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29 maggio 2015

FIGLI E FIGLIASTRI ?

E' di ieri l'uscita del bando di concorso interno per 10 posti di capotreno che l'azienda mi ha chiesto di pubblicizzare anche attraverso il blog, visti i tempi grami che stiamo attraversando anche per quanto riguarda la diffusione degli ordini di servizio.
Ebbene già ieri a poche ore dalla pubblicazione sia sul blog che su facebook, sono iniziate accese polemiche da parte degli "esclusi". Gli esclusi sono gli agenti provenienti dalle ditte Sacom e Florida che l'azienda ha assorbito in pianta stabile, dal 1 Gennaio 2015. I colleghi di cui scrivo, sono inquadrati come ausiliari e sono addetti ai passaggio a livello, a tutti gli effetti dunque per quanto concerne le mansioni, operatori di linea.
Ora questi lavoratori che tra l'altro si portano appresso un "penalizzante" contratto di Part - Time, secondo l'azienda, nonostante abbiano prestato la propria opera per più di un decennio attraverso le ditte su nominate, non potranno partecipare al concorso a capotreno perchè non hanno quel minimo indispensabile di due anni di lavoro con l'azienda EAV.
L'o.d.s. recita infatti al punto due dell'elenco dei requisiti occorrenti: "ALMENO DUE ANNI DI ANZIANITA' DI SERVIZIO, SVOLTO ALLE DIRETTE DIPENDENZE DELL'E.A.V.
"Ma porca miseria - dicono questi lavoratori - abbiamo buttato il sangue per dieci anni e più sui PL dell'azienda EAV ed oggi ci dicono che non abbiamo i requisiti per tentare un concorso che potrebbe dare un minimo di gratificazione ad alcuni di noi, solo per quelle due parole "DIRETTE DIPENDENZE? Non è giusto !!! Noi presenteremo ugualmente la domanda di partecipazione e poi vedremo se l'azienda ha il coraggio di lasciarci fuori. 

Giuste o sbagliate che siano le recriminazioni di questi lavoratori che da cinque mesi dopo anni, stanno assaporando finalmente un trattamento degno di lavoratori con la L maiuscola, noi le riportiamo sul blog affinchè vengano conosciute. Il blog viene letto da tanti, inclusi i dirigenti EAV, ai quali mi permetto di chiedere di voler riconsiderare la richiesta di questi lavoratori, anche dal punto di vista dell'età media degli stessi, cosa che potrebbe assicurare una permanenza nella qualifica probabilmente superiore a quella che potrebbe garantire invece la loro esclusione.
Non ultima la volontà di migliorare, il bisogno di sentirsi ancora più "ferrovieri" da parte di questi colleghi dei quali non posso che parlare bene, visto che ho il piacere di lavorarci assieme, come assistente - coordinatore. Hanno fame di conoscenza ferroviaria. Lo dimostrano tutti i giorni con decine e decine di telefonate attraverso le quali vogliono capire determinati meccanismi alla base di una vera ferrovia. Tutte persone motivate, professionali e coscienziose nello svolgimento delle proprie mansioni. Del resto lo stesso ordine di servizio enuncia che un'apposita commissione esaminerà attraverso un colloquio finalizzato, la motivazione e l'attitudine allo svolgimento del ruolo previsto.
Allora perchè precludere a priori a costoro la possibilità di poter esternare queste motivazioni e queste attitudini. Non neghiamo loro questa possibilità, sono anche loro figli della stessa "mamma", vogliamo continuare a trattarli come figliastri ?

Giona




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