Professoressa illuminata e riconosciutissima docente
economista, il ns. Ministro Elsa Fornero, SI è commossa pensando a noi
lavoratori dipendenti., e immaginando quanti di noi, tra i mille pensieri e
problemi del sopravvivere quotidiano arriveranno a compiere i 41 e/o 43 anni di
servizio in vita e in salute. L Italia a cominciare da tutte le istituzioni e
enti previdenziali e in crisi. Ma perché è veramente colpa nostra? L’evasione è
una piaga, come la delinquenza organizzata, ma chi l’ha permessa? Facendo un
banale esempio, come mai non si è mai pensato nelle aree Universitarie a
costruire mini alloggi, a spese di stato o regionali in complessi di cittadine
Universitarie, con affitti agli studenti che venissero direttamente versati
agli enti statali o regionali? In 30 anni, avrebbero recuperato l’investimento
e addirittura guadagnato un margine di interesse. Invece no, si è preferito un
sommerso di affitti in nero e di degrado allo scopo di favorire gli amici degli
amici, che negli ultimi 30 anni hanno guadagnato, complessivamente, cifre
incredibili evadendo il fisco. Prendiamo il caso dei trasporti, quello che si
propone adesso della suddivisione dei servizi, era già stato fatto anni fa in
altri paesi europei, alle prime avvisaglie di crisi. Invece qui, si è
preferito, arrivare allo stato terminale delle aziende, ed è incredibile che
pur sapendo da anni il piano dei tagli sui trasporti (come relazionato
dall’Ing. Paolo Berla del TRASPOL” Labor. Politica dei trasporti Politecnico di
Milano nel gennaio 2008” )
è stato assolutamente trascurato dai massimi responsabili dei trasporti, mentre
un fesso qualsiasi come me, della stessa azienda aveva già letto questa
relazione nella fine del 2008.
E i sindacati dei trasporti lo avevano letto? Insomma
nessuno credeva che una volta tagliati come già deciso da anni, che le cose
arrivavano a questo.
Potrei favi centinaia di esempi di cattiva gestione della
cosa pubblica, ma tra voi non saranno pochi le vittime di questo stato di cose
per cui; per il momento è inutile annoiarvi, ci aspetta già un amaro gennaio,
ed inutile tediarvi su queste dissertazioni ma vi ricordo che è inutile
piangere sul latte versato, ma bisogna fare in modo di non sprecarne più ed
impedire che altri lo sprechino per il momento vi saluto e ringrazio il senso
di sacrificio costruttivo che anima qualcuno di noi come Giovanni Navarone , che
ha scelto tra un il nostro mutismo e la possibilità di crescere tra noi, la
seconda e più faticosa strada.
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