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12 ottobre 2012

SIAMO AL COLLASSO !

È allarme conti del trasporto regionale che rischia il collasso finanziario. La holding regionale Eav, (Circumvesuviana, Sepsa, Metrocampania Nordest, Eavbus) non ha ancora avuto il via libera dal governo al piano di rientro. E anche altre aziende pubbliche, di Napoli come di Salerno, sono in difficoltà economica. Oltre 10mila i lavoratori in bilico. Il taglio di circa 100 milioni ai fondi per il settore, operato dal governo, ha messo alle strette le società della Regione. Occorrono 200 milioni per evitare il crac, a rischio anche il biglietto Unico Campania. Dalle organizzazioni sindacali: Sciopero il 28 e 29 ottobre. 


Un intero sistema a rischio di collasso. Una holding regionale, l’Eav, su cui il Governo non dà il via al piano di rientro. Altre aziende pubbliche, di Napoli come di Salerno, in grande difficoltà economica. E i lavoratori a rischio sono oltre 10mila. Il trasporto pubblico locale (tpl) campano non può più aspettare: il taglio ai fondi per il settore, operato negli ultimi due anni dal Governo (che ha privato solo i servizi su gomma di un centinaio di milioni rispetto al passato), unito anche alle incertezze sui finanziamenti previsti per il 2012, ha messo letteralmente in ginocchio le società che detengono i contratti di servizio, in primis quelle di proprietà della Regione. Ed ora, in attesa che da Roma giungano risposte definitive sulle risorse, l’intero comparto è in agitazione. 
In queste ore la Regione, attraverso il governatore Caldoro e l’assessore ai Trasporti Vetrella, ha avuto un duro confronto con i sindacati sulla situazione precaria, nei conti e nell’occupazione, di diverse aziende del Tpl. Le sigle accusano Palazzo Santa Lucia di non aver affrontato concretamente la crisi del settore, ma allo stesso tempo i vertici dell’Ente si rivolgono con forza al governo, in particolare al ministero dell’Economia, per sollecitare lo sblocco dei 200 milioni di fondi Fas letteralmente vitali per la salvaguardia dell’Eav, holding comprendente tre aziende di trasporto su ferro (Circumvesuviana, Sepsa, MetrocampaniaNordest) e una su gomma (Eavbus). Quella della holding regionale è la situazione più pesante, ma non la sola.

Consorzio Unico
Per il Consorzio che gestisce il sistema regionale di tariffazione integrata si parte da una sola certezza: «Le tariffe con l’anno nuovo non saranno aumentate», dicono dall’assessorato ai Trasporti. Allo stesso tempo è in discussione il progetto di affiancare al biglietto integrato il ritorno dei biglietti mono-corsa emessi dalle singole aziende che aderiscono al Consorzio. 
Sarà dunque una settimana decisiva per l’intero sistema della mobilità regionale, a fronte soprattutto del confronto in atto tra Regione e governo. Certo è che servono fondi nell’immediato. L’alternativa, per i sindacati, è quantomeno il pre-dissesto delle aziende.
Situazione Eav
Per il Gruppo (che ha oltre 10mila dipendenti) che controlla in primis Circumvesuviana, Sepsa e MetrocampaniaNordest, Caldoro è stato chiaro, sollecitando più volte il ministro dell’Economia Vittorio Grilli a nominare al più presto il commissario governativo (che si affiancherà ai vertici della società), precondizione imprescindibile per sbloccare i Fondi Fas con cui si darà vita alla prima fase (2012-2013) del difficile piano di rientro dal deficit della holding, che nel decennio scorso ha accumulato un “buco” di circa 500 milioni di euro legato alla mancata corresponsione, sempre da parte di Roma, degli adeguamenti di servizio previsti dai parametri Istat. «La situazione richiede la massima urgenza – ha spiegato l’assessore Vetrella – e il pressing sul governo per la scelta del commissario non cesserà fin quando non saranno create le condizioni per completare il risanamento». 
L’azienda su gomma del Gruppo Eav è addirittura in una situazione più difficile di quelle delle altre società del gruppo. La liquidità in cassa è molto scarna, e le linee (collegamenti nella provincia di Napoli) non vengono coperte con regolarità a causa di problemi su forniture e manutenzione. «Al momento – dicono i sindacati - non c’è stato alcun impegno per la ricapitalizzazione, siamo in attesa di valutazioni sulla base della nostra proposta, tramite l’affidamento del patrimonio immobiliare».

Caso Cstp
Per L’azienda della provincia di Salerno l’assessore regionale al lavoro Severino Nappi chiederà un tavolo ad horas per scongiurare il rischio mobilità per i dipendenti (circa 600), e allo stesso tempo interverrà sul ministero del Lavoro per richiedere l’applicazione dei contratti di solidarietà. 
Trenitalia e fondi 2012
Il contratto di servizio per il trasporto regionale di Trenitalia ha già vissuto una serie di tagli (che ha portato alla chiusura di diverse stazioni), ritenuti dai sindacati «inaccettabili, con ricadute negative sui servizi ai cittadini e sul personale». La Regione in ogni caso sta trattando con il governo le modalità del riparto definitivo dei fondi per i trasporti del 2012: «Per il finanziamento del settore per il secondo semestre 2012 – fa sapere ancora Vetrella - si attende l’esito della riunione del 18 ottobre prossimo tra governo e Regioni per l’erogazione delle risorse, con il meccanismo delle premialità. Certo è che le quote andranno decise con il nostro contributo fattivo».

Lo sciopero
Intanto scatta il nuovo sciopero tra il 28 e il 29.
«Non c’è più tempo da aspettare». Così Cgil, Cisl e Uil spiegano la proclamazione di un nuovo, ennesimo stop del trasporto regionale campano. «Nonostante il contesto grave economico-finanziario che abbiamo di fronte – hanno aggiunto i sindacati - non ci sono da parte della giunta regionale interventi soddisfacenti, neanche per le situazioni di crisi».

Fonte Il mattino di Napoli 

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