IL NOSTRO PADRE DANILO FIORI EX CAPPELLANO DI CIRCUMVESUVIANA |
Carissimi amici e amiche, buona preparazione alla Solennità dell' Immacolata e del Natale.
Cosa significa "prepararsi"? Quando c'è un evento, un incontro o una visita, solitamente c'è sempre una preparazione particolare: pulizie della casa, si compra un vestito nuovo, ci si veste bene, ci si lava, si sente il bisogno di cambiare qualcosa di sè per accogliere bene la persona o per non fare brutta figura. La mia domanda-provocazione è la seguente:-E per Natale come ci prepariamo? Aspettiamo Qualcuno d'importante? Oppure siccome siamo in crisi e c'è la crisi...quindi risparmiamo anche nell'attesa?-. L'invito da questa Parola di Dio è che possiamo prepararci ad Accogliere Gesù (se vogliamo), ma nello stesso tempo è Lui che ci prepara alla sua venuta.
Prepariamoci e lasciamoci preparare per sperimentare che c'è Natale e natale: quello di Dio e quello del mondo, quello di una Venuta e quello della vendita; quello del Dono e quello del guadagno.
Buon cammino e vi auguro che possiate trascorrere soprattutto un Natale con le persone a voi care, lì come e dove Dio ha scelto di nascere: IN UNA FAMIGLIA !
p. Danilo Fiori O.M.I.
Viale Lexert, 14
11100 AOSTA
Parola di Vita di Dicembre
2011
"Preparate
la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!" (Lc 3,4)
In questo tempo d’Avvento, ecco una nuova
“parola”, che siamo invitati a vivere. L’evangelista Luca la riprende da Isaia,
il profeta della consolazione. Per i primi cristiani, essa va riferita a
Giovanni il Battista, che ha preceduto Gesù.
E la Chiesa , in questo tempo che precede il Natale,
presentando appunto il Precursore, ci invita alla gioia, perché il Battista è
come un messaggero che annunzia il Re. Questi, infatti, sta per venire. E’
vicino il tempo in cui Dio compie le sue promesse, perdona i peccati, dona la
salvezza.
“Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!”
Ma se questa è parola di gioia, è anche un
invito ad un nuovo orientamento di tutta la nostra esistenza, ad un cambiamento
radicale della vita.
Il Battista invita a preparare la strada del
Signore. Ma qual è questa strada?Gesù, annunziato dal Battista, prima d’uscire
a vita pubblica per iniziare la sua predicazione, è passato per il deserto.
Questa la sua strada. E nel deserto, se ha trovato la profonda intimità col
Padre suo, ha incontrato anche le tentazioni, facendosi solidale così con tutti
gli uomini. E ne è uscito vincitore. E’ la stessa strada che ritroviamo poi
nella sua morte e resurrezione. Avendo Gesù percorso la sua strada sino in
fondo, diventa egli stesso “via” per noi che siamo in cammino.
E’ lui stesso la via per la quale dobbiamo
incamminarci per poter realizzare sino in fondo la nostra vocazione umana, che
è entrare nella piena comunione con Dio.
Ognuno di noi è chiamato a preparare la via
a Gesù, che vuole entrare nella nostra vita. Occorre, allora, raddrizzare i
sentieri della nostra esistenza, perché egli possa venire in noi.
Bisogna preparargli la strada, togliendo gli
ostacoli ad uno ad uno: quelli posti dal nostro modo limitato di vedere, dalla
nostra volontà debole.
Occorre avere il coraggio di scegliere fra
una nostra strada e la sua per noi, fra la nostra volontà e la sua volontà, fra
un programma voluto da noi e quello pensato dal suo amore onnipotente.
E una volta presa questa decisione, lavorare
per adeguare la nostra volontà recalcitrante alla sua.
Come? I cristiani realizzati insegnano un
metodo buono, pratico, intelligente: ora, adesso.
Nel momento, togliere sasso dopo sasso
perché non più la nostra volontà viva in noi, ma la sua.
Avremo così vissuto la Parola :
“Preparate la via del Signore, raddrizzate i
suoi sentieri!”
Chiara Lubich
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