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19 aprile 2014

DA IL MATTINO DI NAPOLI



Paolo Mainiero
Ottanta milioni per il revamping di quarantuno treni. Il programma, finanziato dalla Regione con i fondi europei, sarà realizzato entro un anno e mezzo. Il decreto è già stato firmato. Con gli 80 milioni saranno ammodernati 37 treni della Circumvesuviana; uno della Sepsa; 3 della ferrovia MetroCampania Nord-Est. «È un altro passo avanti verso il ritorno alla normalità», spiega il presidente Stefano Caldoro. Una normalità che per il sistema dei trasporti e delle infrastrutture è sempre molto difficile da ottenere tant’è che mentre a Napoli la Regione annuncia il nuovo piano di investimenti, da Roma fonti del ministero dei Trasporti fanno sapere che Felicio Angrisano, attuale commissario del porto, starebbe per lasciare l’incarico. L’ammiraglio avrebbe manifestato al ministro Maurizio Lupi l’indisponibilità a mantenere il doppio incarico di commissario e di comandante generale delle Capitanerie di Porto. Per sostituire l’ammiraglio, l’orientamento è di optare per una soluzione interna nominando commissario un alto dirigente del ministero (il favorito è Giovanni Guglielmi, direttore generale della direzione Interventi speciali). Fermo restando che l’iter per la nomina del nuovo presidente seguirà il suo corso naturale.
L’investimento di 80 milioni nel revamping dei treni è dettato dalla necessità di potenziare un parco rotabile vetusto. L’età media dei treni della Circumvesuviana è di 26 anni con punte di 40 anni, come il caso degli Etr Fe 220. Con il paradosso che i treni più giovani, i famosi Metrostar, hanno tra i due e i tre anni di vita ma non hanno mai funzionato a regime. I 24 treni in dotazione (due non sono stati ancora consegnati) hanno presentato gravi anomalie tecniche che ne hanno reso impossibile l’utilizzo. «Per fare un esempio, se si rompeva la ruota non c’era neanche il sistema di smontarla», sintetizza l’assessore ai Trasporti Sergio Vetrella. Un’ampia falla per cui la Regione aveva anche immaginato di rivalersi nei confronti dell’Ansaldo. Un’ipotesi che però Caldoro ritiene oggi superata. «Siamo a Pasqua e abbiamo deciso di essere più buoni - assicura il governatore -. Stiamo lavorando bene con l’Ansaldo per recuperare la totale efficacia dei mezzi. I primi risultati sono positivi. È stato disegnato un cronoprogramma abbastanza impegnativo. La fase critica è alle spalle».
L’obiettivo è potenziare il parco rotabile mediante interventi radicali, dal restyling alla climatizzazione, dalla insonorizzazione alle nuove tecnologie satellitari, dalla videosorveglianza alle informazioni per i viaggiatori. I tempi? Almeno un anno e mezzo. «I treni non si comprano al mercato», osserva Vetrella che anzi ricorda il lavoro cominciato nel 2011 e che, aggiunge l’assessore, comincia a dare i primi risultati. Vetrella spiega che il numero dei treni della Circum in servizio è passato dai 38 del gennaio scorso ai 56 di aprile. Un salto in avanti al quale hanno contribuito i Metrostar passati dai 2 di tre mesi fa ai 14 di oggi. «L’auspicio è di avere sempre più treni sulle linee perchè - dice l’assessore - proprio i convogli hanno creato maggiori problemi». Il revamping tocca anche un treno della Sepsa, alla quale va aggiunta la commessa per l’acquisto di 12 nuovi convogli (per il primo i lavori sono iniziati) oltre all’ammodernamento di 13 treni già in uso. Per la Metrocampania Nord-Est il revamping riguarda tre treni. Inoltre, per svecchiare un parco mezzi che ha un’età media di 36 anni, è previsto l’acquisto di nuovi 9 elettrotreni, l’acquisto di 2 treni usati dalla Società Fer dell’Emilia Romagna, il revamping di 15 treni della Metropolitana di Roma dei quali 9 già in servizio sulla tratta Piscinola-Aversa.




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