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27 settembre 2013

DAL COLLEGA FRANCO VUOLO RICEVO E PUBBLICO

Al Presidente della Giunta regionale
 On Stefano Caldoro
 All’Assessore ai Trasporti
On.le Sergio Vetrella

Loro Sedi


Oggetto: Interrogazione relativa al piano di rientro dal disavanzo delle aziende esercenti il trasporto ferroviario.
(Question time-Art.129 Reg.Int.)
  
I sottoscritti consiglieri regionali, Antonio Amato e Raffaele Topo,

 Premesso che:

  • il commissario ad acta, nominato ai sensi dell’art.14,comma 22, del D.L.31/5/2912 n, 78, ha predisposto, ai sensi e per gli effetti dell’art 16 del decreto legge 22/6/2012, il piano di rientro dal disavanzo accertato dell’ Azienda EAV aziende esercenti il trasporto ferroviario e il correlato piano di pagamenti da finanziare con le risorse di cui al “fondo sviluppo e coesione”;

  • il predetto piano, trasmesso nel mese di aprile del 2012 all’organismo ministeriale competente ratione materiae, è stato oggetto di molteplici approfondimenti nel corso di programmati incontri della commissione, a tal fine, prevista dal citato decreto;

  •  l’approvazione di detto piano è essenziale  per evitare il fallimento delle aziende del settore di cui trattasi;

  • il redatto piano prevedeva, tra l’altro, razionali e moderni adeguamenti organizzativi e aumenti della produttività, che se realizzati,  avrebbero determinato, in particolare in materia di costo del lavoro, un risparmio di circa 24 milioni di euro;

  • le organizzazioni sindacali aziendali, nell’esprimersi favorevolmente per l’approvazione del piano, hanno fortemente sottolineato, in una realtà come la nostra duramente colpita dai colpi della crisi economico-sociale, il tema del mantenimento dei livelli occupazionali e la salvaguardia dei diritti dei lavoratori;
  
  • il 50% del materiale rotabile giace nei depositi per mancanza di manutenzione legata alla carenza dei pezzi di ricambio; uno stato di cose che sta, in modo preoccupante, mettendo in discussione il diritto alla sicurezza, per gli utenti e il personale delle predette aziende, e gravi ripercussioni sulla mobilità dei cittadini della Campania;
  
  •  la mancata approvazione del piano, unitamente alla scadenza dei termini oltre i quali possono essere effettuati, da parte dei creditori, pignoramenti sta creando una situazione finanziaria alquanto preoccupante;
  • il MEF ha acconsentito, per le finalità di cui alle citate fonti legislative, a un utilizzo di parte delle risorse dei fondi fas, anche allo scopo  di concorrere al concreto farsi del contratto di servizio tra regione e aziende del settore;

  •  il commissario ad acta, al fine di consentire alla Regione Campania la possibilità di poter utilizzare specifiche fonti di finanziamento previste dal tessuto normativo,, ha predisposto le relative modifiche al piano;

  •  le organizzazioni sindacali, le associazioni degli utenti, la realtà fattuale e la nuda cronaca  ci stanno, quotidianamente, parlando, di un pericoloso impoverimento della qualità e quantità dei servizi erogati; impoverimento che lede, altresì, la stessa immagine della nostra regione in Italia e nel mondo.

Interrogano
  
Le SS.LL.per conoscere i motivi  che impediscono, a oggi, l’approvazione del piano da parte della commissione tecnica ministeriale e se sono state attivate, dalla Presidenza della Giunta e dall’assessore al ramo, tutte le iniziative finalizzate alla rapida approvazione del piano; approvazione essenziale, come qui descritto, per impedire il fallimento delle aziende del settore e per evitare, nella già turbolenta situazione campana, un più elevato grado di conflittualità sociale.



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