Egregio
Presidente
On.
Stefano Caldoro
Via
Santa Lucia, 81
N a
p o l i
Oggetto: T.P.L. Regionale.
Egregio Presidente, nella parobola discendente dei
governi vi è un momento nel quale fatti, gesti, parole e comportamenti
abbandonano ogni logica e si concedono senza ritegno all’isteria. E’ il momento
del “ basso impero”, durante il quale chi ha governato usa il residuo potere
per dar colpi all’impazzata, prima del definitivo naufragio.
E’ quanto sta accadendo a Lei e ai
suoi uomini: mi riferisco a quelli che Ella ha nominato o ha tollerato o peggio
subìto da una politica e da politici discutibili nel settore dei trasporti.
Le Sue dichiarazioni riportate
ieri dalla cronaca locale, danno ampia prova della Sua decadenza e di una
debolezza ormai allo stremo. Tento di farLe percepire le ragioni.
Dopo quattro anni di micidiale
malgoverno nel settore del TPL, Ella ancora si illude di giustificare lo
sfascio che tutti subiamo con “ le colpe del passato” . A questo proposito Le
anticipo che l’emittente Julie Italia mi ha invitato ad una trasmissione che
avrà ad oggetto il disastro dei trasporti in Campania; ho risposto di intervenire
a condizione che vi sia un confronto con quanti in questi anni hanno
contribuito non solo a determinare le attuali vergogne, ma hanno anche
partecipato alacremente a disinformare gli utenti e l’opinione pubblica, al
fine di celare la verità sul dramma che si andava compiendo. Quali
interlocutori ho indicato Lei, l’assessore Vetrella e il Prof. Polese: in
assenza almeno di uno dei tre, la trasmissione sarà caratterizzata da un
solitario quanto insoddisfatto monologo……..
In contraddittorio Le dirò che il
debito delle aziende di “appena” 240 milioni in realtà veniva compensato
dal corrispondente credito che le stesse
vantavano dalla regione campania; dopo di noi il suddetto credito è stato
riconosciuto ai nuovi amministratori, ma senza alcun effetto salvifico o almeno
salutare: il dramma era iniziato nel marasma dell’incompetenza e
dell’inefficienza, protagonisti soggetti chiamati ad organizzare un settore ,
ma alcuni di essi avevano la capacità di
organizzare un pollaio.
Le dirò ancora che le risorse per
gli investimenti sono dedicate e non possono essere stornate per l’esercizio: i
soldi per una galleria o si spendono per una galleria o si perdono. E noi in
appena nove anni abbiamo realizzato 54 chilometri di nuove linee ( dove i treni
tranquillamante transitavano fino al 2010, con gratificazione ed entusiasmo dei
dipendenti, nonché grazie al loro instancabile apporto) e 39 stazioni , tra
nuove e riqualificate, creando orgoglio nel settore e ricchezza nell’indotto.
Dopo la folle sospensione di tutte
le opere da parte di codesto miope governo regionale, il PIL è crollato e la
ripresa per il danno strutturale
arrecato non solo al trasporto, ma a tutta la economia campana, richiederà
molti anni di buon governo, di impegno e di competenza .
Ella confonde il debito/credito
delle aziende (del tutto giustificato, tant’è che l’importo è stato pagato
dall’amministrazione) con i crediti delle imprese esecutrici dei lavori, i
quali venivano regolarmente saldati con i fondi strutturali, nazionali e
regionali ad essi dedicati: in nove anni sono stati spesi quasi 2 miliardi di
euro in infrastrutture. L’alternativa era perderli, come accadrà al Suo governo
gravemente colpevole nel travolgere in un’onda anomala tutti i lavori
programmati e quelli in corso (vedi articolo a firma di Nando Santonastaso
pubblicato su IL MATTINO di oggi 09.04 corrente).
Fanno sorridere i Suoi
microprogetti ai piccoli comuni che celano o un tentativo di facile consenso o,
più probabilmente, un tentativo di ribaltare la responsabilità del fallimento
della spesa sugli incolpevoli sindaci, troppo tardi coinvolti.
E dunque in questo quadro è del
tutto evidente il Suo tentativo di tirare avanti alla men peggio, in attesa di
lasciare al Suo successore l’eredità di una devastazione.
Le dirò ancora in trasmissione che
con la precedente gestione i treni c’erano e funzionavano, i servizi venivano
assicurati e svolti più che dignitosamente e apprezzati dall’utenza, EAVBUS era
viva e si apprestava a diventare una superba e grande azienda di trasporto regionale
su gomma (tra le prime in Italia), i dipendenti
oltre all’orgoglio di indossare la divisa di autoferrotranviere, erano
tranquilli delle puntuali retribuzioni: non conoscevano l’onta di ricorsi di
fallimento, non quella dei pignoramenti e nemmeno la vergogna di nascondersi
per sottrarsi all’aggresione di utenti inferociti.
Questo eravamo noi, questo siete
voi.
Ieri sono apparsi nelle cronache
giornalistiche, per il tramite di Suoi portavoce, emolumenti e stipendi
percepiti allora e percepiti ora. Scivolata fatale.
Può far breccia nella sensibilità
dell’opinione pubblica, in gran parte alle prese con quotidiane difficoltà; ma è un applauso
effimero. Rassicuri i Suoi portavoce che più d’uno dei manager citati sono
professionisti che nella lora vita e con la loro attività, al netto degli
incarichi avuti nei trasporti campani, hanno raggiunto vette ed anche
importanti traguardi economici per il loro valore .
Mi fermo qui, per non destare
invidia nei suddetti portavoce,
reclutati da una discutibile politica ed imposti da discutibili politici.
Una imprudenza, Presidente: perché se l’importo,
tanto per dire, del precedente amministratore di Eav può sembrare alto (ma
tutto è relativo e nulla è assoluto), deve convenire che i 57.000 euro corrisposti all’attuale
amministratore unico di Eav, corresponsabile del disastro, sono assolutamente
immeritati: più che buttati al vento , hanno l’amaro sapore di un pagamento per
diffondere danni e confusioni. E così continuando…..
Venga in trasmissione, Presidente,
e si prepari anche a rispondere alle due domande che da mesi ho formulato
inutilmente al Prof. Polese, da quando egli cioè mi notificò una stupida
contestazione, respinta al mittente e dal mittente ingoiata. Una riguarda il
Suo autista, i cui oneri sono a carico di EAV, assunto con dubbia procedura;
l’altra riguarda l’illegittima nomina del Prof. Polese, in contrasto con una
legge da lei promulgata e da Lei violata. Forse ne aggiungerò una terza, che
riguarda il Suo consigliere giuridico penalista, pagato dalla regione campania
.
La sa l’ultima? cinque ex
dirigenti di EAV, i quali hanno risolto il rapporto di lavoro da più di un
anno, si sono visti accreditare la retribuzione del mese di Aprile 2014!
Errore? Incompetenza? Confusione? Disordine? Disorganizzazione? Connivenza? Il
fatto è venuto alla luce grazie all’onestà dei soggetti coinvolti; ma chi può
giurare che fatti di questo genere, simili o analoghi, non si verificano, non
si siano verificati e non si verificheranno?
Fa ridere chi parla di sprechi del
passato!!
Venga, Presidente ,in
trasmissione, a meno che Ella non
intenda interrompere il suo viaggio, ospite nella navicella dell’assessore
Vetrella, ingegnere spaziale, che da quattro anni orbita in una dimensione
distante anni luce dalla realtà.
Napoli, 09 Aprile 2014
Avv. Raffaello Bianco
ex
Amministratore di SEPSA s.p.a.
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