BREVI, FLASH, ANNUNCI.....

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25 agosto 2012

DAL COLLEGA MACCHINISTA UMBERTO CERASO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Il testo che segue e' stato pubblicato su Facebook da Umberto che mi ha invitato a riprenderlo sul blog.

"A titolo informativo: mio figlio il giorno 18 agosto si trovava nei pressi della metropolitana fermata del museo con un amico, entrambi senza biglietto.L'amico di mio figlio non e' stato multato. Mio figlio si. E sapete quale e stata la motivazione ? Siccome tuo padre lavora in circumvesuviana ti faccio la multa ! Appena riesco a identificare questo essere meschino.....dipendente Metronapoli S.p.a NA GRANDA [Omissis] nfaccia nessuno gliela toglie....
L'identikit del soggetto: statura bassa, robusto, capelli bianchi, occhiali, matricola e numero tessera apa come da verbale.


Sulla stessa falsariga anche il racconto del collega Gennaro Peruggino, sempre pubblicato su facebook....

"....allora ti faccio il nome di un collega che lavora alla linea aerea, Scuotto,la moglie e arrivata al lavoro alle dieci di mattina dalle sei in mezzo alla strada e si sono trattenuti il tesserino e la carta di identità facendola scendere dal bus e appioppandogli una multa di 42 euro che e comprensivo di titolo di viaggio ma comunque l'hanno fatta scendere.....

Insomma sembrerebbe non essere un caso isolato quello capitato al figlio di Umberto, per cui varrebbe la pena avere un confronto con i colleghi di Metronapoli, prima che si inneschi, come diceva giustamente il collega macchinista Raffaele Guido nonche' lo stesso Peruggino, la classica guerra tra i poveri ed io aggiungo, i capponi in mano a Renzo Tramaglino.
Non so se in Metronapoli qualcuno legge il nostro blog, se si, inviterei il o i colleghi ad un rapido chiarimento anche su queste pagine. Nel frattempo l'invito a non reagire con lo stesso "metro...napoli" mi sembra quanto mai opportuno, cosi come la mia battuta tendente a sdrammatizzare la situazione.

Giona

3 commenti:

  1. Il signor Otto non riesce a capire da questo post se il concetto di pagare un corrispettivo per un servizio ricevuto, in questo caso biglietto\trasporto, e' presente nella mente di chi si lamenta di essere stato multato. Qualcuno puo' chiarire?

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  2. Cari colleghi, sono un capotreno della sepsa e assiduo lettore di questo eccellente blog.
    Capisco la rabbia del collega Umberto Ceraso e l'invito di Giona, però faccio presente che a mia figlia con regolare tesserino aziendale non è stato concesso di viaggiare in circumvesuviana se prima non avesse acquistato un regolare titolo di viaggio. (Cito testualmente quanto detto dal collega della circum: “ Questa è la circumvesuviana non la sepsa.”)
    Quando mi ha riferito dell'accaduto, gli ho semplicemente detto che d’imbecilli nella vita ne incontrerà tanti e non ho attuato nessuna forma di vendetta trasversale.

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  3. Va chiarita una cosa:il tesserino vale solo sui mezzi dell'azienda dove lavora il genitore o il coniuge(e non e'poco).Una volta, in viaggio sulla Circumvesuviana, scambiai due chiacchiere con un simpatico capotreno delle Ferrovie dello Stato che tornava da Napoli e mi spiego' che lui non multava mai a nessun figlio di dipendente di altre aziende anche se per regolamento non poteva farlo perche' in quel momento diventava lui passibile di multa (o addirittura di sospensione)da parte dei suoi superiori.Il punto quindi e' questo:salire con il tesserino di un'azienda su un mezzo di un'altra non e' corretto, e se vogliamo dirla tutta e' anche un piccolo abuso perche' e' come se uno se ne volesse approfittare.Mi rendo conto che voi,da genitori,non ammetterete mai che i vostri figli hanno sbagliato e anzi sosterrete sempre che i colleghi vostri che li hanno multati sono stati degli "imbecilli".Io li ritengo,seppur troppo severi,semplicemente ligi al dovere.

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