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3 gennaio 2012

CALMA PIATTA...E PISTOLOTTO D'INIZIO ANNO

Di solito la calma piatta non è di buon auspicio per la gente di mare. Anche perchè dopo la calma piatta uno non può che aspettarsi una ripresa del moto ondoso che sovente è di tipo tempestoso. 
La nostra condizione di ex Circumvesuviani (?) attuali ferrovieri campani (?), somiglia proprio alla calma piatta di cui sopra. Probabilmente i venti di tempesta arriveranno ma nessuno sa da quale direzione tantomeno a quanti nodi essi viaggeranno. Le tre "sorelle" CGIL-CISL-UIL non emettono un fiato da diversi giorni, tranne che per qualche rassicurazione prontamente contestata dai sindacati "minori" di regola più attenti e meno trincerati su posizioni di cauta attesa. 
L'ultimo infatti pubblicato su queste pagine, edito da CONFAIL-ORSA, subito sotto questo mio "pistolotto" d'inizio anno, tenta di scuotere i lavoratori, dal sopore indotto da un "tutto va bene madama la marchesa" che saprebbe di "falso". 
Intanto la calma è così piatta che nemmeno le fonti "non attendibili" quelle che in qualche occasione ci hanno fatto sapere che lo stipendio ci sarebbe stato corrisposto,  si esprimono e la cosa è certamente inquietante. A questo punto possiamo solo dare spazio alle voci, quelle che in queste occasioni si rincorrono come le farfalle in un prato, senza però avere un minimo di attendibilità. Peraltro sono voci "scadute" nel senso che le abbiamo già sentite, quindi niente di fresco, come ad esempio la voce che fa riferimento ad un probabile trasferimento degli impiegat,i dal palazzo di corso Garibaldi probabilmente da fittare, ad altra location di proprietà EAV, pare in quel di Bagnoli. 
Come pure quella che però ha una maggiore credibilità, riguardante il sistema SAP che già da diversi anni usato in ex circumvesuviana, rappresenterà un pò il "grande fratello" per quanto concerne gli acquisti, il magazzino e quant'altro sarà il futuro gestionale delle tre aziende per le quali, è bene ricordarlo, la fusione si è allontanata di circa tre mesi. Lo slittamento pare sia dovuto al ritardo con il quale si è partiti, a mettere mano ad un'operazione piuttosto complessa. Pensandoci bene però una cosa certa c'è e cioè l'azzeramento o se preferite l'annullamento degli accordi aziendali di 2° livello a partire dal 1° gennaio 2012, ergo già operativo. 
Nel merito avremmo preferito capirci qualcosa in più. Ci saremmo aspettati una maggiore chiarezza da parte dei principali sindacati aziedali. La sparo grossa. Un elenco dei principali accordi saltati magari facendo riferimento alla categoria che nelle diverse circostanza va o meno a rimetterci qualcosa. 
Ma pare che non ci è dato sapere in maniera tanto trasparente di che morte morieremo anche, a detta di qualche sindacalista, a causa della molteplicità nonchè dall'elevato numero degli stessi.
Così al momento ci lasciamo cullare dalla marea, oggi amica, nell'attesa dei marosi che prima o poi arriveranno con tutto il loro devastante impeto. Se nel frattempo qualcuno che ne sa di più, volesse approfittare di queste pagine, noi saremmo ben lieti di ospitarlo. Non pretendiamo il "verbo" ma ci acconteteremmo di qualche considerazione di maggiore spessore rispetto a questo pistolotto. 


giona

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spett.le Direttore GioNa,
da quello che ho capito io leggendo gli accordi stipulati ad oggi e dando un'occhiata al codice civile, gli accordi cosiddetti di II° livello non si possono disdire ma solo sostituire (art. 2112 comma 3 C.C.) con altri di pari livello, che al momento non si vedono. Pertanto la disdetta fatta (peraltro con procedura anomala) è da considerare al limite della legge se non extra legge.
Mi attendo nei prossimi giorni un serrato confronto Azienda (la "nuova")-Sindacati per rivedere e riscrivere gli accordi di II° livello o almeno i più urgenti e indispensabili. Se così non fosse penso che la parola giusta per inquadrare la situazione sia anarchia con tutto quello che ne consegue.
saluti

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