Il nostro Renatino |
Semplicemente che un solerte capotreno ha deciso di effettuare la verifica titoli di viaggio e come ormai avviene sempre più spesso, ha trovato che circa l’80% dei viaggiatori ne era sprovvisto. Per la prima volta sono stato contento di arrivare a Napoli con circa 15 minuto di ritardo. Mi domando e dico ma perchè non viene più fatta la controlleria? Fosse anche sporadicamente…ogni tanto? Certamente i viaggiatori paganti sarebbero più soddisfatti e i “portoghesi” un po’ meno !! Un plauso al personale viaggiante che si ricorda di uscire dalla cabina, nonostante il fronte ostile che l’attende e affronta come un cavaliere dei tempi antichi, "malfattori e masnadieri" di ogni risma, a spada tratta (senza chiedere atti di eroismo).
Renato
Carissimo Renatino-Forattino (a proposito, dalla vicenda, avresti potuto ricavarne una delle tue esilaranti vignette) tu sfondi una porta aperta, almeno per quello che mi riguarda. Nel senso che ne ho già scritto sul blog sull'argomento clicca qui , il problema è un altro. Se la controlleria a bordo non viene fatta a regola d'arte e cioè con una tale professionalità da non influire sulla marcia del treno, ti posso garantire che saresti proprio tu tra gli altri, a lamentarti con il personale, di giungere tardi al lavoro. Perchè arrivare in ritardo ma contenti per aver assistito al vecchio rito della controlleria, va bene la prima e la seconda volta ma al terzo giorno di ritardo, cosa prenderebbe il posto della tua contentezza ? Ecco questa è a mio avviso la prima questione, dopo di chè avrò piacere di rivolgere la tua domanda ai nostri dirigenti che certamente potrebbero aggiungere altre motivazioni al fatto che, la controlleria a bordo, anche sporadicamente è ormai solo un ricordo.
gioNa
Bisogna capire cosa si vuole dal trasporto ferroviario, se l'orario di arrivo di un treno a capolinea dev'essere solo un optional, allora va bene, ma vale SEMPRE, anche quando abbiamo fretta, poi bisogna dotare il controllore di strumenti legislativi ed amministrativi idonei per portare "in cassa" i denari dei biglietti ed a tutelare la propria incolumità, anche perché dubito che qualcuno dei "clienti" abbia deciso di farsi regolarizzare, infine bisognerebbe offrire un servizio ferroviario degno di questo nome e dubito che i dirigenti che GioNa vorrebbe chiamare in causa sappiano cosa sia...
RispondiEliminaMi dissocio da quanto scritto dal collega Conte in merito ai nostri dirigenti e alla di loro conoscenza del servizio ferroviario. Io amo i miei dirigenti, li venero e credo in loro. Seppoi di tanto in tanto mi ammollano qualche provvedimento disciplinare, lo fanno solo per il mio bene.
RispondiEliminaCapire cosa si vuole è difficile e dipende da molteplici fattori che stare ad elencare risulterebbe prolisso e tedioso.
RispondiEliminaCaro sign.Renato perchè quando non trova posto a sedere non và in cabina guida.
Ivi possono essre ospitati anche 6-7 e volte 8 persone.
Tutti,colleghi della FLORIDA ex dipendenti in quiescenza, amministrativi,operai,cantonieri.capistazione e personale viaggiante si accomodano in cabina.E' diventata prassi consolidata e la cosa non crea più problemi perchè i capi del personale e dirigenti vari non si interessano minimamente alla cosa come in passato,anzi ingegneri e manovalanza varia ritengono un diritto ,indipendentemente dal numero di persone che vi sono,sistemarsi là.
Un ambiente confortevole dove si ricevono telefonate a tutto spiano,dove è possibile fare conversazione e socializzare con gli altri colleghi.Insomma un salotto,manca solo Maurizio Costanzo e Federico Salvatore.
Non si preoccupi, entri in cabina,c'è un posto in prima fila per tutti.