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20 novembre 2012

DAL COLLEGA MARZIO IACOMINO RICEVO E PUBBLICO


2 commenti:

  1. Avete ragione un tavolo di trattative bisogna farlo.Bisogna definire il piano industriale.Fintanto che le ridotte risorse della regione hanno prodotto tagli al Pv ed ai gestori non si è sentita volare una mosca.Quando poi si è passati all'armonizzazione della busta paga neanche.Ora che si sono intavolati i discorsi di contratti di solidarietà dopo aver prospettato una riqualificazione che a molti non stà bene ecco spuntare fuori i discorsi della definizione di un piano industriale al fine di scongiurare eventuali produttività (soldini).Capisci caro Giona ? Ripensando ai tuoi discorsi sulla solidarietà mi viene da sorridere.Gente che sà stendere la nano solo quando definiscono i CCNL e che non fanno mai uno sciopero e che per il discorso inidonei se ne sn fregati altamente(visto che lorsignori di visite madiche manco l'ombra).A questo punto i sindacati devono farlo il tavolo e devono rinunciare alla produttività di cui parla il "referente".Esigere il piano industriale e quantizzare le perdite per categorie da settembre 2011 ad oggi restituendo a coloro che hanno dato di più il maltolto.Le risorse si potranno trovare con successivi e più numerosi contratti di solidarietà fra TUTTE le categorie che hanno esuberi.Un saluto ed un abbraccio a te GioNa che sei sempre solidale e disinteressato sul serio.Non è per tutti.

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  2. Innanzi tutto basterebbe che tu avessi il concetto di essere pagato per quello che fai e non per quello che immagini di fare. Che la riqualificazione non va bene è una tua fantasia: quello che non va bene è esigere che uno decida di riqualificarsi quando ci sono appoggiati e raccomandati che pur mantenendo le loro qualifiche e le loro competenze (per esempio diarie forfettizzate) vengono a fare i lavori degli impiegati per poi venire improvvisamente regolarizzati ( la storia insegna ) e trovarsi anche di punto in bianco a a parametri molto alti, ricordo casi di inidonei anche non molto lontani nel tempo. In merito proprio agli inidonei ancora oggi il settore impiegatizio è considerato il rifugium peccatorum dequalificando così chi subisce l'inidoneità e chi vede arrivare " nuovi" colleghi come se il suo lavoro fosse puramente un passatempo salvo poi riteovarsi improvvisamente in troppi ( con il beneplacito del sindacato beninteso). Un'ultima cosa sulle "perdite": quelle così definite sono diminuzione del netto della busta paga e non certo diminuzione dello stipendio con la prospettiva a breve di essere messi in mobilità (che vuol dire caso mai non lo sapessi licenziamento).
    AnonimoComeTe

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