BREVI, FLASH, ANNUNCI.....

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6 aprile 2014

QUANT'È PROFONDO IL MARE ?????. A CURA DEL POSTINO DI BASKERVILLE

Prima di tutto devo un ringraziamento a Giovanni per la tacita benevolenza nell'essersi prestato alle mia digressione sulla rivelazione finale di GIONA,che LUI non ha mai pensato e ne tanto-meno raccontato....(Vedi:il vecchio Intervallo-lo scoop del Kaiser-la rivelazione di GIONA)

Nel mio siparietto vesuviano tra l'Intervallo e gli spot di Carosello,la chiosa che chiude l'articolo doveva essere per forza la sua......Mi sono preso,diciamo, questa licenza " poetica",in un'impaginazione che è stata curata sin nei minimi dettagli,con il video dell'intervallo in apertura e il video di carosello che completa il quadretto della stasi vesuviana...Oppure dovrei dire:il ristagno,il rallentamento di un processo,l'interruzione della circolazione nel corpo ancora caldo di un ente dedito alla cura ed alla manutenzione dei cimiteri......

Il secondo ringraziamento lo devo indirizzare alla buonanima di Lucio Dalla.....L'incipit folgorante di Com'è profondo il mare,è stato utilizzato dal postino di Baskerville per ben due volte,ed in due diversi articoli che comunque avevano la stessa finalità:la denuncia dell'abbandono,dell'incuria,del degrado,dell'inettitudine,che mi è stata servita a "fagiolo,"attraverso l'ottimo servizio fotografico del KAISER,sulla natura che vive e chiede i suoi spazi nonostante la capacità o l'incapacità di governo dell'uomo!!!...

L'inizio devastante del motivo musicale che mi ha fatto sognare in ab illo tempore,era troppo bello per non proporlo sia la prima volta,che la seconda volta,nel nostro naturalismo alla coque:<

Come Dalla,mi sono lasciato trasportare anch'io dai sentimenti e dai ricordi storici e personali,e quindi,non posso non ricordare che il brano musicale è del 1977;che la mia assunzione in Circumvesuviana risale proprio a quell'anno,quando dopo un
CONCORSO PUBBLICO,furono assorbiti nella pianta organica tutti i nominativi dei candidati selezionati e inseriti nella graduatoria di merito....Un elenco di persone formato da vincitori e "vinti"... Scelti attraverso un punteggio assegnato da una commissione esaminatrice che,dopo aver esaminato i concorrenti,li numerava affidando alle circostanze o al fato:i loro sogni,le loro speranze,il loro futuro...La graduatoria stilata,dopo una prova scritta,una orale ed una di pratica,rimase aperta,sino al suo esaurimento,per le coperture resesi necessarie per soddisfare le esigenze organizzative aziendali...
(Si chiamava così il Piano Industriale)......
Mi è toccata fare questa precisazione,ad uso e consumo della spettabile clientela,che chissà per quale dannato marchingegno mentale è convintissima che nell'azienda si assume per chiamata nominativa oppure per un esodo padre-figlio,abortito già sul nascere(fatta eccezione per i pochi privilegiati)
Inutilmente,se interrogato da conoscenti o da viaggiatori occasionali incrociati sul treno,tento di obiettare-negare(come Pietro per ben tre volte ma il gallo fece cilecca e non cantò)-confutare-spiegare-che in Circumvesuviana si assume per concorso(quando si assume);difendere noi lavoratori dalle rovine prodotte e messe lì ad imperitura memoria per i posteri:ma ahimè, il risultato di tante chiacchiere è al quanto modesto..... Speculazione?Disinformazione?Infamie gratuite?Non lo so!
So solo che in una partecipata messa all'indice e coinvolta drammaticamente nel disastro dei trasporti:l'untore o il capro espiatorio è l'omino che fa al caso,per menti deteriorate dal germe della violenza,che anelano a sfogare il loro gusto di rivalsa e di vendetta....
Certamente fummo fortunati ad essere assunti in un'azienda allora in crescita esponenziale....Fummo fortunati,si,ma meno bravi dei super-quotati che avrebbero fatto meraviglie in seguito in azienda,come magnifici DUDU'....
Si dice che la pratica della scrittura si nutre della trasmissione della memoria...Si dice che per ritrovare le nostre radici,bisogna guardare al passato...Ed allora proviamo a ricordare,questa lunga storia che viene da lontano...Con delle società che nel corso degli anni hanno inventato modi per garantire efficienza e funzionalità,al trasporto su ferro,in una regione con una forte domanda di mobilità...Si pensi all'ammodernamento degli anni 70;alla maestosità di nuove opere come il fabbricato della nuova direzione; alle stazioni  ristrutturate e quelle costruite ex novo;all'acquisto di nuovi elettrotreni....Poi venne l'anno della svolta,con il tragico incidente di
Cercola,preceduto da un triste presagio(.Il 20 agosto del 1976,un incendio su un convoglio causò a Napoli 350 tra ustionati e contusi.).......Ma quello di Cercola,fu straziante:il 21 Novembre del 1979,uno scontro frontale fra due treni causò 14 morti e 70 feriti.... ...
Si disse bisogna ripartire,migliorando e potenziando rete ferroviaria e infrastruttura....C'era la consapevolezza e l'urgenza di convogliare investimenti economici sulla sicurezza....E siamo ripartiti implementando nuovi sistemi tecnologici che coniugassero la sicurezza del viaggio,con la puntualità del servizio...(Per quel tempo i nuovi sistemi introdotti si dimostrarono stupefacenti....)
Intanto cambiava la denominazione della società....Da S.F.S.M(Strade Ferrate Secondarie Meridionali)a Gestione Commissariale Governativa(la Circumvesuviana viene riscattata dallo Stato nel 1985)...E dal 2001,cessava la Gestione Governativa,e la Circumvesuviana veniva asservita(è proprio il caso di dirlo)e sottoposta al controllo "capillare"(SIC!)della Regione Campania....E fu l'APOCALISSE!.
Prima della nostra piccola apocalisse,la Circumvesuviana si presentava alla spettabile clientela con un offerta commerciale di tutto rispetto.....139 treni,521 corse al giorno;41 milioni di viaggiatori annui;2006 unità previste ad organico pieno;1590(allora) la forza esistente e con una carenza di 416 unità.....Dulcis in fundo: iniziavano ad entrare in funzione i nuovi elettrotreni(Metrostar)......Questa era la nostra fotografia nell'età del ferro e dei ferrovieri....
Con l'Apocalisse,è scattata una sorta di Blackout:....Tutta quella sapienza,quella tecnologia e quell'ingegnosità condivisa al servizio della gente per crescere e progredire si è bloccata...Al disastro dei trasporti si è unito il tracollo sulla sicurezza....Un deragliamento
ferroviario,investimenti ferroviari sui S.O.A,alberi che
cadono;nebulose su inchieste ed incidenti mai del tutto chiariti....Un ammasso confuso su fatti,idee e senza venirne mai a capo di niente.......
La nostra era tutta un'altra storia....Altri tempi si dirà....Ma i mezzi ed i mezzucci usati oggi per confondere le idee è un solo un vergognoso alibi...E la politica dei tagli che in questa missione d'imbarbarimento gli ha retto il moccolo,ci ha posto in una condizione di rassegnazione........Non c'è scusa che tenga,la noia ha preso il sopravvento sull'indignazione e l'umore nero non aiuta certo al cambiamento.....Una tranquillità inspiegabile certo,se non con un rilassamento frutto di un ragionamento astruso.....
"Tutto questo prima o poi finirà..."
Un madornale errore di analisi,di sintesi e di prospettiva di cui paghiamo il conto oggi e che pagheremo negli anni a venire,che già bussano alla porta.....Per chi pensa ancora di salvarsi il culo:nella  merda ci stiamo dentro TUTTI sino al collo..

Per ritornare poi alla claque dei funzionari " bravi e meritevoli",....Quelli che sono abituati  a scodinzolare;quelli già pesati nell'alto dei cieli dalla santissima e reverendissima trinità,che nella gloria del loro padre,del loro spirito(evaporato da sempre)e del silenzio annacquato omertoso,oggi ancora pontificano e tramano,dall'alto scranno del palazzo:dirigendo il traffico dello sfascio,possiamo solo constatare che essendo complici,hanno trovano subito un altro padroncino.....

Per restare sempre in tema "sul silenziosamente complici",mi ritrovo nelle strofe del testo che diventano un manifesto " futurista"ad una libertà di espressione e di pensiero,oggi tenuta nel sottoscala della mente...... ...«E’ chiaro che il pensiero dà fastidio anche se chi pensa è muto come un pesce, anzi è un pesce e come pesce è difficile da bloccare perché lo protegge il mare».(E ANCORA)«Certo chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche, il pensiero come l’oceano non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare. Così stanno bruciando il mare, così stanno uccidendo il mare, così stanno umiliando il mare, così stanno piegando il mare».

Caro Lucio,furono parole PROFETICHE!La libertà di esporre il proprio pensiero anche se non conforme a quello suggerito,non ha grande successo... Intanto gli sfascia carrozze stanno sempre là....Hanno rovinato aziende,inquinato territori,distrutto un paese,affondato una REGIONE,abbruttite grandi bellezze come ROMA E NAPOLI,e ciononostante governano..........

"...Siamo noi,siamo in tanti,ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti,dei linotipisti.Siamo i gatti neri,siamo pessimisti,siamo i cattivi pensieri,e non abbiamo da mangiare..."

Chiudo con una recensione pescata nel mare della rete,e con il testo di DALLA,che racconta una violenza....
"Ovviamente,come riporta uno dei post:una violenza fatta al pensiero,cioè al mare...."

N.B.:(Una doverosa citazione....IL KAISER a cui  dobbiamo il servizio fotografico,è un titolo imperiale tedesco ed il soprannome di un grande calciatore che ho ammirato da ragazzo Franz Beckenbauer ....Ammirato,per quello stoicismo dimostrato nel giocare,nonostante infortunato e con un braccio lussato trattenuto da una fascia legata al collo,gli splendidi supplementari di Italia-Germania).....
Non ci fate caso:sono pensieri in libera uscita,che si muovono per aggregazione temporanea....Si sfaldano,si sfilano,si compongono,scompaiono e riprendono a disegnare.... La difficoltà di pensare ad un passato che possa essere anche il nostro futuro,urta contro la nostra logica e contro una realtà coerente fatta di debiti e buchi neri.......E così riprendiamo a tessere i fili ed annodare,sfilare e cambiare il nostro mondo,in un universo ribollente di pensieri,ingenuo superstizioso,ipocrita,brulicante,di briganti nascosti tra i lumini e le tombe del volturno,di scemi del villaggio,di stronzi che faticano ed altri che si ingozzano...
Il passato non ritorna se non nella mente....Ma come si sa,in questo grande guazzabuglio :viecchie e furastieri 'a contano comm vonno....
A proposito: Quant'è profondo il mare????

Rileggendo dopo tanto tempo il testo di questa canzone, ci sarebbe da inserirla in quel particolare "percorso" che non si farà mai, quello delle "grandi dimenticanze"...

"L'esordio del Dalla paroliere non potrebbe essere più felice. Come è profondo il mare (1977), infatti, sfodera un attacco folgorante: "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare...". Finalmente consapevole dei propri mezzi espressivi, Dalla si rivela autore sensibile e fantasioso, mescolando idealismo politico e sentimenti, eccentricità e humour.
Come è profondo il mare è un disco di storie quotidiane a sfondo autobiografico, di cani randagi braccati e di anime perse. Un racconto scandito da una varietà di ritmi e stili: il blues, il rock, il soul, lo stomp, la ballata melodica. E' un disco più accessibile, ma ancora denso di richiami allegorici. Il mare della title track, ad esempio, raffigura il pensiero, che "dà fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce", ma "non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare". E così i potenti si accaniscono sul mare: lo vogliono bruciare, uccidere, umiliare. Cantilena lenta e dolcissima, cadenzata sul basso liquido di Marco Nanni, ti si insinua, inesorabile, nelle orecchie e nel cuore."

Claudio Fabretti, da Onda Rock

Non è semplice, né viene certo naturale, scrivere la storia del mondo. Nello spazio di una canzonetta, poi; bisogna essere del tutto folli, e nel 1977 Lucio Dalla lo era parecchio. Una storia del mondo, che è nato dal mare, e dell'umanità, che sta ammazzando il mare. Una storia collettiva che s'intreccia con la propria vita, a partire da un preciso riferimento biografico (il padre di Lucio Dalla, “gran cacciatore di quaglie e di fagiani”, era effettivamente presidente del circolo di tiro a volo di Bologna); un inizio sfolgorante e devastante, che è rimasto nella storia della canzone italiana con quell'ammasso di automobilisti, linotipisti, pessimisti, gatti neri e cattivi pensieri. E' la prima prova di Lucio Dalla come autore di testi, dopo la rottura con Roberto Roversi, e di prima acchito, assieme a tutto il disco, diventa una delle maggiori. E scorre davvero la storia quotidiana del mondo, canzone eponima di un album che è interamente fatto di storie quotidiane in un periodo eccezionale. Le immagini sono crude: questa è, in gran parte, una canzone che racconta violenza. Soprattutto la violenza fatta al pensiero, cioè al mare. [RV]



(Com'è Profondo il Mare di Lucio Dalla)

Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte
per paura degli automobilisti, dei linotipisti
siamo gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri,
e non abbiamo da mangiare,
come è profondo il mare,
come è profondo il mare.

Babbo che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani
caccia via queste mosche che non mi fanno dormire,
che mi fanno arrabbiare,
come è profondo il mare,
come è profondo il mare.

E` inutile non c'è più lavoro, non c'è più decoro
Dio o chi per lui sta cercando di dividerci,
di farci del male, di farci annegare,
come è profondo il mare
come è profondo il mare.

Con la forza di un ricatto l'uomo divento qualcuno,
resuscito anche i morti, spalancò prigioni,
bloccò sei treni con relativi vagoni,
innalzo per un attimo il povero a un ruolo difficile da mantenere,
poi lo lasciò cadere a piangere e a urlare
solo in mezzo al mare,
come è profondo il mare.

Poi da solo l'urlo divento un tamburo
e il povero, come un lampo, nel cielo sicuro,
comincio una guerra per conquistare
quello scherzo di terra
che il suo grande cuore doveva coltivare,
come è profondo il mare
come è profondo il mare.

Ma la terra gli fu portata via compresa quella rimasta addosso
fu scaraventato in un palazzo o in un fosso, non ricordo bene,
poi una storia di catene, bastonate
e chirurgia sperimentale.
Come è profondo il mare,
come è profondo il mare.

Intanto un mistico, forse un aviatore, scoprì la commozione
che rimise d'accordo tutti, i belli con i brutti,
con qualche danno per i brutti che si videro consegnare
un pezzo di specchio così da potersi guardare,
come è profondo il mare,
come è profondo il mare.

Frattanto i pesci, dai quali discendiamo tutti,
assistettero curiosi, al dramma collettivo
di questo mondo che a loro indubbiamente
doveva sembrare cattivo
e cominciarono a pensare, nel loro grande mare,
come è profondo il mare.
Nel loro grande mare,
come è profondo il mare.

E` chiaro che il pensiero dà fastidio
anche se chi pensa è muto come un pesce
anzi è un pesce e come pesce
è difficile da bloccare
perché lo protegge il mare,
come è profondo il mare.

Certo chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche
il pensiero è come l'oceano,
non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare.
Così stanno bruciando il mare,
così stanno uccidendo il mare
così stanno umiliando il mare,
così stanno piegando il mare

LA PAGINA DE IL POSTINO DI BASKERVILLE
IL POSTINO DI BASKERVILLE

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