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4 dicembre 2012

DAL NOSTRO PREZIOSO SAVERIO DI GIOVANNI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18418
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

BOSSA. Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

il trasporto pubblico locale della regione Campania vive una situazione di estrema criticità, e continua ad aggravarsi, con disservizi, corse e linee saltate, incidenti, gravi malfunzionamenti che incidono profondamente sull'utenza, sulla vita pubblica, economica e sociale;

le autorità territoriali attribuiscono la condizione di disagio ai continui tagli previsti dalle ultime manovre finanziarie, oltre alla mole di debiti accumulata negli anni dalle singole società, che zavorra pesantemente qualunque progetto di rilancio e risanamento;

situazione particolarmente difficile per l'Eav, una holding regionale dei trasporti finanziata dalla regione, che gestisce snodi fondamentali del sistema campano, e che avrebbe accumulato, negli anni, circa 600 milioni di debiti per i quali è stato varato un programma speciale di sostegno della regione, con fondi Fas, e un piano di rientro organizzato di intesa con il Governo che prevede una rigorosa procedura di risanamento;

disagi e proteste anche nel settore Eav bus, dove i lavoratori sono da alcuni giorni sul tetto del deposito dell'azienda di via Nuova Agnano 9, a Napoli; buona parte degli autobus è ferma nella struttura; la motivazione ufficiale del blocco è che «i mezzi sono fatiscenti e, come da regolamento, non possono circolare. Gli autobus non possono essere riparati perché mancano i pezzi di ricambio»; fermi da alcuni giorni anche i 60 autobus del deposito Eavbus di via Galileo Ferraris: anche in questo caso protestano i lavoratori dell'officina, così come quelli dei depositi di Torre Annunziata, Sorrento e Ischia; sono tutti preoccupati per il futuro dell'azienda e dei loro posti di lavoro;

sulla linea della Circumvesuviana si segnalano da mesi disservizi, salti nelle corse, viaggi compiuti con riempimento delle vetture oltre ogni limite di accettabilità; su 150 sarebbero solo una cinquantina le vetture circolanti mentre un sempre più elevato numero di treni viene soppresso per impossibilità di effettuare il servizio; su alcuni tratti del percorso, a causa di passaggi a livello non segnalati, si sono di recente verificati incidenti gravi con automobilisti;

disservizi simili anche sulle linee Sepsa, sia su gomma sia su ferro, come la ferrovia Cumana, e la ferrovia Circumflegrea, anch'esse attraversate da tagli alle corse, da linee saltate, da condizioni di viaggio ai limiti della decenza, e da gravi incidenti, che mettono a rischio l'incolumità dei passeggeri;

una drastica riduzione di corse interessa anche la Metrocampania Nordest; una stazione di periferia delle Ferrovie, inoltre, strategica per molta parte dell'area nord, come quella di Ponte Riccio, a Giugliano, è sostanzialmente smantellata con la cancellazione della maggior parte delle corse;

il citato piano regionale prevede la cancellazione di oltre il 25-30 per cento dei viaggi, pari a circa 40.000 corse in meno sia per chi viaggia in Circumvesuviana che in Cumana;

i disagi sono gravissimi e toccano soprattutto pendolari: studenti, lavoratori; da considerare anche il danno notevole al turismo culturale verso Pompei, Ercolano, verso i Campi flegrei;

il trasporto pubblico locale è competenza regionale per cui spetta alla regione Campania, nello specifico, elaborare soluzioni adeguate alla drammatica situazione, ma è evidente che senza una collaborazione istituzionale, a tutti i livelli, i disagi si andranno inevitabilmente a scaricare sui cittadini e sull'utenza;

l'assessore regionale ai trasporti della regione Campania, Sergio Vetrella, ha denunciato, con una intervista pubblicata sull'edizione napoletana del quotidiano la Repubblica in data 10 ottobre 2012, che sono a rischio «dodicimila lavoratori»;

pochi giorni fa sono stati, finalmente, designati dal Ministero dell'economia e delle finanze, i commissari ad acta, non ancora nominati, che dovranno occuparsi del piano di risanamento delle imprese dei trasporti, in particolare di Eav (Ente autonomo Volturno); la loro designazione è arrivata con un inspiegabile ritardo di 4 mesi; l'arrivo dei commissari dovrebbe sbloccare alcuni fondi che dovrebbero consentire il risanamento delle aziende ma la preoccupazione tra utenti e lavoratori è alta; il timore è che risanare le aziende significhi ulteriori tagli alle corse, alla qualità del servizio, ai posti di lavoro -:

se il Governo sia a conoscenza della situazione di cui in premessa e se non ritenga di intervenire, per quanto di sua competenza, su quanto sopra esposto, al fine di far fronte alla situazione di vera e propria emergenza in cui versa il settore del trasporto pubblico locale campano, contribuendo alla costruzione di soluzioni funzionali ed eque, per migliorare la qualità del servizio e salvaguardare i posti di lavoro. (4-18418)


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