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6 maggio 2013

PALLA DI CANNONE. DI ENZO SCOLESE

ENZO SCOLESE


Vince Cavendish allo sprint ma il protagonista principale è lo scenario del capoluogo campano

NAPOLI - Vetrina internazionale doveva essere ed è stata. Con un finale tesissimo al traguardo. Alla fine della tappa della 96esima edizione del Giro d'Italia, Viviani è stato bruciato da Cannon Ball, al secolo Mark Cavendish con una volata beffa. Una città tutta attorno al Giro con la collina di Posillipo praticamente isolata dalle 8 del mattino alle 19. La prima maglia rosa, oggi in riva al Golfo, è stata assegnata in volata come previsto: e, come previsto, il superfavorito Cavendish s'è aggiudicato il piatto. Nel suo curriculum prima di oggi, c'erano già 10 tappe vinte al Giro, 3 solo nel 2012. Appena indossata la maglia rosa ha detto: «Elia Viviani ha fatto benissimo, ma io volevo vincere, ero determinato. E' stato fantastico vincere qui». Non è mancato neppure l'apprezzamento per «la migliore pizza del mondo».Napule è mille culure, lo storico pezzo di Pino Daniele è la fotografia della città partenopea tinta di rosa dal Giro d'Italia. Vince allo sprint l’ex campione del mondo Cavendish, ma lo scatto del britannico passa quasi in secondo piano. Lo spettacolo è lo scenario, il sole, il mare, il Vesuvio, la gente a caccia di foto e attratta dall'infinito fascino del pedale. Un esordio in grande stile della corsa rosa che non partiva da Napoli da circa 50 anni. Cavendish Re di Napoli ripartirà in maglia rosa.
 






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