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29 settembre 2013

CIRCUMVESUVIANA L' IRA DEL GARANTE, BASTA SCIOPERI SELVAGGI.

Francesco Gravetti de Il Mattino di Napoli

Sono stati soltanto nove, su sessanta, i capitreno della ex Circumvesuviana che hanno aderito allo sciopero di ieri mattina, indetto da Cisal e Confail per il mancato pagamento dei ticket mensa e dell’una tantum prevista dal contratto collettivo nazionale. Altre astensioni sono arrivate dal personale che lavora sulle stazioni e il bilancio finale, come riferito da Luciano Graziano della Cisal, è di circa il 50% delle adesioni. Una batosta per le organizzazioni sindacali che si apsettavano la paralisi come in occasione dell’ultimo sciopero selvaggio. Una batosta alla quale nel pomeiggio si aggiunge un autentico schiaffo dal Garante per gli scioperi, Roberto Alesse, che prende posizione in maniera netta e pesante: «Basta scioperi selvaggi, situazione insostenibile. Subito un tavolo con la Regione e i sindacati». Alesse offre una sponda a Caldoro, sferza pesantemente le iniziative spontanee dei giorni scorsi: «Nulla hanno a che vedere con il diritto costituzionalmente garantito allo sciopero».
Insomma, una giornata no in Circumvesuviana. Le tensioni dei giorni passati facevano presagire una giornata nera: quella dei buoni pasto e dell’una tantum era la ragione ufficiale, ma le motivazioni per aderire allo sciopero, da parte dei lavoratori Eav, avrebbero potuto essere molte altre, a cominciare dalla mancata corresponsione dello stipendio di settembre (che comunque dovrebbe arrivare nei prossimi giorni) e dalla generale incertezza per il futuro. Invece, per esempio, tutti i macchinisti non hanno aderito e molte linee sono state preservate dai disagi. È il caso della tratta di Sorrento, solitamente molto frequentata, che non ha subito problemi. Interrotte, invece, le corse sulla Nola – Baiano e la Ottaviano – Sarno. A pesare sulla mancata adesione sono stati, probabilmente, gli ultimi episodi avvenuti in Circum, ma anche nel resto dell’Eav (Sepsa, soprattutto). Dopo Caldoro, ieri è intervenuto anche Roberto Alesse, presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali: «Ha ragione il presidente quando afferma che i blocchi selvaggi sulla Circumvesuviana, verificatisi i giorni scorsi a Napoli, non hanno nulla a che fare con il sacrosanto esercizio del diritto di sciopero,così come previsto dalla Costituzione e dalla legge 146 del 1990, e finiscono solamente per ledere i diritti dei cittadini utenti». Poi la proposta: «L’Autorità di garanzia per gli scioperi è disponibile a concertare con la Regione, le parti sociali e gli altri soggetti istituzionali un tavolo di confronto per discutere, già a partire dalle prossime settimane, le cause, individuando le possibili soluzioni a tale gravosa problematica». Paradossalmente, il timore di un possibile provvedimento per i fatti di mercoledì scorso ha, di fatto, indebolito lo sciopero di ieri, ufficiale ed ampiamente annunciato.
Resta l’attesa dei lavoratori di tutta l’Eav per gli appuntamenti dei prossimi giorni. Il 1 ottobre Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisa vedranno proprio il presidente della Regione: un incontro chiesto da tempo, che verterà esclusivamente sulle prospettive possibile del trasporto pubblico locale. I sindacati sono preoccupati e si aspettano dalla Regione risposte concrete. In particolare, i rappresentanti del lavoratori vogliono garanzie sul piano di rientro dal deficit preparato dal commissario di governo Pietro Voci e, di fatto, non è ancora partito. Ma sia la scarsa adesione allo sciopero di ieri, che i fatti di mercoledì scorso lasciano intravedere anche difficoltà da parte degli stessi sindacati a gestire la protesta. 

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