Al Presidente
della Giunta regionale
On
Stefano Caldoro
All’Assessore ai Trasporti
On.le
Sergio Vetrella
Loro Sedi
Oggetto: Interrogazione relativa
al piano di rientro dal disavanzo delle aziende esercenti il trasporto ferroviario.
(Question time-Art.129 Reg.Int.)
(Question time-Art.129 Reg.Int.)
I sottoscritti consiglieri
regionali, Antonio Amato
e Raffaele Topo,
Premesso che:
- il
commissario ad acta, nominato ai sensi dell’art.14,comma 22, del D.L.31/5/2912
n, 78, ha predisposto, ai sensi e per gli effetti dell’art 16 del decreto
legge 22/6/2012, il piano di rientro dal disavanzo accertato dell’ Azienda
EAV aziende esercenti il trasporto ferroviario e il correlato piano di
pagamenti da finanziare con le risorse di
cui al “fondo sviluppo e coesione”;
- il predetto piano, trasmesso nel mese di aprile
del 2012 all’organismo ministeriale competente ratione materiae, è stato
oggetto di molteplici approfondimenti nel corso di programmati incontri
della commissione, a tal fine, prevista dal citato decreto;
- l’approvazione
di detto piano è essenziale per
evitare il fallimento delle aziende del settore di cui trattasi;
- il redatto piano prevedeva, tra l’altro,
razionali e moderni adeguamenti organizzativi e aumenti della produttività,
che se realizzati, avrebbero
determinato, in particolare in materia di costo del lavoro, un risparmio
di circa 24 milioni di euro;
- le organizzazioni sindacali aziendali,
nell’esprimersi favorevolmente per l’approvazione del piano, hanno
fortemente sottolineato, in una realtà come la nostra duramente colpita
dai colpi della crisi economico-sociale, il tema del mantenimento dei
livelli occupazionali e la salvaguardia dei diritti dei lavoratori;
- il
50% del materiale rotabile giace nei depositi per mancanza di manutenzione
legata alla carenza dei pezzi di ricambio; uno stato di cose che sta, in
modo preoccupante, mettendo in discussione il diritto alla sicurezza, per
gli utenti e il personale delle predette aziende, e gravi ripercussioni
sulla mobilità dei cittadini della Campania;
- la mancata
approvazione del piano, unitamente alla scadenza dei termini oltre i quali
possono essere effettuati, da parte dei creditori, pignoramenti sta
creando una situazione finanziaria alquanto preoccupante;
- il MEF ha acconsentito, per le finalità di cui
alle citate fonti legislative, a un utilizzo di parte delle risorse dei
fondi fas, anche allo scopo di
concorrere al concreto farsi del contratto di servizio tra regione e
aziende del settore;
- il
commissario ad acta, al fine di consentire alla Regione Campania la
possibilità di poter utilizzare specifiche fonti di finanziamento previste
dal tessuto normativo,, ha predisposto le relative modifiche al piano;
- le
organizzazioni sindacali, le associazioni degli utenti, la realtà fattuale
e la nuda cronaca ci stanno,
quotidianamente, parlando, di un pericoloso impoverimento della qualità e
quantità dei servizi erogati; impoverimento che lede, altresì, la stessa
immagine della nostra regione in Italia e nel mondo.
Interrogano
Le SS.LL.per conoscere i motivi che impediscono, a oggi, l’approvazione del
piano da parte della commissione tecnica ministeriale e se sono state attivate,
dalla Presidenza della Giunta e dall’assessore al ramo, tutte le iniziative
finalizzate alla rapida approvazione del piano; approvazione essenziale, come
qui descritto, per impedire il fallimento delle aziende del settore e per
evitare, nella già turbolenta situazione campana, un più elevato grado di
conflittualità sociale.
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