VOCABOLARINO
(abbecedario semiserio a cura di DON COSCIOTTO)
EAV (esistenza)
Prova
ontologica dell’esistenza di EAV (Ente Assoluto Vesuviano).
La prova
descritta risale al noto Sant’Anselmo
dei Miei Stivali esistito nel medio evo campano prossimo venturo.
La prova
si basa sul concetto che l’EAV è ente perfettissimo, organizzatissimo, onnipotentissimo
e quindi non può non esistere.
All’obiezione
che c’è distinzione tra piano reale e piano mentale, tra piano accademico (si
fa per dire) e piano industriale e quindi non si può saltare dalla possibilità
logica alla realtà ontologica né di palo in frasca in quanto l’esistenza è una
cosa che si constata solo una volta creata e registrata in chiesa e in paradiso
e non solo alla camera di commercio, si può rispondere che … chi se ne frega…
Insistendo
che l’esistenza non è un predicato ma un fatto puramente esistenziale nel senso
delle poltrone e delle nomine, si può obiettare che per quello non c’è
problema.
E ancora
anche qualora si è scritta e descritta nei dettagli la realtà della cosa di cui
qui si parla, anche in tal caso rimane il fondato dubbio se quella cosa è
realmente esistenza o non è una finzione campata in aria e pure improvvisata
(come ben sanno fare i politici nostrani).
“Qualunque sia l’estensione e la
natura del contenuto del nostro concetto di un oggetto, dovremo sempre uscir
fuori dal concetto se vogliamo conferire l’esistenza all’oggetto” (Kant,
Critica della ragion pura).
Di conseguenza la
prova ontologica è o impossibile o è contraddittoria. Impossibile se deriva
dall’idea folle di qualche dilettante allo sbaraglio, contraddittoria se l’idea
presuppone l’esistenza solo sulla carta della cosa che si vuole imporre. In
entrambi i casi la prova risulta palesemente falsa.
In conclusione l’ente
in questione è una pura illusione e noi ne pagheremo le conseguenze.
Dicembre
2011