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27 dicembre 2013

ANCHE LA CHIESA CONTRO LA CIRCUMVESUVIANA, LA DIOCESI DI NOLA: "DRAMMA SOCIALE"


Il direttore dell’Ufficio Problemi sociali e lavoro della diocesi di Nola, don Aniello Tortora, si scaglia contro il «peggioramento dei servizi del settore trasporti del territorio, soprattutto della Circumvesuviana», invitando tutti i responsabili «istituzioni politiche e azienda, a perseguire il principio del bene comune». In una lunga lettera aperta, don Aniello sottolinea che il territorio partenopeo «sta vivendo un altro dramma sociale», denunciando un peggioramento del sevizio del settore trasporti, in particolare, scrive, «quello della Circumvesuviana, un tempo fiore all’occhiello del trasporto sul ferro campano».

«Inefficienza - aggiunge don Aniello - ritardi, mancanza di sicurezza, soppressioni, rincari, mancanza di sviluppo e di qualità del servizio sembrano, ormai, diventare le caratteristiche di quest’azienda. La crisi del trasporto sul ferro nell’area vesuviana si presenta, purtroppo, strutturale. Al grave indebitamento societario si accompagna la presenza di materiale vecchio e obsoleto (treni, vagoni, stazioni, in particolare). E, come sempre, a pagare direttamente le conseguenze di questa triste situazione, è la povera gente»

Secondo il prelato «non tocca certo alla Chiesa entrare nelle questioni o scelte tecniche della politica o di un’azienda, ma è certamente un sacrosanto diritto-dovere della Chiesa di Nola - prosegue - ancora una volta, alzare la voce e denunciare questo dramma insostenibile e vergognoso che il nostro territorio sta vivendo. La Chiesa richiama tutti i responsabili, Istituzioni politiche tutte e Azienda, a perseguire il principio del bene comune, così come dice, a questo proposito, il Compendio della dottrina sociale della Chiesa».
Il direttore dell’Ufficio Problemi sociali e lavoro della diocesi di Nola, don Aniello Tortora, si scaglia contro il «peggioramento dei servizi del settore trasporti del territorio, soprattutto della Circumvesuviana», invitando tutti i responsabili «istituzioni politiche e azienda, a perseguire il principio del bene comune». In una lunga lettera aperta, don Aniello sottolinea che il territorio partenopeo «sta vivendo un altro dramma sociale», denunciando un peggioramento del sevizio del settore trasporti, in particolare, scrive, «quello della Circumvesuviana, un tempo fiore all’occhiello del trasporto sul ferro campano».

«Inefficienza - aggiunge don Aniello - ritardi, mancanza di sicurezza, soppressioni, rincari, mancanza di sviluppo e di qualità del servizio sembrano, ormai, diventare le caratteristiche di quest’azienda. La crisi del trasporto sul ferro nell’area vesuviana si presenta, purtroppo, strutturale. Al grave indebitamento societario si accompagna la presenza di materiale vecchio e obsoleto (treni, vagoni, stazioni, in particolare). E, come sempre, a pagare direttamente le conseguenze di questa triste situazione, è la povera gente»

Secondo il prelato «non tocca certo alla Chiesa entrare nelle questioni o scelte tecniche della politica o di un’azienda, ma è certamente un sacrosanto diritto-dovere della Chiesa di Nola - prosegue - ancora una volta, alzare la voce e denunciare questo dramma insostenibile e vergognoso che il nostro territorio sta vivendo. La Chiesa richiama tutti i responsabili, Istituzioni politiche tutte e Azienda, a perseguire il principio del bene comune, così come dice, a questo proposito, il Compendio della dottrina sociale della Chiesa».

Fonte: http://www.ilfattovesuviano.it/2013/12/anche-la-chiesa-contro-circumvesuviana-la-diocesi-di-nola-dramma-sociale/



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