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4 febbraio 2014

ANALISI....IPOTESI E VOCI.....



Francesco Gravetti 

Di ufficiale, per adesso, c’è solo un’analisi dei costi e un piano di rimodulazione della tratta. Il resto sono tutte voci, ipotesi. Ma si tratta di ipotesi che inquietano cittadini e amministratori comunali: l’ex Circumvesuviana (ora inglobata in Eav srl) starebbe per tagliare un pezzo della linea “Ottaviano – Sarno”, precisamente la tratta che va da Poggiomarino a Sarno. Almeno tre stazioni chiuse (Sarno, San Valentino Torio e Striano) nonché il drastico ridimensionamento della stazione di Poggiomarino, attualmente importante nodo di scambio con la linea Pompei–Torre Annunziata: almeno settantamila pendolari che rischierebbero di rimanere a piedi o comunque di dover ricorrere all’autobus. Pare, infatti, che l’Eav voglia spostare il servizio dal ferro alla gomma, dai treni al pullman. Ma le strade dell’entroterra vesuviano e sarnese sono tutt’altro che attrezzate a subire un ulteriore carico di automezzi.
L’allarme era stato già lanciato a inizio dicembre, quando l’Eav aveva chiesto ai suoi dipendenti una rilevazione statistica dei passeggeri proprio per quella tratta. Il personale Circum fu invitato a contare quanta gente saliva e scendeva dai treni che transitavano da Poggiomarino a Sarno. I sindacati, preoccupati, lo avevano detto: «E se fosse il preludio di un taglio?». Poi è toccato ai sindaci: i primi cittadini di Striano, Poggiomarino, Sarno e San Valentino Torio si sono riuniti e hanno deciso di chiedere un incontro urgente a Caldoro, approvando tutti la stessa delibera che condanna l’idea di eventuali tagli alla tratta. «L’assessore regionale Vetrella ci ha garantito che non è previsto alcuna soppressione di stazioni», spiega il sindaco di Striano Antonio Del Giudice, ma l’assessore alla viabilità di Poggiomarino, Antonio Boccia, tiene alta la guardia: «Noi abbiamo bisogno di certezze. Chiudere tali tratte sarebbe un atto letale per la nostra comunità. Sarà una battaglia dura, ma assolutamente necessaria per Poggiomarino e per i paesi limitrofi. Siamo pronti ad affrontarla».
Tra le ipotesi di taglio, peraltro, c’è pure quella che va da Poggiomarino a Scafati, altre quattro stazioni. Ora la questione sbarca in consiglio regionale: giovedì se ne parla in commissione Trasporti. Il consigliere regionale Gianfranco Valiante Pd ha sollecitato la presenza dell'assessore Vetrella: «Venga a spiegare la decisione in audizione e a dar conto dell'ennesima, sciagurata azione ai danni del territorio». E Mario Casillo, anch’egli Pd, che della commissione è il segretario, rincara la dose: «Non è con le sforbiciate violente che si affronta la crisi dei trasporti, ma con operazioni ragionate tese alla riduzione degli sprechi». In realtà Vetrella lo ha ripetuto più volte: «Non ho dato nessuna autorizzazione a sopprimere stazioni o tagliare tratte», ma la questione resta in piedi. L’Eav, infatti, ha comunque avviato un’analisi dei costi di gestione delle linee e della tratta “incriminata” in particolare: quanto serve per mantenere aperte le stazioni, per pagare il personale e portare i treni fino a Sarno nonostante, anche a causa della crisi dell’azienda, spesso arrivino a destinazione semivuoti.



1 commento:

  1. Suggerite alla vostra dirigenza di farvi contare, ma il conto lo perdereste, quanta gente non riesce a salire da Porta Nolana in poi.

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