Trasporti| Eav, dopo 4 anni buonuscita da 400mila euro
NAPOLI - Un dirigente della Circumvesuviana spedito in pensione con un incentivo di 405mila euro. Dopo appena 4 anni e sette mesi di servizio nella società del gruppo Eav. Altro che esodati. È uno dei casi al centro di un’inchiesta della Corte dei Conti che ha contestato a 5 dirigenti di Eav, Circumvesuviana , Sepsa e Metrocampania un presunto danno erariale di quasi 2 milioni di euro.
Da qui il blocco dei loro conti correnti sino a concorrenza dell'intero danno. Inchiesta, coordinata dal vice procuratore della Corte dei Conti Marco Catalano, che ruota intorno ai cosiddetti ”verbali di conciliazione” stilati tra le aziende ed alcuni dirigenti per un esodo incentivato verso la quiescenza. Esodi partiti a luglio del 2011 per alleggerire i conti delle società di trasporto dopo l’accordo con Cgil, Cisl e Uil e, soprattutto dopo un parere preventivo dell’Avvocatura regionale.
C’era quindi un ok preventivo, sostengono i vertici delle società regionali. Non sono della stessa opinione i magistrati contabili che contestano il presunto danno erariale poiché alcuni scivoli non sarebbero stati dovuti. Perché in alcuni casi i dipendenti avevano tutti i requisiti, per età anagrafica e contributi versati, per andare in pensione tranquillamente senza finire nel limbo degli esodati come migliaia e migliaia di colleghi italiani di aziende pubbliche e private. Come in effetti è avvenuto. I compensi extra invece sono previsti, è la normativa, solamente quando il traguardo pensionistico è al di là da venire.
All’interno delle società del gruppo Eav invece anche alcuni lavoratori che avevano già tutti i requisiti di legge, pensionabili quindi, ed infatti sin dal mese successivo alla risoluzione del rapporto hanno percepito l’assegno, hanno avuto un bonus extra. Eclatanti almeno sei casi (rispettivamente due dirigenti della Sepsa, due di Metrocampania e due della Circum).
Tra questi un dirigente della Circum che avrebbe intascato un assegno di 405mila euro, dopo appena 4 anni e sette mesi di servizio (mentre la legge regionale prevede che incentivi possono essere concessi solo con almeno 8 anni di contratto a tempo indeterminato), recita una denuncia particolareggiata che è agli atti dell’inchiesta dei magistrati contabili che hanno notificato un invito a dedurre (l’equivalente all’avviso di garanzia) a Nello Polese, amministratore unico di Eav e Valeria Casizzone, direttore generale e dirigente dell’ufficio legale della stessa azienda in quanto non avrebbero vigilato.
Altri tre inviti, invece, sono stati notificati ad Alfonso Cerere, Antonio Napolitano e Gennaro Carbone, rispettivamente, amministratori unici di Sepsa, Metrocampania Nordest e Circumvesuviana, prima che i loro ruoli fossero inglobati nella capofila Eav. Sprechi già finiti nella relazione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile napoletana. «Le società regionali, in particolare quelle dei trasporti, presentano gravi carenze finanziarie.
E nonostante il pensatissimo indebitamento, nonostante l’ingente valore del portafoglio e dei conferimenti il mondo delle partecipate è ancora avvolto dal silenzio», scriveva il procuratore generale Tommaso Cottone nella sua relazione del 2012. Per poi annotare amaro, sempre riferendosi al settore dei trasporti: «Echi di disservizi, di sprechi, di assunzioni illegittime o inutili, di erogazioni di compensi fuori sacco, di consulenze pervengono alla Procura».
La notizia è di quelle eclatanti anche perchè la situazione di Circumvesuviana e delle altre aziende Sepsa e Circumvesuviana è molto nota. L'indebitamento complessivo è di oltre 600 milioni di euro. Ma questo commissario ad acta che è venuto nominato dal governo che fa rispetto a queste cose? e il Presidente Caldoro? giacchè queste persone le ha nominate luio tutt'al pià l'assessore Vetrella cosa ne pensano allora di questo regalo di 2 milioni di euro che sarebbe stato fatto illecitamente con i soldi pubblici ai dirigenti pensionati? Dovrebbero pur dire qualcosa?
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