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7 ottobre 2012

INTERVISTA AL SEGRETARIO GENERALE DELLA FIT-CISL CAMPANIA GIUSEPPE ESPOSITO






L'INTERVISTA RISALE AI PRIMI DI OTTOBRE SCORSO 

La percentuale dei mezzi che è rientrata nei depositi in  tutta la regione Campania si aggira intorno al 60 - 70 per cento, nella città di Napoli tra il 45 e il 47 per cento.
Un dato sottotono se si guarda la media nazionale di autobus rimasti fermi in occasone dello sciopero nazionale - afferma Giuseppe Esposito segretario generale della Fit-Cisl Campania - perchè qui si sciopera quasi quotidianamente. Ieri si è scioperato per il contratto di lavoro nazionale, ma nel contesto napoletano questo sciopero ha un valore doppio se non triplo. Qui i lavoratori sono disperati, vivono quotidianamente nella più totale incertezza del comparto trasporti campano, tra aziende sull'orlo del fallimento, stipendi non pagati e la generica mancanza di fondi, perciò a questo sciopero nazionale i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico sono arrivati stanchi, dopo interi mesi di protesta, afferma Esposito. 
Questo però non va a sminuire l'importanza di questa mobilitazione nazionale, ormai la situazione è critica, sono cinque anni che gli autoferrontranvieri, sono senza contratto nazionale, e cio' è scandaloso.
A noi autoferrontranvieri fa male non garantire un servizio di mobilità pubblica adeguato ed efficiente, - prosegue Esposito - per questo anche in giorni caldi e caratterizzati dall'incertezza garantire le fasce protette è fondamentale. Non bisogna mai dimenticare che noi lavoriamo per permettere alla gente di recarsi in ufficio e a scuola, per cui vedere persone che nei tempi di crisi che corrono, costrette a a utilizzare mezzi propri per andare in ufficio , con i relativi costi che ciò comporta, fa male. 
Tra scioperi nazionali, scioperi regionali e scioperi "selvaggi" la situazione del trasporto pubblico a Napoli ed in Campania inizia ad assumere sempre più i toni dell'emergenza, soprattutto se si guarda a realtà con EAVBUS, sull'orlo della liquidazione o la CIRCUMVESUVIANA i cui dipendenti sono da tempo in attesa degli stipendi arretrati. 
Quello che proprio non va  giù ai sindacati, come afferma lo stesso Esposito, è "l'immobilismo" il silenzio assordante da parte delle istituzioni, che appiano quasi disinteressate alle sorti del trasporto pubblico.
Da sei giorni attendiamo da parte di Caldoro una convocazione di cui non si s ancora nulla. Anzi i sindacati e quindi i lavoratori, vengono esclusi dagli incontri istituzionali, com'è accaduto ieri, quando l'assessore Vetrella assieme a Nello Polese, amministratore unico dell'EAV e l'amministrazione provinciale si sono riuniti tenendo però fuori i sindacati, non convocati per l'occasione." 

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