Io la
sera mi addormento, e qualche volta sogno…
Le prime
parole di Fiorella aprivano un concerto che aveva veramente l’aspetto
surreale di un sogno. E prima ancora di queste parole, i colpi di
tamburo di Arnaldo Vacca regalavano le prime emozioni, dando
l’impressione che anche il Vesuvio, che dormiva lì vicino a noi,
volesse partecipare al grande evento musicale. Eravamo, infatti, ad
Ercolano, nella splendida cornice della villa vesuviana La
Favorita, ed anche il tempo atmosferico aveva smesso di dar
fastidio, dopo giorni di pioggia, per non disturbare gli artisti.
Fiorella ha dato spazio,
prima di tutto, al suo ultimo album, “Sud”.
Pezzi
carichi di significato; parole a volte forti, di denuncia. La novità
è che alcuni testi sono stati scritti proprio da lei, che in genere
preferisce interpretare le canzoni scritte da altri. Questa volta
forse Fiorella sentiva il bisogno di esprimere personalmente e
direttamente quello che aveva dentro. E ci ha detto che il nostro sud
non è nato povero, ma lo è diventato perché derubato, depredato,
stuprato. E ancora ci ha spiegato che il fratello che abbiamo
accanto, magari di un altro colore, non è poi così diverso da noi.
Chi era lì
solo per ascoltare un po’ di buona musica è tornato a casa con
qualcosa di più.
A noi
resta la voglia di cantare e vivere le canzoni di Fiorella.
Il cielo
d'Ercolano, come quello d'Irlanda, è dentro di noi, con i suoni e i
ritmi di quella serata magica. Grazie Fiorella!
Ercolano,
6 settembre 2012
Giampaolo M. Nicastro
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