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25 ottobre 2012

DA IL MATTINO DI NAPOLI. ENNESIMO SLITTAMENTO PER GLI STIPENDI IN CIRCUM


Proprio come avvenne un mese fa, anche lo stipendio di ottobre dei dipendenti della Circumvesuviana arriverà tardi. Per decenni il giorno 26 è stato, per il personale della Circum, quello dell’accredito del mensile: ora per la seconda volta consecutiva i soldi arriveranno con almeno un settimana di ritardo. È il segno, inequivocabile, di una crisi che getta nello sconforto tutto il personale e autorizza ancora una volta ad ipotizzare disagi per chi viaggia. Lo stato di tensione è palpabile: «Da questo momento in poi non ci sarà più collaborazione con l’azienda. Non può esserci: subiamo tutte le conseguenze negative di questo stato di cose senza che nessuno ci venga a dire come pensa di uscire dalla crisi» spiega Luca Del Prete dell’Or.sa., che sottolinea di parlare «prima come macchinista e poi come sindacalista».
Proprio i macchinisti e i capitreno, infatti, sono nell’occhio del ciclone, coinvolti in una revisione del contratto di lavoro voluto dalla Circum per aumentare la produttività: «D’ora in poi chiederemo precise garanzie prima di salire su un treno e portarlo a destinazione» spiega Del Prete.
Per i pendolari, dunque, dovrebbero profilarsi nuovi giorni di passione. Ma i problemi non finiscono qui: sono cominciate le procedure di mobilità per quasi duecento dipendenti dell’Eav considerati in esubero. Due giorni fa è arrivata la lettera ai sindacati da parte delle aziende del gruppo (Circumvesuviana, Metrocampania e Sepsa), con la quale viene reso noto l’avvio delle procedure di riduzione di personale. Nella sua missiva, l’amministratore unico della Circum, Gennaro Carbone, ha spiegato le ragioni dei tagli: «La Regione Campania ha operato, per l’anno 2011, tagli alle risorse finanziarie di tutto il trasporto pubblico locale conseguenti alla riduzione dei contributi nazionali destinati al settore» aggiungendo altri fattori e concludendo: «Con una così pronunciata ed irreversibile contrazione dei contributi ammessi e dei conseguenti tagli al servizio, l’eccedenza di personale non può che divenire strutturale».
La Circum, così come le altre aziende del gruppo, si prepara a discutere coi sindacati per trovare soluzioni alternative al licenziamento: la strada potrebbe essere quella dei contratti di solidarietà. In Circumvesuviana gli esuberi sono 64, in Metrocampania 22 e in Sepsa 98, tutti parte del cosiddetto «personale indiretto». Oggi, invece, è una giornata importante per la battaglia sui turni del personale viaggiante (macchinisti e capitreni) che la Circum vorrebbe modificare per migliorare la produttività. Dopo l’ordine di servizio che dava l’avvio ai nuovi turni, i sindacati (sia i confederali che gli autonomi) hanno avviato la procedura di raffreddamento, propedeutica allo sciopero. E in un comunicato congiunto di Cgil, Cisl, Uil e Ugl si spiega che lo sciopero di 24 ore proclamato per il 29 è strettamente legato alla vertenza per lo stipendio. «Occorre garantire - si legge nella nota - la regolare erogazione dei corrispettivi economici dei contratti di servizio, tali da assicurare le retribuzioni dei lavoratori, nonché la fornitura di beni e servizi necessari allo svolgimento dell’esercizio».

Francesco Gravetti

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