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20 dicembre 2013

RACCOLTA AUGURI 2013 - 2014 ARRIVATI AL BLOG

    








                                          Foto del profilo di COZZOLINO SALVATORE


                        DA SALVATORE COZZOLINO                            

Carissimi l’augurio che sto per farvi è quello di una tradizionale benedizione irlandese. Entri e rimanga questa benedizione nel giorno di Natale e per sempre nelle vostre case e nelle vostre famiglie:

“Possa la strada venirvi incontro, possa il vento essere sempre alle vostre spalle e sospingervi dolcemente, possa il sole brillare caldo sul vostro viso, la pioggia cadere soffice sui vostri campi e il cielo coprirvi di benedizioni e, fino a che non ci incontreremo di nuovo, possa il Signore tenervi sul palmo della sua mano”. 


Buon Natale! 

Il diacono Salvatore Cozzolino e famiglia.

                                  DA MIMMO STARITA



Auguro che
la speranza accanto
alla semplice bellezza  dei vostri cuori 
si tramuti nella serenità
 di cui si ha tanto bisogno
Buon Natale! 
Mimmo Starita
e  famiglia



DA ANTONIO MUNIZZI 






DA OR.SA AUTOFERRO 

Il Natale è arrivato e tutti cercano un bel regalo da fare a chi si vuol bene, ma il dono più grande e più bello rimane sempre quello di avere nella vita persone che ti amano e ti stanno accanto nei momenti più difficili ed in quelli più belli!

 Da tutti noi...
...Buon Natale di cuore  e FELICE ANNO NUOVO

Segreteria Nazionale Autoferro-TPL




DAL COLLEGA IN PENSIONE RINO PEPE



Vita prima di San Tommaso da Celano (FF 466-470)

 Giunse il giorno della letizia, il tempo dell'esultanza ! Per l'occasione sono qui convocati molti frati da varie parti; uomini e donne arrivano festanti dai casolari della regione, portando ciascuno secondo le sue possibilità, ceri e fiaccole per illuminare quella notte, nella quale s'accese splendida nel cielo la Stella che illuminò tutti i giorni e i tempi. Arriva alla fine Francesco: vede che tutto è predisposto secondo il suo desiderio, ed è raggiante di letizia. Ora si accomoda la greppia, vi si pone il fieno e si introducono il bue e l'asinello. In quella scena commovente risplende la semplicità evangelica, si loda la povertà, si raccomanda l'umiltà. Greccio è divenuto come una nuova Betlemme.
Questa notte è chiara come pieno giorno e dolce agli uomini e agli animali! La gente accorre e si allieta di un gaudio mai assaporato prima, davanti al nuovo mistero. La selva risuona di voci e le rupi imponenti echeggiano i cori festosi. I frati cantano scelte lodi al Signore, e la notte sembra tutta un sussulto di gioia.
Il Santo è lì estatico di fronte al presepio, lo spirito vibrante di compunzione e di gaudio ineffabile. Poi il sacerdote celebra solennemente l'Eucaristia sul presepio e lui stesso assapora una consolazione mai gustata prima.
Francesco si è rivestito dei paramenti diaconali perché era diacono, e canta con voce sonora il santo Vangelo: quella voce forte e dolce, limpida e sonora rapisce tutti in desideri di cielo. Poi parla al popolo e con parole dolcissime rievoca il neonato Re povero e la piccola città di Betlemme. Spesso, quando voleva nominare Cristo Gesù infervorato di amore celeste lo chiamava «il Bambino di Betlemme», e quel nome «Betlemme» lo pronunciava riempiendosi la bocca di voce e ancor più di tenero affetto, producendo un suono come belato di pecora. E ogni volta che diceva « Bambino di Betlemme » o «Gesù», passava la lingua sulle  labbra, quasi a gustare e trattenere tutta la dolcezza di quelle parole.
Vi si manifestano con abbondanza i doni dell'Onnipotente, e uno dei presenti, uomo virtuoso, ha una mirabile visione. Gli sembra che il Bambinello giaccia privo di vita nella mangiatoia, e Francesco gli si avvicina e lo desta da quella specie di sonno profondo. Né la visione prodigiosa discordava dai fatti, perché, per i meriti del Santo, il fanciullo Gesù veniva risuscitato nei cuori di molti, che l'avevano dimenticato, e il ricordo di lui rimaneva impresso profondamente nella loro memoria. Terminata quella veglia solenne, ciascuno tornò a casa sua pieno di ineffabile gioia.

Buon NATALE !!!!!!


Visualizzazione di Natale 1, 2013.png

DA LUCIANO GRAZIANO




DA GAETANO TURCO 







2 commenti:

  1. Tra i botti con cui si chiude que­sto 2013 c’è quello – ultimo in ordine di arrivo– del mago del monopoli Signor Vetrella...
    L'Harry Potter pro­pone di stornare i 51 milioni che mancano per gli obblighi contrattuali con TRENITALIA,dal contratto di servizio dell'EAV....
    E così dopo averci imposto l'armonizzazione delle retribuzioni con il taglio del costo del lavoro,ci sottraggono le risorse necessarie per poter sopravvivere con il contratto di servizio...
    A proposito del taglio del costo del lavoro,le dichiarazioni della segretaria della CISL sono illuminanti... Quantifica la riduzione del salario per singolo lavoratore all'incirca sui 500 euro mensili...
    L'ultimo botto fatto nel 2013 dal signor vetrella,si aggiunge ad un Piano industriale che ancora langue;alle minacce di licenziamento o dei contratti di solidarietà che incombono sui lavoratori;alla bigliettazione autonoma che segna il passo; all'evasione tariffaria che veste e viaggia con PRADA..
    Ed una casta che regna sulle macerie,non solo incapace ed inamovibile,ma tronfia e sbronza..

    La riduzione delle risorse al trasporto pubblico locale si attesta con il bilancio del 2014 appena approvato dalla Regione Campania,intorno al 30%....
    Ovviamente la riduzione del 2014,si aggiunge al taglio già operato nel 2012 e 2013.....

    Caro Direttore le auguro un felice ANNO NUOVO,a lei,alla sua famiglia ai lavoratori ed alla redazione di Vesuvianando……
    Come direbbe il fratacchione se longo è il cammino grande resta la meta......
    La privatizzazione del servizio è dietro l'angolo....

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  2. Leggo su altri siti che l'idea sarebbe quella di sopprimere le tratte tra Pompei e Sarno.
    Si stornasse lui e chi l'ha messo lì.

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