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26 giugno 2015

PENNE NERE E PENNE BIANCHE. DI BRUNO VINCI

Caro Giovanni, se ti va pubblicalo, sennò fa nulla,.
Ne approfitto per salutarti

Saluti Bruno




In questo blog ogni tanto, una penna nera scriveva, con il veleno della verità ma ormai e lo dico con rimpianto, in questo blog scrivono solo penne bianche che non odiano e non sono irritate con nessuno. Vivono con delle righe ideali di buoni propositi, vagando nella speranza di un mondo… che non c’è!! E si, non c’è!

Lasciamo stare i commenti, ma io non lo vedo proprio questo mondo di bene, ormai è  risaputo che dietro a ogni migrante c’è un lucro e l’inchiesta di Mafia Capitale lo ha portato alla luce, sollevando il tappeto buono ma fatto di apparenze, di una Romacittà unica e universale ma come Napoli e altre città,non esente dal marcio. Ora è affiorato il lurido unto e sporco di un buonismo e di un apparenza di onestà, di un mondo italiano dove tutto c’è in meglio, ma pochissimo funzionante. Forse a cominciare dalle leggi, decreti etc- le e relative contro leggi. Basta osservare il presente politico,infatti,  questo è il Governo delle riforme,e speriamo funzionino, ma comunque, sia funzionanti che no, alla prima svolta politica, ci sarà il governo di Controriforme.
In effetti, Stiamo diventando tutti dei non elettori, dei non cittadini e dei non italiani (ohibò! Mica perché saremmo europei??). E, per quanto possa compatire gli esuli e i migranti, comunque ora, anche loro scappano dall’Italia e chi non lo ha fatto ancora; se la situazione economica Italiana si aggrava, lo farà. In fondo, cosa li lega a questo paese? Una simpatia? Una forzosa necessità di passaggio, ma oltre questo cosa? Un lavoro che ormai è un privilegio anche per gli italiani nativi ed storicamente imparentati con quelli che vissero e combatterono per questo paese? 
Non voglio fare congetture, ma io sono italiano da generazioni, mio padre fece per 12 anni il soldato , in Africa e altri etari di guerra, fino alla fine della seconda guerra mondiale. E non credo, che se allora gli si chiedeva dallo Stato di combattere per liberare le persone oppresse di altri paesi , che si fosse rifiutato. Ma molti governi ora non sono interessati  ai problemi medio orientali ed del bacino del mediterraneo. Di quell’uomo, scopri la sua vera personalità tantissimi anni fa, ai suoi funerali, infatti, si serrò un quartiere per il gran corteo funebre ed io ragazzo capii che il mio taciturno padre, fu coraggioso e stimato, in guerra ed poi in pace. Ed io, quando feci il soldato nel famigerato 1980, cercai stupidamente di imitarlo guadagnandomi una medaglia di Bronzo e il Diploma di Benemerenza della Repubblica Italiana perché mi offersi volontario per i soccorsi del terremoto dell’ Irpinia, pur essendo napoletano e quindi possibile fruitore della licenza straordinaria di andare a casa.
A fine servizio militare, a differenza di molti, mi fu concesso l’equipaggiamento militare  completo per ricordo, poiché bontà loro, mi congedavo con onore e nel mio zaino la medaglia e il diploma di Benemerenza. 
Ora sono passati, molti anni e i miei occhi italiani, hanno visto, corruzione dall’alto e dal basso , ed ovviamente, dopo un po’ di anni, ho buttato sia l’equipaggiamento che il diploma di benemerenza conservando solo la medaglia di bronzo a ricordo di quanto un “Italiano” può essere stupido e credere che chiunque; sia italiano che straniero, possa amare il tricolore vero, quello dei sacrari dei caduti, quelle bandiere più impegnative e cariche di doveri che non sventolano solo ai mondiali,  per sempre svettanti sulle croci bianche, ma bandiere sempre più  dimenticate.
Per concludere, chiedo scusa di avere citato un italiano di ieri e uno di oggi, era giusto per far capire a chiunque quanto, per alcuni, sia difficile non solo sentirsi europei, ma addirittura, anche Italiani. E penso che anche gli stranieri l’hanno capito.

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Come vedi caro Bruno, il tuo pensiero è stato ancora una volta pubblicato. Anzi credo che mai uno dei tuoi come di altri sia rimasto senza pubblicazione. Quando questo è successo è stato per dimenticanza, per distrazione, perchè sono io a fare tutto e talvolta, perdo qualche colpo. 
Purtroppo la perdita di colpi da parte mia, ha determinato la perdita di qualche "penna nera" per usare il tuo termine. La quale penna nera ha pensato e in mala fede, ad una mia censura nei propri confronti.
Certo non posso pubblicare tutto quello che passa per la testa degli altri, in special modo se sono pensieri che magari espressi con troppa "libertà," in qualche modo possono offendere qualcuno. Nel qual caso, se permettete, cerco di pararmi il culo. Tengo famiglia. 
Però quando ho reputato uno scritto "insidioso" per me, ne ho parlato con l'autore e, o l'articolo è stato modificato, oppure di comune accordo  si è deciso di non pubblicarlo. Casi rari tra l'altro.
Diverso il discorso dei commenti che se anonimi e a mia discrezione ritenuti non pubblicabili, vengono certamente censurati. Detto ciò chiudo con un consiglio che non vorrei fosse frainteso e che ho dato a qualche "penna nera" che ha sentito puzza di censura e certamente non è il tuo caso, carissimo Bruno. 

Farsi un blog proprio è la cosa più semplice del mondo. Ci vogliono cinque minuti, non di più. E oggi che siamo tutti o quasi su facebook che smanettiamo con whatsapp e messenger, nessuno mi venga a dire che non è capace. Ma comunque mi metto a disposizione per insegnare come si fa. Voi mi direte ma un blog da poco aperto, non avrà mai la visibilità di "vesuvianando." E io vi rispondo....ci mancherebbe, visto che sono quindici anni di presenza giornaliera sul web con annessi e connessi. Mai blog è durato tanto, di questo ne sono certo. Ma io vi offrirò la mia ospitalità. Voi vi create il blog, ci mettete la faccia come ho fatto io, ci scriverete tutto quello che vorrete soprattutto con la "penna nera" e a darvi risonanza ci penso io. Voi non dovrete fare altro che inviarmi il link del vostro pezzo al vetriolo ed io non mancherò di pubblicarlo su "Vesuvianando" esortando i miei lettori a venire sul vostro blog, a leggerlo.

Un caro saluto a tutte le "penne nere"....vi aspetto numerose !


   


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