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4 maggio 2012

DA ORSA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Oggi, 3 maggio, nella sede dell'EAV, si è tenuto un incontro tra i vertici del Sindacato Or.S.A. in Campania e la dirigenza dell'ente, rappresentata dall'amministratore unico, il prof. Nello Polese, coadiuvato da due dirigenti (Papagno e Riccardo). Essi hanno ribadito la posizione della società di non poter procedere più (almeno per ora) alla fusione per incorporazione, ma di voler scorporare il ramo TRASPORTO dalla aziende, per poi EVENTUALMENTE procedere ad una "messa a gara" o addirittura entrare in partnership con un altro grosso gruppo ferroviario. Giova ricordare che in questo processo sarebbero interessate solo le seguenti categorie: macchinisti, capitreno, coordinatori alla mobilità, OQM, personale delle officine ed operatori di stazione (coloro che che vendono solo i titoli di viaggio).



Ci è stata preannunciata anche una rimodulazione dell'assetto del managment, operazione che temiamo nasconda il solito "gioco delle tre carte", con spostamenti "di facciata" fatti ad hoc per dimostrare un risparmio economico, che nei fatti mai si concretizzerà, ma ciò che più temiamo è l'operazione che vorrebbero fare col personale amministrativo, col personale viaggiante e di macchina. Essi intenderebbero, per il personale amministrativo del gruppo EAV, applicare il contratto di solidarietà per 600 lavoratori, ma solo per coloro che non hanno un ruolo tecnico-operativo, quadri compresi, con un risparmio in termini di orario pari a 180 unità, prevedendo invece, per coloro che lo vorranno, di poter passare, attraverso alla mobilità aziendale ad altra qualifica, tra quelle in cui vi sono le maggiori carenze in organico. Quest'ultima operazione presenta due grosse difficoltà e contraddizioni, infatti se fosse confermata la volontà del gruppo di voler anche "internalizzare" , all'uopo, delle lavorazioni, come il presenziamento dei PL, avremmo da un lato un grave danno per il personale della FLORIDA e dalla SACOM, attualmente impegnato in questi compiti e dall'altro una "svalutazione" del capitale umano dei nostri colleghi, in palese contrasto poi col protocollo regionale del 16.12.2011 che parla di "mantenimento della professionalità".


Il personale viaggiante, di controlleria e di macchina, sarebbe, sempre secondo i managers EAV interessato (leggi obbligato) al cambio dei turni, in modo da avere una produttività molto maggiore di quella attuale.


A queste richieste, a nostro avviso assurde, pur in una situazione di crisi profonda, quella e quella attuale, il sindacato Or.S.A. ha fatto una serie di rimostranze ed osservazioni.


Premettendo che il personale dell'esercizio ha già dato, già dal mese di settembre scorso, con un processo di recupero di produttività, i cui risultati economici NON sono stati riconosciuti ai lavoratori, sottolineando che "l'agente solo" è una accordo che va rispettato PER INTERO, ricordando che c'è stata anche una perdita economica dovuta alla riduzione del programma di esercizio, con una rivisitazione dei turni, ed ovviamente con una loro riduzione, non si vede e non si capisce come e dove sia possibile collocare i colleghi che vorranno aderire alla "mobilità interna" per sfuggire al contratto di solidarietà, senza considerare gli effetti sul personale interessato di un altro processo di riorganizzazione ed ulteriori aumenti di produttività.


Questa è un'operazione di riduzione degli organici che poco si comprende, soprattutto alla luce della conferma dell'entità economica del Contratto di Servizio con la Regione anche per il 2012, se non come un'operazione di "riverginizzazione" dei manager dell'Ente Volturno, che riuscendo ad abbassare di molto il costo del lavoro, potrebbero così dimostrare il LORO valore, dopo aver passato gli ultimi12 mesi a perder tempo e denaro pubblico dietro la chimera della fusione delle tre aziende.


Preoccupa poi, la mancanza di sintonia tra l'amministratore unico dell'EAV e l'assessore ai trasporti della Regione Campania, temiamo che questo "sfasamento" possa portare nessun vantaggio per i lavoratori del TPL, perché ognuno dei due non ha interesse a valorizzare e ad appoggiare le iniziative dell'altro. Facciamo pertanto appello alla loro "buona volontà" perché mettano fine a questa diatriba e lavorino per il bene dei cittadini e dei lavoratori della Campania, anche se sappiamo bene che i politici ed i dirigenti ragionano su altre logiche.

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