Incontro politico sul tpl: aggiornamenti
Vi riporto una breve sintesi dell’incontro politico tenutosi a Roma la settimana scorsa per discutere delle problematiche sul tpl.
Erano presenti, per la parte governativa, il Vice-Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Michel Martone, e il Vice-Ministro delle Infrastrutture e trasporti, Mario Ciaccia. Per la parte regionale, oltre al sottoscritto – in qualità di coordinatore della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio – erano presenti il Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, on. Vasco Errani, e l’assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione Emilia Romagna, Alfredo Peri. Erano presenti, infine, rappresentanti di tutte le maggiori sigle sindacali, nonché delle associazioni datoriali.
L’incontro, convocato dal Vice Ministro Martone, aveva lo scopo di chiarire quali siano le risorse effettivamente disponibili per il settore del trasporto pubblico locale.
il Vice-Ministro Ciaccia ha informato i presenti che, in sede di Osservatorio TPL, è stata avviata una ricognizione relativa a tutte le fonti pubbliche di finanziamento del trasporto pubblico locale.
il Vice-Ministro Ciaccia ha informato i presenti che, in sede di Osservatorio TPL, è stata avviata una ricognizione relativa a tutte le fonti pubbliche di finanziamento del trasporto pubblico locale.
Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha posto l’accento sui seguenti aspetti:
1) no al Fondo nazionale del trasporto, che ripropone un meccanismo centralista e una visione storica dei trasferimenti statali, non più adeguata alla situazione attuale, proponendo l’istituzione di un fondo bloccato che quindi dia garanzia di certezza delle risorse;
2) sì alla fiscalizzazione, come già previsto da altri provvedimenti legislativi (d. lgs. 68/11) e dall’Accordo Governo-Regioni del 21/12/12;
3) sì all’efficientamento, ma le risorse sono comunque insufficienti: non si può pensare che, a fronte di continue riduzione delle risorse disponibili (ultima quella relativa ai 1.200 M€ per il 2012, rivelatisi 1.180), si possa efficientare e razionalizzare il settore, mantenendo inalterato o addirittura innalzando il livello dei servizi offerti;
4) sì alla liberalizzazione del settore e alle gare europee, ma anche da questo punto di vista le risorse sono comunque insufficienti, soprattutto non si riscontra sufficiente certezza per poter garantire la copertura pluriennale.
1) no al Fondo nazionale del trasporto, che ripropone un meccanismo centralista e una visione storica dei trasferimenti statali, non più adeguata alla situazione attuale, proponendo l’istituzione di un fondo bloccato che quindi dia garanzia di certezza delle risorse;
2) sì alla fiscalizzazione, come già previsto da altri provvedimenti legislativi (d. lgs. 68/11) e dall’Accordo Governo-Regioni del 21/12/12;
3) sì all’efficientamento, ma le risorse sono comunque insufficienti: non si può pensare che, a fronte di continue riduzione delle risorse disponibili (ultima quella relativa ai 1.200 M€ per il 2012, rivelatisi 1.180), si possa efficientare e razionalizzare il settore, mantenendo inalterato o addirittura innalzando il livello dei servizi offerti;
4) sì alla liberalizzazione del settore e alle gare europee, ma anche da questo punto di vista le risorse sono comunque insufficienti, soprattutto non si riscontra sufficiente certezza per poter garantire la copertura pluriennale.
L’Assessore Peri ha ribadito alcune delle criticità esposte da Errani e, in particolare, ha fatto notare ai sindacati quanto segue:
1) le risorse derivanti dalla compartecipazione all’accisa sono, a prescindere dalla destinazione che hanno nelle diverse regioni, in calo;
2) le risorse destinate al TPL ferroviario sono state ridotte da 2.055 a 1.200 M€ (che, nel 2012, sono state ulteriormente ridotte a 1.180) e non sono stati riconosciuti alle Regioni gli ulteriori 86 M€, previsti dall’Accordo Governo-Regioni del 21/12/11 e subordinati alla firma di un Patto per il TPL;
3) al 2012 deve essere chiaro che non c’è copertura per sostenere gli oneri dei contratti di servizio né per il ferro, settore continuamente oggetto di tagli da parte governativa, né per la gomma, settore nel quale la fonte di finanziamento è costantemente in calo;
4) la fiscalizzazione delle risorse per il settore ferroviario è stata abbandonata;
5) l’art. 9 del ddl di Stabilità 2013, che istituisce un nuovo Fondo nazionale, riduce le capacità di indebitamento delle Regioni e, seppur vincolando le risorse al settore del TPL, non le lascia nella potestà delle Regioni e non ha una base contabile sufficiente a coprire i soli contratti di servizio. Inoltre, il meccanismo di riparto ed erogazione delle risorse (su base annuale, previa verifica dei risultati conseguiti, e con un’anticipazione pari al solo 60%) non garantisce affatto quella certezza di risorse di cui parla il vice ministro Ciaccia.
1) le risorse derivanti dalla compartecipazione all’accisa sono, a prescindere dalla destinazione che hanno nelle diverse regioni, in calo;
2) le risorse destinate al TPL ferroviario sono state ridotte da 2.055 a 1.200 M€ (che, nel 2012, sono state ulteriormente ridotte a 1.180) e non sono stati riconosciuti alle Regioni gli ulteriori 86 M€, previsti dall’Accordo Governo-Regioni del 21/12/11 e subordinati alla firma di un Patto per il TPL;
3) al 2012 deve essere chiaro che non c’è copertura per sostenere gli oneri dei contratti di servizio né per il ferro, settore continuamente oggetto di tagli da parte governativa, né per la gomma, settore nel quale la fonte di finanziamento è costantemente in calo;
4) la fiscalizzazione delle risorse per il settore ferroviario è stata abbandonata;
5) l’art. 9 del ddl di Stabilità 2013, che istituisce un nuovo Fondo nazionale, riduce le capacità di indebitamento delle Regioni e, seppur vincolando le risorse al settore del TPL, non le lascia nella potestà delle Regioni e non ha una base contabile sufficiente a coprire i soli contratti di servizio. Inoltre, il meccanismo di riparto ed erogazione delle risorse (su base annuale, previa verifica dei risultati conseguiti, e con un’anticipazione pari al solo 60%) non garantisce affatto quella certezza di risorse di cui parla il vice ministro Ciaccia.
Da parte mia, ho fatto anche presente che:
1) il governo e i sindacati devono tener presente che processi di razionalizzazione ed efficientamento stanno avendo luogo già da un paio d’anni, nonostante i tagli registrati dal 2010 in poi;
2) pur volendo ritenere positivo il Fondo nazionale per l’aspetto della certezza delle risorse, la dotazione complessiva è ancora inferiore di circa 600 M€ al fabbisogno minimo;
3) le risorse non sembrano essere state escluse dai vincoli derivanti dal Patto di stabilità interno;
4) non è stata affrontata la questione della manutenzione straordinaria (a chi tocca: alle aziende di trasporto, alle stazioni appaltanti?) e degli investimenti in materiale rotabile e sicurezza;
5) non è stata affrontata la questione della tempistica delle gare, nonché dell’equilibrio finanziario e dell’efficientamento delle società pubbliche che dovranno affrontare tali gare.
1) il governo e i sindacati devono tener presente che processi di razionalizzazione ed efficientamento stanno avendo luogo già da un paio d’anni, nonostante i tagli registrati dal 2010 in poi;
2) pur volendo ritenere positivo il Fondo nazionale per l’aspetto della certezza delle risorse, la dotazione complessiva è ancora inferiore di circa 600 M€ al fabbisogno minimo;
3) le risorse non sembrano essere state escluse dai vincoli derivanti dal Patto di stabilità interno;
4) non è stata affrontata la questione della manutenzione straordinaria (a chi tocca: alle aziende di trasporto, alle stazioni appaltanti?) e degli investimenti in materiale rotabile e sicurezza;
5) non è stata affrontata la questione della tempistica delle gare, nonché dell’equilibrio finanziario e dell’efficientamento delle società pubbliche che dovranno affrontare tali gare.
L’incontro si è concluso con la decisione di convocare un altro incontro, nel quale il vice ministro Ciaccia si è impegnato a fornire i primi esiti dell’indagine in atto sulle fonti di finanziamento e nel quale potrebbero essere presentate prime ipotesi sui criteri di efficientamento dei servizi.
29 novembre 2012
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