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9 dicembre 2011

DON COSCIOTTO E LA PRIMA PROVA DELL'ESISTENZA DELL'EAV...NE SEGUIRANNO ALTRE

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VOCABOLARINO
(abbecedario semiserio a cura di DON COSCIOTTO)

EAV (esistenza)

Prova ontologica dell’esistenza di EAV (Ente Assoluto Vesuviano).
La prova descritta  risale al noto Sant’Anselmo dei Miei Stivali esistito nel medio evo campano prossimo venturo.
La prova si basa sul concetto che l’EAV è ente perfettissimo, organizzatissimo, onnipotentissimo e quindi non può non esistere.
All’obiezione che c’è distinzione tra piano reale e piano mentale, tra piano accademico (si fa per dire) e piano industriale e quindi non si può saltare dalla possibilità logica alla realtà ontologica né di palo in frasca in quanto l’esistenza è una cosa che si constata solo una volta creata e registrata in chiesa e in paradiso e non solo alla camera di commercio, si può rispondere che … chi se ne frega…
Insistendo che l’esistenza non è un predicato ma un fatto puramente esistenziale nel senso delle poltrone e delle nomine, si può obiettare che per quello non c’è problema.
E ancora anche qualora si è scritta e descritta nei dettagli la realtà della cosa di cui qui si parla, anche in tal caso rimane il fondato dubbio se quella cosa è realmente esistenza o non è una finzione campata in aria e pure improvvisata (come ben sanno fare i politici nostrani).
“Qualunque sia l’estensione e la natura del contenuto del nostro concetto di un oggetto, dovremo sempre uscir fuori dal concetto se vogliamo conferire l’esistenza all’oggetto” (Kant, Critica della ragion pura).
Di conseguenza la prova ontologica è o impossibile o è contraddittoria. Impossibile se deriva dall’idea folle di qualche dilettante allo sbaraglio, contraddittoria se l’idea presuppone l’esistenza solo sulla carta della cosa che si vuole imporre. In entrambi i casi la prova risulta palesemente falsa.
In conclusione l’ente in questione è una pura illusione e noi ne pagheremo le conseguenze.

Dicembre 2011