DOVE
SONO LE VERDI VALLI EAV?
Ogni giorno sembra più
inutile lamentarsi e criticare, l’immobilismo e l’inerzia
generale non solo del mondo sindacale e della politica in generale ci
hanno trasportati in un limbo dei lavoratori col stipendio in forse e
precariamente stabile.
Ebbene,
finora si è fatto vero recupero industriale? Non pagare i fornitori
ha creato disagi economici e operativi. Cosa è stato fatto finora?
Il taglio delle corse ha portato a un peggioramento delle condizioni
di viaggio dei viaggiatori e una perdita di mercato dei consumatori
potenziali del servizio. Per contro gli assorbimenti di consumo sono
costanti e il materiale in circolazione è sovraccarico e la
manutenzione è ai minimi storici. Dati reali sul rendimento
economico del servizio non ci sono, sappiamo che molta evasione c’è
ma i dati non vengono resi noti pubblicamente. Sappiamo che del
personale viene spostato in altri servizi dove ci sono carenze a cui
non sono addestrati ed è difficile che saranno operativi in questi
pochi anni che li separano dalla pensione.
Io sono stato in linea
oggi, e so la realtà della manutenzione e quanto poco abbiamo per
resistere ancora, la cosa brutta e che noi sappiamo cosa fare per
mandare avanti una ferrovia anche più fitta di corse lo facevamo
prima, perché noi collaboriamo, non fuggiamo o ci nascondiamo ci
scambiamo consigli e esperienze come abbiamo fatto come quando questa
ferrovia era vera e aveva un nome è di prestigio anche. Una sola
cosa è certa che prima avevamo dei capi che contavano su di noi e ci
conoscevano da anni, la politica ed alti interessi li hanno spostati
e forse non ci riconoscerebbero nemmeno se tornassero, la cosa
assurda e che a Roma hanno convocato 10 saggi a tentare di risolvere
una situazione che si è trascurata da anni. Quei 10 saggi della
montagna che erano sull’eremo del Quirinale. Noi 10 saggi non li
abbiamo, e quei sei o sette che ci sono, non stanno in poltrona ma
stanno in giro a vedere tra le 1000 crepe quali sono quelle che è
possibile rimediare. I nostri poveri saggi non stanno sull’eremo a
guardare, ma stanno sull’orlo di un esaurimento nervoso dovuto alla
staticità e l’inerzia del momento. Questo è tutto tirate voi le
conclusioni, è assurdo che si sprechino giorni così. I politici
sono abituati alle critiche della gente fa parte del loro mestiere,
ma noi poveri cristi della scala aziendale NO!.
B. Vinci
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