Oggi, 5 febbraio dalle 9,30 presso la Corte d’Appello di Roma, in via Varisco presso Piazzale Clodio, si svolge l’udienza di appello per revocare l’assurdo licenziamento disposto da Trenitalia il 21 gennaio 2011 del capotreno Sandro Giuliani di Roma Tiburtina.
    Sono passati ben tre anni,a quel tempo l’articolo 18 non era stato ancora manomesso.
    Il 21 maggio 2012 in primo grado il giudice del lavoro ha negato il reintegro.
    La sentenza di primo grado non ha tenuto conto delle motivazioni che avevano spinto il nostro collega a rispettare scrupolosamente le normative che riguardavano il posto del capotreno in cabina nel caso vi sia un solo macchinista alla guida,di fatto non riconoscendo il principio della gerarchia delle fonti,essendo le normative emanate dall'Agenzia della sicurezza, le leggi e i regolamenti ferroviari superiori alle disposizioni emanate delle singole imprese ferroviarie.
    Inoltre,come sostiene il professor Alleva,che ha assunto la difesa di Sandro Giuliani,non avendo prodotto alcun danno grave o disobbedito ad alcun ordine superiore, né scritto né verbale, vi è una assoluta sproporzione tra la contestazione addebitata al lavoratore e la sanzione comminata,anche in contrasto con il contratto collettivo delle attività ferroviarie.
    Si voleva evidentemente colpirne duro uno per intimorire tutti gli altri.Fin da subito si è raccolta contro questa ingiustizia una significativa iniziativa di solidarietà.
    A maggio 2011 in una assemblea di lavoratori, hanno espresso la propria indignazione e solidarietà tra gli altri due ex ministri, (Salvi e Ferrero); il presidente della F.I.O.M Cremaschi, il consigliere regionale Nobile, Roberto Giordano per la camera del lavoro di Roma e del Lazio, dirigenti sindacali U.S.B.,C.U.B, FAST,O.R.S.A. Delegati di cgil cisl,e uil
    Interrogazioni parlamentari e regionali nonché ordini del giorno sono stati prodotti, ma nessuna risposta è mai stata concessa dai firmatari del provvedimento.
    Abbiamo perciò formato un Comitato per il Reintegro che ha intrapreso continue iniziative e ha dato vita a una raccolta di fondi per aiutare economicamente Sandro dopo che, a un anno del licenziamento, è cessato il sussidio di disoccupazione. Circa 500 euro mensili, finora quasi dodicimila euro, raccolti tra oltre duecento lavoratori e cittadini, in tutta Italia, a Firenze e Bologna in particolare.
    Le spese legali, finora 5000 euro sono state sostenute dalla Cassa di Solidarietà che assiste i lavoratori che vengono colpiti da ingiusti provvedimenti disciplinari.
    Altri lavoratori, infatti, anche se con provvedimenti più lievi sono stati colpiti per la difesa di principi analoghi a quelli difesi da Sandro, da Dante De Angelis, da Riccardo Antonini, il cui appello ci sarà il 14 luglio. Uno su tutti: la sicurezza sul lavoro, per ferrovieri e viaggiatori.
    Per questo domani, tra gli altri saranno presenti a portare la loro solidarietà alcuni familiari delle vittime di Viareggio i quali in un loro comunicato scrivono: «SIAMO GRATI A QUESTE PERSONE,CHE METTONO A RISCHIO IL PROPRIO POSTO DI LAVORO PER RIVENDICARE QUELLA SICUREZZA CHE IMPEDISCA IMMANI TRAGEDIE COME QUELLA DI VIAREGGIO».

    in data:05/02/2014

    (Per informazioni, aderire e sottoscrivere: giuseppecarroccia24@gmail.com)

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  10. Reintegro del ferroviere Sandro, udienza rinviata....

    Ci è stato comunicato solo alle 11,30 di mattina che l’udienza di appello per il reintegro di Sandro Giuliani prevista per le 9,30 di ieri sarebbe stata rinviata al 2 luglio 2014 in quanto ai giudici non sono stati consegnati in tempo i fascicoli e quindi non avevano avuto il tempo per esaminarli. Il fatto si commenta da sé. Avrebbero potuto almeno informarci il giorno prima evitando, sopratutto a chi è venuto da fuori Roma per portare solidarietà, un inutile spreco di tempo e denaro. Sono inaccettabili per uno stato moderno e democratico tempi così lunghi per avere giustizia.
    Noi comunque continueremo, e ci conforta la presenza dei familiari delle vittime di Viareggio e della rete per la sicurezza, il nostro impegno per il reintegro di Sandro e per la sicurezza in ferrovia.
    Per aderire alle iniziative, sottoscrivere alla raccolta di fondi e avere informazioni: giuseppecarroccia24@gmail.com

    Comitato per il reintegro di Sandro Giuliani

    in data:06/02/2014

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  11. Incontro Cgil, familiari vittime di Viareggio contestano Moretti. Collettivi contro Lupi....
    Proteste e contestazioni al raduno organizzato a Rimini dal sindacato.

    Tensione alle giornate del lavoro della Cgil. Mauro Moretti, ex Amministratore Delgato delle Ferrovie dello Stato e presto nuovo Amministratore Delegato di Finmeccanica, e il ministro Maurizio Lupi sono stati accolti tra le contestazioni.
    Prima è stato il turno dell’associazione dei familiari vittime di Viareggio, poi degli attivisti del Laboratorio sociale Paz che se la sono presa con il titolare del dicastero ai trasporti. Prima di entrare nella sala per il dibattito Lupi ha cercato una mediazione con i manifestanti nel piazzale. Poi i nuovi attacchi, questa volta dai militanti dei centri sociali. Non appena il ministro ha pronunciato la parola ‘sicurezza’ un gruppo di ragazzi ha cominciato a scandire slogan sfoderando manifesti di rivendicazione sulla casa e sul salario.
    “Servite i potenti, rappresentate i potenti“, gridano immediatamente bloccati e trascinati fuori dalle forze dell’ordine. Breve parapiglia e poi in sala torna la calma. Fuori intanto resta lo striscione: “Una sola grande opera, casa, reddito dignità per tutti”.

    All'esterno ci sono state invece le contestazioni dei familiari delle vittime della strage di Viareggio, quello del 2009, che provocò 32 morti. “Moretti se ne deve andare. Deve essere dimesso da tutto per la sua responsabilità nell'incidente che lui derubricò a spiacentissimo episodio”, attacca il portavoce dell’associazione in presidio con altri familiari davanti al palazzo dell’Arengo dove si svolge la manifestazione. E’ nel mirino anche la Cgil.
    “E’ una vergogna che un sindacato che dice di stare da parte delle persone, riverisca corteggi e inviti chi è responsabile delle scelte dell’alta velocità a scapito della sicurezza dei treni“.

    Una delle madri delle vittime ha scandito al megafono: “la Cgil in cui io credevo tanto perché fa queste cose? Perché invita un rinviato a giudizio per accuse terribili?”. L’associazione dei familiari delle vittime, infine, ha letto tutti i 32 nomi delle persone scomparse nell'incidente del 29 giugno del 2009 a Viareggio. Solo qualche settimana fa, Moretti aveva deciso di non partecipare al decimo congresso nazionale della F.I.L.T. Cgil, la Federazione dei lavoratori dei trasporti a Firenze, proprio in seguito alle contestazioni dell’associazione dei familiari delle vittime. E tra le richieste c’era anche quella delle dimissioni da amministratore delegato di Finmeccanica.

    di Redazione Il Fatto Quotidiano | Rimini | 4 maggio 2014

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  12. SICUREZZA FERROVIARIA: MANUTENZIONE CARENTE, OCCORRE MIGLIORARLA....

    • Manutenzione: è la causa o concausa del 39% degli incidenti gravi tipicamente legati agli aspetti tecnologici del trasporto ferroviario come per esempio i deragliamenti.
    • Passaggi a livello: gli incidenti sono in calo, ma rimangono elevati il numero di morti e feriti (13 vittime nel 2012).
    • Investimenti di persone: questi incidenti sono sopra la media U.E e rappresentano circa il 75% degli incidenti gravi.
    • Ispezioni: l’A.N.S.F nel 2012 ha fatto 1.800 ispezioni (con un totale di 10.000 singoli controlli) rilevando non conformità nell’11% dei controlli sull'infrastruttura e nel 20% dei controlli sul materiale rotabile
    • Riordino normativo: è stata riorganizzata tutta la normativa relativa alla sicurezza ferroviaria,stratificata in oltre 100 anni di storia. Definiti i principi della sicurezza ferroviaria e ripartiti compiti e responsabilità fra gli operatori in conformità alle direttive comunitarie.
    Tra le maggiori criticità emerge la scarsa manutenzione, che è la causa del 39% degli incidenti gravi più strettamente legati agli aspetti tecnici del trasporto ferroviario come ad esempio i deragliamenti. Criticità legate anche ai passaggi a livello e agli investimenti di persone da materiale rotabile in movimento.
    E’ quanto emerge dall’“Andamento della sicurezza delle ferrovie nell’anno 2012”, documento elaborato dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie...
    Nel 2012 sono aumentate le collisioni di treni contro ostacoli (7 nel 2012 rispetto ai 6 del 2011)senza conseguenze per le persone, collegate principalmente alla problematica del dissesto idrogeologico. In crescita anche gli svii di treni con un ferito grave, collegati principalmente a problematiche manutentive dell’infrastruttura. Gli incidenti ai passaggi a livello, pur diminuendo in termini
    numerici (13 nel 2012 rispetto ai 18 del 2011), restano una delle aree di maggiore criticità per la gravità degli esiti: 13 morti e 9 feriti gravi rispetto ai 15 morti e 3 feriti gravi del 2011. In leggero aumento gli incidenti provocati da materiale rotabile in movimento: 81 nel 2012 rispetto ai 78 del 2011 con 56 morti e 29 feriti gravi, all'interno dei quali sono da annoverare gli incidenti ai passeggeri,
    compresi quelli in salita e discesa dai treni con 4 vittime..

    Nei cantieri sono stati registrati 3 feriti gravi (un morto nel 2011).
    “Sui binari – ha dichiarato Alberto Chiovelli, direttore dell’A.N.S.F. – perdono la vita persone estranee allo scenario ferroviario, attraversando un passaggio a livello chiuso o muovendosi indebitamente all'interno del sedime ferroviario. L’A.N.S.F. sta investendo energie in un’azione costante di sensibilizzazione verso la sicurezza ferroviaria, coinvolgendo anche altre istituzioni e amministrazioni. Un’altra criticità riscontrata a seguito dell’attività ispettiva e dell’analisi dell’incidentalità è la carenza manutentiva. L’Agenzia ha emanato numerose raccomandazioni verso gli operatori e, in alcuni casi, provvedimenti restrittivi per la circolazione.Appare indispensabile in questo contesto che gli operatori consolidino i controlli sui processi di manutenzione ed in particolare che il gestore dell’infrastruttura rafforzi la propria organizzazione per garantire un corretto presidio delle attività manutentive”.

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  13. (Continua)

    In diminuzione gli incidenti gravi classificati come “altri”, tra cui rientrano le collisioni e gli svii in manovra e dei mezzi d’opera e le fuoriuscite di merci pericolose…..In particolare nel 2012 non si sono verificati incidenti gravi causati dalla fuoriuscita di merci pericolose e si è confermato il trend positivo che vede una diminuzione del 77%, rispetto al 2009 degli incidenti e inconvenienti legati a tale problematica….

    Particolare attenzione va posta sugli incidenti più strettamente legati agli aspetti tecnici del trasporto ferroviario (ad esempio i deragliamenti) che, pur avendo presentato una percentuale minoritaria di vittime,sono anche gli incidenti da cui possono potenzialmente generarsi conseguenze disastrose. Limitando
    l’indagine a tale ultima tipologia di incidenti ed in particolare aggregando i dati relativi a difetti nell'esecuzione della manutenzione o comunque a procedure connesse a contesti manutentivi, risalta il dato che la manutenzione è causa o concausa di questi incidenti nel 39% dei casi.
    Questo dato preoccupante è purtroppo confermato anche dagli esiti dell’attività ispettiva: nel 2012 l’Agenzia ha effettuato oltre 1800 visite (fra audit di sistema, accertamenti mirati ad esempio a seguito di incidenti e ispezioni di routine) per un totale di quasi 10.000 singoli controlli.
    Sono state registrate non conformità relative all'infrastruttura in quasi l’11% dei casi, mentre i controlli sulle imprese ferroviarie hanno fatto rivelare il 20% dei casi di non conformità.
    Infine, per dare alla materia della sicurezza ferroviaria maggiore chiarezza e trasparenza, si è delineato in modo più netto gli ambiti di competenza dei singoli operatori.Si sono corretti alcuni principi precedentemente trattati in maniera diversa o addirittura non previsti…..
    Come ad esempio:
    − Cantieri ferroviari: è stata proibita la modalità di protezione mediante avvistamento del treno

    − Manovre spinte:il posizionamento del manovratore sul veicolo di testa è stato subordinato alla
    possibilità di azionamento del freno da tale posizione;
    − Mezzi d’opera: quelli non iscritti nell'apposito Registro nazionale possono essere usati solo in assenza di treni in circolazione ;
    − Sistemi di protezione: la circolazione dei treni in condizioni normali deve sempre avvenire in presenza di questi sistemi tecnologici:
    − Guasto dei sistemi di protezione: sono stati introdotti severi limiti di velocità e di circolazione
    − Esclusione dei sistemi di protezione: necessaria in alcune condizioni di degrado, deve sempre essere autorizzata dal regolatore della circolazione,
    − Passaggi a livello: sono state introdotte restrizioni per gli attraversamenti in caso di guasto.

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  14. Incidente ferroviario sulla Gela-Licata: treno investe e uccide 3 operai R.F.I....


    Tre operai sono stati travolti e uccisi da un treno regionale mentre lavoravano ai binari della ferrovia Gela-Licata vicino Butera (in provincia di Caltanissetta). Non è chiara la dinamica dei fatti. Sul posto ci sono i carabinieri di Gela. Gli operai, secondo il QuotidianodiGela.it stavano svolgendo dei lavori all’altezza di contrada Burgio-Carrubbo. Ancora da capire il motivo per cui gli addetti fossero sui binari. Si occupavano di manutenzione dei binari in un tratto della ferrovia che è poco utilizzata. Sul treno c’erano due passeggeri che non sono feriti. Il macchinista è stato identificato dai carabinieri che lo sentiranno. Le vittime dell’incidente sono V. R.,54 anni,di Agrigento,A. L P., 55 anni, di Porto Empedocle, L. G., 57 anni, di Aragona (Ag).


    La procura di Gela ha aperto un fascicolo d’inchiesta che ipotizza l’omicidio colposo plurimo. Indagato il macchinista della carrozza automotrice, un unico vagone, che dopo una curva ha investito i tre operai che stavano controllando lo scartamento delle rotaie del binario. La procura ha fatto sequestrare la scatola nera del treno che sarà portato a Caltanissetta. Sembra che non vi fossero segnali per indicare la presenza degli operai di R.F.I..

    Rete ferroviaria italiana ha aperto un’inchiesta per chiarire la dinamica dell’incidente, mentre Ferrovie dello Stato ha espresso ai familiari dei colleghi deceduti il più sentito cordoglio per il grave lutto. Cordoglio anche da parte del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi: “Alle famiglie dei tre operai voglio far arrivare le mie condoglianze e la mia partecipazione al loro indicibile dolore. Piangiamo ancora una volta per delle morti assurde. Non si può perdere la vita così, mentre si sta compiendo il proprio lavoro. Il senso di pietà e l’esigenza di giustizia chiedono che si chiarisca nel più breve tempo possibile che cosa è successo e quali siano le responsabilità di questo ennesimo incidente mortale sul lavoro. Ho chiesto alla dirigenza di Ferrovie dello Stato di farmi immediatamente una relazione sull'accaduto”.

    DIBATTITO

    I Tre commenti scelti dal postino.

    1)Lupi non si sa spiegare come mai in quella linea ferroviaria dotata dei più moderni sistemi di sicurezza con tecnologie risalenti al 1863, a binario unico e senza elettrificazione, possano accadere incidenti di questo tipo.(Mah?)
    Ferrovie e Ministro hanno espresso il loro cordoglio, le coscienze sono a posto(?), mentre in Sicilia i trasporti ferroviari, e la manutenzione, sono da quarto mondo.

    2)Sono un operaio R.F.I e posso dire che in ferrovia a differenza di altri lavori l'errore umano lo paghi con la vita...
    Nelle ferrovie esistono delle regole ben precise per i lavori sulla linea,i morti quasi sempre ci sono perché qualcuno non ha rispettato le regole ...Certi lavori si fanno in regime di interruzione linea,e in assenza di treni ...
    Bisogna assicurarsi della Protezione a cura delle Stazioni o del D.C.O....Ma quando si fanno in regime di circolazione ferroviaria gli operai si devono proteggere da soli.....
    La scorta(abilitata) deve vigilare sugli operai che lavorano sul ferro tenendoli lontani dalla sagoma virtuale del treno ed avvisandoli del transito imminente del treno;di norma se la linea non è interrotta,vengono esposti dei cartelli di segnalamento: rallentamento,(S)lavori in corso,soprattutto quando la visuale è scarsa....
    Chiaramente ora stanno correndo ai ripari e quasi sicuramente daranno la colpa ai morti che tanto non possono difendersi.

    3)Quante belle disamine tecniche!
    Su quei treni, borbonici e meno, la classe politica non sale mai.
    Non rischia mai nulla.
    Una volta,si sarebbe dimesso il ministro competente ( si fa per dire)ma nel Bel Paese dove operai e disoccupati si suicidano a frotte per un lavoro che non hanno, farsi ammazzare lavorando diventa persino un privilegio!

    Redazione del Fatto Quotidiano

    Morale

    La colpa è di chi muore perché, come dice la PUBBLICITA',la vittima non ama la vita!

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  15. Strage di Viareggio, Piagentini: “Moretti al Quirinale mentre il P.M. chiede pena di 16 anni. Messaggio chiaro dello Stato”....

    di di Ilaria Lonigro | 20 settembre 2016-IL FATTO QUOTIDIANO-

    La notte del 29 giugno 2009, l'uomo ha perso la moglie e due bambini. Solo lui e il figlio Leonardo si sono salvati.
    "La premiazione di oggi fa capire la linea che le istituzioni vogliono tenere, una linea perfettamente coerente fin dall’inizio: dal cavalierato, alla conferma al vertice dell'azienda, fino alla promozione a capo di Finmeccanica"...


    “Ho sentito dire che mentre qui i P.M. chiedevano per lui 16 anni di reclusione, Mauro Moretti era al Quirinale per ricevere un premio per Leonardo. No, non Leonardo mio figlio, Leonardo è il nuovo nome di Finmeccanica. Se fosse vero, non ho veramente più parole”.

    Marco Piagentini, 46 anni, ha il volto ancora segnato dalle ustioni del disastro ferroviario del 29 giugno costato la vita a 32 persone, tra cui sua moglie Stefania, 39 anni, e due figli, Lucae Lorenzo, 4 e 2 anni. Marco sopravvisse insieme al primogenito,Leonardo, oggi quindici anni. Il primo commento che l’uomo fa a caldo, dopo aver sentito le richieste di pene fatte dai pm per 29 dei 33 imputati (4 sono stati assolti), riguarda proprio questo macabro scherzo del destino. Questo premio oggi è una coincidenza? “No, è un messaggio da parte delle istituzioni , un messaggio che doveva arrivare a quest’aula. Fa capire la linea che lo Stato vuole tenere rispetto alla vicenda Viareggio, una linea perfettamente coerente fin dall’inizio: dal cavalierato dato a Moretti dall’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alle conferme del suo ruolo come a.d. di Ferrovie dello Stato, fino alla promozione a capo diFinmeccanica” afferma a ilfattoquotidiano.it Piagentini, che pure era stato ricevuto, esattamente un anno fa, dopo numerose richieste di incontro, dal Capo di Stato, insieme a Daniela Rombi, che nella strage perse la figlia Emanuela Menichetti, 21 anni, morta dopo 42 giorni di agonia.

    Nel Polo Fieristico di Lucca, un capannone enorme che accoglie, a ognuna delle cento udienze svolte finora per il processo Viareggio, un centinaio di avvocati, trentadue sedie sono sempre per levittime. I familiari non mancano mai di sistemare con cura i loro volti, stampati su delle t-shirt, sulle prime tre file della parte dell’aula destinata alle parti civili. Alle spalle dei figli, delle mogli, dei fratelli morti quella notte, siedono i familiari, riuniti nell’associazione Il Mondo che Vorrei. Con loro, anche i viareggini dell’Assemblea 29 giugno, guidata da Riccardo Antonini, il ferroviere, barba e capelli bianchi, licenziato da Rete Ferroviaria Italiana, a un anno dalla pensione, perché faceva da consulente a una famiglia coinvolta nella strage. Alla lettura della richiesta di pena per Moretti, c’è chi, tra i viareggini, si alza ed esce dall’aula. I pm non hanno ancora finito di chiedere le pene per tutti gli imputati, ma sembra quasi che, per qualcuno, l’attesa fosse soprattutto per lui. Nessuno a Viareggio gli ha ancora perdonato di aver definito, in un’audizione in Senato nel febbraio 2010, il disastro uno “spiacevole episodio”.

    Nessuna voce si alza al di sopra del brusio, nessuna mano rompe il silenzio per lanciare applausi da stadio: i parenti delle vittime di Viareggio, durante e dopo la lettura delle richieste di pena, non smettono mai di dimostrare compostezza e rispetto per il lavoro della giustizia. Quel rispetto che, continuano a ripetere, potrebbero perdere se i capi di incendio colposo e lesioni colpose plurime dovessero cadere prima della sentenza definitiva. “Se finisse tutto in prescrizione, visto che in Italia si parla tanto di soldi, mi chiedo per cosa abbiamo pagato il lavoro dei pm, delle indagini, dei giudici, mi chiedo perché abbiamo affittato per 100 udienze il Polo Fieristico di Lucca con i soldi dei contribuenti” si domanda Piagentini.

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  16. Strage di Viareggio, “Ovunque Proteggi”: il corto che racconta il dolore dei parenti. “Viviamo per conoscere i responsabili”....

    http://videofq.meride.tv/fq2/video/folder70/Ovunque_proteggi_download_fq2.mp4



    Marco corre in una delle pinete di Viareggio. Ha una tuta nera, aderente. Si ferma. La sua corsa si interrompe, come si è interrotta la sua vita il 29 giugno 2009. E’ stata schiantata da un treno che gli ha portato via la moglie, due figli, la pelle, la possibilità di stare al sole per troppo tempo. Era il treno della strage, quello che ha sfigurato Viareggio, la capitale della Versilia. In quel disastro morirono in 32. Martedì prossimo, 31 gennaio, il processo per quella strage, con i suoi 33 imputati celebri (come Mauro Moretti, ora ad di Finmeccanica) e anche meno celebri, arriverà finalmente alla sua sentenza dopo una corsa contro il tempo, quello della prescrizione che incombe. Ma oltre le toghe e i codici, oltre la cortina di faldoni e documenti, oltre le perizie e gli ingegneri, dietro a questo disastro ci sono soprattutto la sofferenza e le lacrime. Cioè il lato umano dei familiari delle vittime che è al centro di Ovunque Proteggi, un cortometraggio pluripremiato in tutto il mondo che ilfattoquotidiano.it pubblica oggi in esclusiva e per la prima volta integralmente.
    Dodici minuti in cui è condensata la battaglia pubblica e personale di Marco, appunto, cioè Marco Piagentini, e Daniela Rombi, che in quella tragedia ha perso la figlia. Ovunque Proteggi, prodotto dalla Caravanserraglio Film Factory, è diretto da Massimo Bondielli e scritto insieme a Luigi Martella. Ha vinto prima il World Short Film Festival di New York e poi il Festival di Cannes, nella sezione cortometraggi. Ovunque Proteggi è una delle canzoni più celebri di Vinicio Capossela. “Quello che lui ha scritto per una sua idea di canzone – spiega Martella – l’abbiamo trasporto su Viareggio e sulle tante Viareggio che potrebbero accadere e per le quali, ovunque, appunto, serve protezione”.

    Nel corto si sente tra le altre la voce di Daniela in uno dei suoi tanti discorsi accorati pronunciati in questi anni, ovunque ha potuto, pretendendo anche lo spazio laddove le veniva negato. “Noi non viviamo – dice nel corto – Noi sopravviviamo solo per sapere chi sono i responsabili della morte dei nostri parenti. Perché qualcuno ce li ha ammazzati, mentre erano a casa loro”. “La ferita alla mia città – disse un viareggino celebre, Mario Monicelli – ha mani e volti degli uomini”. Una strage, aggiunse, che “dimostra in maniera tragica lo sfascio, l’incuria e l’arroganza di chi governa”. Ma l’indignazione non ferma la speranza. “Viareggio – rifletteva lo stesso regista – avrà sicuramente la forza di ripartire. Ha un’anima sobria, ironica, molto concreta che l’aiuta a rimboccarsi le maniche nel momento della tragedia”. E il finale del corto prosegue su questo segno: Marco interrompe la corsa, sì, ma alla fine alza la testa, punta lo sguardo dritto e ricomincia a correre.

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    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/12/strage-di-viareggio-comincia-il-processo-per-il-treno-di-fuoco-a-giudizio-anche-moretti/773608/

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/29/strage-di-viareggio-in-10-punti-cio-che-ce-da-sapere-dallemergenza-al-processo-ai-vertici-di-ferrovie/2866798/

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  17. Strage di Viareggio, condannati tutti i manager di Ferrovie. Colpevole anche l’ex A.D. Moretti: 7 anni

    L’ex amministratore delegato Mauro Moretti, attuale A.D. di Leonardo-Finmeccanica, è stato condannato a 7 anni nel processo sulla strage di Viareggio. Sono stati condannati tutti i dirigenti di Ferrovie e delle altre partecipate che erano finiti imputati. Tra questi anche gli ex dirigenti di Rfi e Trenitalia Mauro Michele Elia (attualmente country manager al Tap per l’Italia) e Vincenzo Soprano. L’accusa aveva chiesto 16 anni per Moretti e 15 per Elia. I giudici hanno fatto cadere alcune imputazioni contestate ai manager delle partecipate statali perché “il fatto non sussiste”. Moretti, secondo quanto spiegano i suoi avvocati, è stato assolto come amministratore delegato di Ferrovie, ma i giudici hanno disposto la sua condanna come ex amministratore delegato di Rfi. Tra le società imputate assolti anche Ferrovie dello Stato e Fs Logistica, mentre vengono condannate Rfi e Trenitalia.

    In tutto gli imputati erano 33 più nove società. Per loro i pm Giuseppe Amodeo e Salvatore Giannino avevano chiesto pene dai 5 ai 16 anni per un ammontare di oltre 250 anni.

    Per tutti gli imputati per il disastro che il 29 giugno 2009 causò 32 morti, le accuse andavano, a vario titolo, da disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni colpose. Un breve applauso ha salutato, dopo qualche minuto dalla lettura, la sentenza, dove tutti i familiari hanno ascoltato le parole del giudice in religioso silenzio. “Non siamo in grado di fare un ragionamento complessivo – ha detto Marco Piagentini, presidente del “Mondo che vorrei”, associazione dei familiari – Sono molti imputati, il dirispositivo è stato molto lungo. Però possiamo dire che c’è una condanna e quindi un sistema della sicurezza che non funziona, come diciamo da 7 anni”.

    Moretti è attualmente alla guida di Leonardo-Finmeccanica, azienda statale attiva nei settori della difesa e della sicurezza. Il titolo in Borsa di Leonardo, dopo la lettura della sentenza, ha avuto un crollo verticale.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/31/il-disastro-di-viareggio-e-le-altre-stragi-di-nessuno-lo-stato-ci-ignora-le-tv-spariscono-combattiamo-noi-per-tutti/3349838/

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/31/viareggio-e-le-altre-stragi-condanne-non-cambiano-il-sistema-ce-protezione-a-livello-politico-servono-i-danni-punitivi/3352861/

    http://video.repubblica.it/edizione/firenze/viareggio-il-ferroviere-consulente-delle-vittime-licenziato-da-rfi-anche-io-aspetto-ancora-giustizia/266552/266923?ref=HREA-1

    http://www.corriere.it/cronache/16_febbraio_01/uomo-che-fugge-sole-sopravvissuto-strage-viareggio-ebf4673c-c867-11e5-9fb9-4bea8694431b.shtml

    http://video.repubblica.it/edizione/firenze/disastro-di-viareggio-la-video-ricostruzione-dei-fatti-dalla-strage-al-processo/266514/266885?ref=fbplfi

    http://video.repubblica.it/edizione/firenze/viareggio-il-ricordo-a-7-anni-dalla-strage-il-fischio-dei-treni/244890/244959?ref=vd-auto&cnt=1

    http://www.corriere.it/cronache/17_gennaio_31/strage-viareggio-attesa-sentenza-aula-anche-familiari-moby-prince-diretta-2984f540-e7b5-11e6-8168-2d40923ac04f.shtml

    http://circumvesuvianando.iobloggo.com/897/-treni-vecchi-ferri-vecchi-binari-morti-termine-di-corsa/&cid=336073#commenti_start

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